Aggiornato il 23 Marzo 2019
Se espressa in metri equivale a un numero ridicolmente piccolo: circa 1,6 x 10-35. Vale a dire un 16 preceduto da 35 zeri. O, se volete, un quintiliardesimo di centimetro. Questa lunghezza inimmaginabilmente piccola ha un grande significato in fisica: si pensa che a quella scala di grandezza la struttura stessa dello spazio-tempo cessi di seguire le leggi familiari che regolano la nostra vita quotidiana (e le meccaniche celesti) per svelare la sua natura intrinsecamente quantistica. àˆ lo stato stesso in cui l’universo neonato si trovava nell’istante successivo al Big Bang.
Che cos’è?
Fuochi d’artificio in questa galassia a 23 milioni di anni luci dalla Terra. Gli ingredienti qui sono un buco nero gigantesco, onde d’urto e vaste riserve di gas. La galassia in cui tutto ciò accade è NGC 4258 (nota anche come M106, uno degli oggetti della lista di Messier) una galassia a spirale, come la Via Lattea, famosa per qualcosa che nella nostra Galassia non c’è: due bracci extra che risplendono di luce nella banda X, nella banda radio e nel visibile. Queste strutture, o bracci anomali, non sono allineati con il piano della galassia ma lo intersecano. NGC 4258 è particolare anche perchè contiene un maser, acronimo di “Amplificazione di microonde tramite emissione stimolata di radiazioni”, una specie di laser naturale che funziona nelle microonde. Il maser è stato utilizzato per misurare in modo indipendente la distanza della galassia e fissare la scala cosmica delle distanze.
Nell’immagine, i raggi X osservati dall’osservatorio Chandra della Nasa sono mostrati in blu, i dati radio dal radiotelescopio Jvla (Jansky very large array) sono in viola, i dati ottici dal telescopio spaziale Hubble della Nasa/Esa in giallo e blu, mentre i dati infrarossi dal telescopio spaziale Spitzer della Nasa sono in rosso.
\[l_p = \sqrt{\frac{\hbar G}{c^3}}\]