INAF e società  Inclusione

Donne e ragazze nella Scienza

Aggiornato il 28 Novembre 2024

Donne nella scienzaL’11 febbraio 2021 si celebra in tutto il mondo la sesta Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza.

La redazione di EduINAF, attenta al tema della parità  di genere nel mondo della ricerca e nell’ambito dei modelli di formazione e del sistema educativo, dedica ad esso uno speciale di approfondimento, inaugurando anche la pagina web Donne e Scienza, nella quale raccogliere le presentazioni video di alcuni dei progetti sulla parità  di genere in cui l’INAF è coinvolto. Segnaliamo inoltre,  per la sezione Didattica Innovativa, l’intervista di Sara Ricciardi a Costanza Turrini, ideatrice e responsabile del progetto Girls code it better. Nell’intervista viene trattato il tema dei pregiudizi di genere nel contesto del sistema educativo e delle conseguenze che questi hanno sull’istruzione e sullo sviluppo psicologico delle ragazze. EduINAF vi propone anche un articolo di Ilenia Picardi, ricercatrice presso l’Università  di Napoli Federico II e autrice del libro Labirinti di cristallo. Strutture di genere nell’accademia e nella ricerca. Nell’articolo la studiosa, presentando il suo libro, descrive una nuova prospettiva di indagine delle disuguaglianze di genere nel mondo della scienza. Richiamiamo l’attenzione anche sul webinar di Daniela Bettoni, utile risorsa didattica da usare per raccontare il tema Donne e Scienza nella scuola. Nella videolezione dal titolo Grandi astronome, grandi donne, vengono presentate alcune figure di grandi astronome dall’antichità  fino ai giorni nostri e il loro impatto nella società .

Le iniziative INAF per la parità  di genere

L’Osservatorio Astronomico di Palermo, in collaborazione con il CUG dell’INAF e con EduINAF, organizza una tavola rotonda online in cui  ricercatrici e ricercatori dell’INAF spiegano il loro impegno in progetti sulla parità  di genere nel mondo della scienza. Potrete trovare i dettagli del programma e le modalità  per seguire l’evento online sulla pagina dedicata. L’Osservatorio di Palermo ha inoltre promosso la realizzazione dei video sulla parità  di genere nella scienza che saranno pubblicati sul canale YouTube di EduINAF e raccolti sulla pagina web Donne e Scienza.

L’Osservatorio Astronomico di Cagliari, insieme al dipartimento di Fisica e l’INFN-sezione di Cagliari, propone online una masterclass dal titolo Women in Science (dettagli del programma) con un evento finale l’11 febbraio. È prevista anche una mostra  dal titolo Voci di Astronome, con una serie di poster su astronome, da En Hedu Anna fino a Samantha Cristoforetti, realizzati da una studentessa durante un progetto di alternanza scuola lavoro.

L’Osservatorio Astronomico di Brera presenta un video su YouTube dal titolo Donne nella Scienza, realizzato da Laura Barbalini con una studentessa nell’ambito di un progetto di PCTO, nel quale propone una serie di interviste a ricercatrici dell’INAF sui consigli che si possono dare alle ragazze per intraprendere una carriera scientifica.

Il gruppo DIVA dell’Osservatorio Astronomico di Roma offre l’opportunità  d’interagire online con alcune delle ricercatrici dell’Osservatorio che racconteranno la  propria esperienza di donne nella scienza e il percorso che le ha condotte all’astrofisica. L’evento sarà  trasmesso via web in diretta giovedì 11 febbraio alle ore 19:00. Tutte le informazioni sull’iniziativa e sulle modalità  di partecipazione si trovano nella pagina web dedicata.

L’Osservatorio Astronomico di Arcetri presenta a cura di Rossella Spiga un podcast su YouTube dal titolo Cosa vuol dire per una donna fare ricerca scientifica ai tempi del Covid? in cui le ricercatrici dell’osservatorio si raccontano.

L’Osservatorio Astronomico di Padova, con il patrocinio dell’International Astronomical Union (IAU) e del CUG dell’INAF, inaugura la Laura Bassi Series, una serie di seminari per far conoscere il lavoro di ricerca delle giovani astronome italiane e straniere a una platea internazionale. L’iniziativa, rivolta a un pubblico di scienziati, è dedicata alla figura di Laura Bassi, prima donna al mondo titolare di una cattedra di fisica a metà  del Settecento, quando il mondo delle università  e delle accademie era esclusivamente maschile. Il seminario introduttivo, dal titolo Unconscious bias in academia (and elsewhere): what is it, what does it do and what to do about it, si svolgerà  martedì 9 febbraio, alle ore 11:00. I seminari della Laura Bassi Series prenderanno invece formalmente avvio giovedì 11 febbraio 2021, alle ore 14:30 e proseguiranno ogni secondo giovedì del mese. Tutte le informazioni sono disponibili nella pagina web dedicata, mentre qui sotto vi proponiamo il video introduttivo del progetto.

INAF è impegnata anche in molte collaborazioni internazionali. Segnaliamo l’incontro (in lingua tedesca) organizzato da ESO Supernova con Suzanna Randall sulla campagna Astronautin (Astronaute), in diretta l’11 febbraio alle 19:00 su canale Youtube. È previsto anche un tour virtuale dello European Southern Observatory (ESO) che si trova in Cile (ulteriori informazioni si trovano direttamente sui canali Facebook e YouTube dell’ESO).
La collaborazione internazionale Cherenkov Telescope Array (CTA) ha in programma giovedì 11 febbraio alle 18:30 l’evento virtuale Women of CTA, un incontro su YouTube  e Facebook con tre scienziate protagoniste del progetto in ambito scientifico, informatico e tecnologico: Elina Lindfors dell’Università  di Turku, Mireia Nievas dell’IAC e Leslie Page Taylor dell’Università  del Wisconsin-Madison. Maggiori dettagli si possono leggere sul sito web del CTA.

