Aggiornato il 28 Novembre 2024
Ci sono svariati problemi nella misura proposta. E il principale è proprio la mancanza di tale correlazione. I raggi cosmici primari provengono infatti da tutte le parti dell’Universo (non solo dal Sole). E tali raggi cosmici primari producono muoni nell’atmosfera che a loro volta generano i muoni che vengono misurati da un rivelatore a livello del mare.
La componente solare dei raggi cosmici è però concentrata a bassa energia e deviata dal campo magnetico terrestre – oltre a non contenere muoni (che sono particelle instabili). La misura proposta quindi ha parecchi
problemi.
Avendo però costruito un rivelatore di muoni, si può almeno osservare l’effetto dell’angolo di zenit. Il flusso dei muoni incidenti è infatti massimo nella direzione verticale e diminuisce (come un coseno) inclinando il rivelatore. Questo perchè l’origine dei raggi primari è cosmica (quindi isotropa) e i muoni prodotti nell’atmosfera vengono attenuati o decadono se attraversano strati maggiori di atmosfera rispetto alla verticale.
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