Aggiornato il 23 Marzo 2019
Ecco un bell’esempio di equazione sempre valida: divergenza del campo magnetico uguale a zero. Ma cosa ci dice questa formula? Anzitutto che B, il campo magnetico, è caratterizzato da due polarità , inseparabili. Perchè un magnete ha sempre un polo positivo e uno negativo ed esistono linee di campo che connettono l’uno all’altro. E le linee di campo magnetico sono protagoniste di questa affascinante immagine della nostra stella. Sopra la torrida atmosfera del Sole (che brilla a 12 milioni di gradi Celsius) si allungano i ricci delle arcate coronali che intrappolano il plasma fra le fitte maglie del campo magnetico.
Che cos’è?
Il Sole nella banda ultravioletta. L’immagine, ottenuta dallo strumento Aia (Atmospheric imaging assembly) installato sulla sonda Sdo (Solar dynamics observatory) della Nasa è un composito di 25 fotografie separate ottenute nel periodo 16 aprile 2012 – 15 aprile 2013, alla lunghezza d’onda di 171 angstrom. Sono evidenti le zone della superficie del Sole che risultano più frequentemente attive in questa parte del ciclo solare di 11 anni.
Le immagini servono per studiare il clima spaziale, per esempio per catturare i brillamenti solari e le massicce eruzioni coronali che lanciano radiazione e particelle solari verso la Terra e possono interferire con i satelliti in orbita. La speranza è di poter un giorno prevedere il meteo dello spazio così come facciamo sulla Terra.
\[{\vec \nabla} \cdot {\vec B} = 0\]