La giornata mondiale delle donne nella scienza

L’idea di una giornata mondiale dedicata alle donne impegnate nella scienza nasce in occasione del World Women’s Health and Development Forum svoltosi tra il 10 e l’11 febbraio 2015 a New York presso la sede delle Nazioni Unite. Qualche mese dopo, il 22 dicembre 2015, l’idea diventa realtà  durante la 70esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite quando, con la risoluzione 70/212, si istituisce ufficialmente the International Day of Women and Girls in Science da svolgersi annualmente ogni 11 febbraio. La giornata non deve essere interpretata come la celebrazione di alcune brave scienziate. Non è questo lo spirito della risoluzione delle Nazioni Unite. Piuttosto essa deve essere vista come stimolo alla comunità  internazionale nel perseguire obiettivi di parità  di genere in termini di opportunità  educative, di preparazione e di carriere scientifiche, rimuovendo gli ostacoli che si frappongono. Le Nazioni Unite, come spiegato in questo video, infatti ritengono che la scienza e l’uguaglianza di genere siano fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo a livello internazionale, compresa l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Come si può notare, la giornata non è dedicata solo alle donne nella scienza ma anche alle ragazze. A ben riflettere, parlare di donne e ragazze non è pleonastico. Si vuole sottolineare infatti che da una parte esiste un problema di accesso a una carriera scientifica per le donne, ma che d’altra parte esiste un enorme problema di accesso all’istruzione per le bambine, soprattutto all’istruzione scientifica. Quello dei pregiudizi di genere non è solo un problema dei paesi in via di sviluppo, ma in modo subdolo si nasconde nelle trame delle società  anche più “economicamente” avanzate.

A dimostrazione di quanto detto basterà  citare quanto si legge sulla pagina web delle Nazioni Unite dedicata alla giornata:

Negli ultimi 15 anni, la comunità  internazionale ha fatto molti sforzi per ispirare e coinvolgere le donne e le ragazze nella scienza. Tuttavia le donne e le ragazze continuano a essere escluse dalla piena partecipazione alla scienza. Attualmente, meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo sono donne. Secondo i dati dell’UNESCO (2014-2016), solo il 30% circa di tutte le studentesse sceglie campi legati alle scienze, alla tecnologia, all’ingegneria e alla matematica nell’istruzione superiore. A livello globale, l’iscrizione delle studentesse è particolarmente bassa nelle tecnologie informatiche (3%), nelle scienze naturali, nella matematica e nella statistica (5%) e nell’ingegneria (8%).

Per mettere in evidenza come la giornata non sia una mera manifestazione di retorica in un mondo pacificato, in cui il problema della parità  di diritti e di opportunità  può riguardare semmai qualche lontano paese in qualche altrettanto lontano continente, è interessante mostrare alcuni numeri. Limitandoci all’Italia, dalla pagina ufficiale del Ministero dell’Istruzione – Ministero dell’Università  e della Ricerca, scorrendo la lista dei 12 enti di ricerca riportati, soltanto tre di questi hanno un presidente donna (25%). La situazione emerge in tutta la sua gravità  se prendiamo in considerazione il numero delle donne a capo di una università  italiana. Dal sito ufficiale della Conferenza dei Rettori delle università  italiane, si evince che, delle 84 università  italiane, soltanto 6 hanno un rettore donna (circa il 7%). Questi pochi dati mostrano al di là  di ogni ragionevole dubbio che per le donne esiste un problema reale di disparità , di opportunità  e di accesso, almeno agli apici delle istituzioni scientifiche e culturali.
Nonostante l’Italia sia un paese in cui formalmente la costituzione garantisce a tutti parità  di trattamento e di diritti, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, nei fatti tutto questo è lontano dall’essere pienamente realizzato.

Pertanto una giornata come quella dell’11 febbraio, al di là  di ogni retorica, è un’occasione importante per riflettere sul ruolo fondamentale che le donne svolgono nello sviluppo della conoscenza, ma anche per prendere coscienza delle troppe difficoltà  che le donne e le ragazze ancora oggi incontrano se vogliono intraprendere e perseguire una carriera scientifica.

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  • In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, il Centro di Women’s Studies dell’Università  della Calabria, l’Assesorato Istruzione Ricerca e Università  della Regione Calabria e l’Ufficio Scolastico Regionale organizzano un incontro con:

    Gabriella Greison, autrice di “Sei donne che hanno cambiato il mondo” (Bollati Boringhieri).

    Nel libro, le storie di Marie Curie (1867-1934), Lise Meitner (1878-1968), Emmy Noether (1882-1935), Rosalind Franklin (1920-1958), Hedy Lamarr (1914-2000) e Mileva Marić (1875-1948) e del ruolo cruciale che hanno avuto nell’avanzamento delle conoscenze scientifiche nel secolo scorso.

    L’incontro si terrà  l’11 febbraio 2021, dalle ore 11:00 alle 13:00 e sarà  accessibile in diretta come evento live sulla piattaforma MS Teams: http://bit.ly/streamingDonneNellaScienza 

    In allegate, la foto di Gabriella e la locandina dell’evento.
    L’annuncio: https://www.unical.it/portale/portaltemplates/view/view.cfm?106761
    Per informazioni, commenti e domande a Gabriella durante l’evento, è possibile scrivere a donnenellascienza@unical.it

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