E le Pleiadi, è a mezza
Notte, è passata l’ora:
giaccio sola nel letto.(1)Traduzione di Cesare Pavese
La breve e melanconica poesia che Saffo dedica, oltre duemila anni fa, a quest’elegantissimo gruppo di stelle, ci fa capire quanto queste abbiano sempre colpito l’immaginazione.
Protagoniste delle notti invernali, le Pleiadi appartengono alla costellazione del Toro, ben visibile in questo primo mese dell’anno.
A occhio nudo è possibile distinguerne sette, le sette stelle che gli antichi chiamavano “Le Sette Sorelle“. Curiosamente sei di esse sono disposte in modo da formare una figura che ricorda il Piccolo Carro.
L’osservazione con l’ausilio di un piccolo binocolo rende le Pleiadi un vero spettacolo e se ne possono distinguere decine.
In realtà sappiamo che questo ammasso aperto, che dista circa 440 anni luce da noi, è composto da circa un migliaio di stelle.
Gli ammassi sono gruppi di stelle che risentono della reciproca attrazione gravitazionale. Di ammassi aperti, categoria alla quale appartiene anche quello della Pleiadi, se ne conoscono circa un migliaio, situati per la maggior parte lungo il piano della nostra Galassia. In un ammasso aperto ci sono da alcune decine a poche migliaia di stelle e il legame gravitazionale che le tiene unite è piuttosto debole. Per questo motivo tendono ad avere una forma irregolare e dopo qualche centinaia di milioni di anni le loro stelle si disperdono a causa del moto di rotazione della Galassia.
Le costellazioni di gennaio
Il cielo di Gennaio offre svariate possibilità di osservazione. Se ci si trova nell’imbarazzo della scelta, si può cominciare ad alzare lo sguardo per vedere cosa c’è proprio sopra la nostra testa, allo zenit. Non sarà difficile individuare la costellazione dell’Auriga, la cui forma è molto simile a quella di un pentagono. Una delle stelle che compongono questa costellazione è Capella: nella classifica delle stelle che in cielo appaiono più luminose si pone al sesto posto, è quindi molto facile da individuare. Vicino all’Auriga troviamo anche la costellazione del Toro alla quale appartiene la famosa stella arancione Aldebaran. Non lontano da questa stella si trova anche l’ammasso delle Iadi che assieme a quello delle Pleiadi contribuisce a rendere davvero interessante la costellazione del Toro. Il modo più semplice per trovare le Pleiadi, però, è partire dalla costellazione di Orione, molto facile da individuare in direzione sud grazie alle tre stelle allineate e ben visibili che formano la cosiddetta “cintura di Orione“. Basta immaginare una linea che le unisca e prolungarla in direzione ovest, oltrepassando Aldebaran, fino a notare un gruppetto di stelle: si tratta delle Pleiadi. Altre costellazioni ben visibili nel corso del mese sono: Pegaso, Andromeda, e il Dragone.
Infine vi ricordiamo che il 10 di questo mese vi sarà una eclissi penombrale parziale di Luna, visibile anche dall’Italia.
Note
↑1 | Traduzione di Cesare Pavese |
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