Aggiornato il 28 Novembre 2024
Il primo luglio ha preso il via da Palermo il tour 2021 dell’associazione Il Cielo Itinerante. Partendo dalla Sicilia, attraverso tredici tappe, nei mesi di luglio e agosto un pulmino carico di telescopi percorrerà tutta l’Italia da Sud a Nord per raggiungere i bambini di zone normalmente lontane dai grandi centri ed economicamente disagiate, portare il cielo dove di solito non arriva e porre le basi per lo sviluppo di uno spirito critico e autonomo grazie alla scienza.
Ad animare le giornate vi sono i volontari dell’associazione, giovani con alle spalle percorsi universitari di studi nell’ingegneria aerospaziale, nell’astrofisica, nella comunicazione della scienza, ecc. che hanno la gioia di trasmettere la loro passione per la scienza ai più piccoli. Ogni tappa del tour prevede una giornata di attività pratiche/manuali per stimolare la creatività e di esperimenti su temi specifici dedicati a bambine e bambini, e una serata dedicate all’osservazione del cielo con i telescopi ma anche a occhio nudo per imparare a orientarsi tra le stelle e a riconoscere le costellazioni.
Dopo la conferenza stampa inaugurale di Palermo, con la partecipazione degli organizzatori, delle istituzioni e delle autorità locali e dei direttori delle due sedi INAF di Palermo, il primo incontro coi bambini si è svolto il 2 luglio a Mazara del Vallo (Tp), per proseguire nei giorni successivi coi bambini di Favara (Ag) e Acate (Rg). Il tour continua con Randazzo (Ct) e Messina, poi, attraversato lo stretto, fa tappa a Crotone in Calabria, Stigliano in Basilicata, Taranto e San Nicandro Garganico in Puglia, Scapoli in Molise, Pianella in Abruzzo, per chiudersi il 24 agosto 2021 a Rimini.
L’associazione Il Cielo Itinerante col suo progetto nasce a febbraio 2021 per iniziativa di Alessia Mosca, ex europarlamentare che lavora alla fondazione Italia-Asean, di Ersilia Vaudo, responsabile del programma equità dell’ESA, e di Susan Murabana, del progetto The travelling telescope, come naturale sviluppo dell’esperienza del campo estivo STEM che si è svolto a settembre 2020 per i bambini del quartiere napoletano di Forcella.
Quell’iniziativa, organizzata anche in collaborazione con associazioni locali che si occupano di disagio educativo, ha mostrato infatti come la scienza abbia un effetto positivo sui bambini in termini di socializzazione e inclusione. L’idea è stata pertanto quella di replicare l’esperienza di Forcella mettendola letteralmente su quattro ruote per raggiungere altre zone svantaggiate del Paese. Da qui il nome dell’associazione che trae ispirazione anche dal progetto The Travelling Telescope, lanciato nel 2014 da Susan Murabana e Daniel Chu Owen per promuovere l’apprendimento delle scienze tra i bambini e i ragazzi di varie scuole in Kenya attraverso l’osservazione diretta del cielo.
L’INAF, che è tra gli enti patrocinatori dell’associazione e del progetto insieme al Centro italiano dell’Office of Astronomy for Education (OAE), all’IAU e all’ESA, non si è limitata a dare il suo patrocinio. Numerosi ricercatori e ricercatrici delle varie sedi INAF, prossime ai luoghi delle tappe, si sono infatti uniti ai volontari dell’associazione per contribuire alle attività del Tour 2021 con osservazioni ai telescopi del cielo e altri interventi, mettendo a disposizione la loro esperienza e la loro competenza.
L’obiettivo del tour è quello non solo di avvicinare i bambini alla scienza e alle discipline tecnologiche e matematiche, le cosiddette STEM, ma anche quello di offrire loro la possibilità di una maggiore inclusione sociale e consapevolezza come cittadini. Dice Stefano Sandrelli, ricercatore dell’INAF e membro del comitato scientifico dell’associazione, privare i bambini delle stelle, significa privarli di prospettiva, di apertura, di sogno. Significa rinchiuderli in un orizzonte limitato, senza possibilità di fughe. Proprio per questo motivo Il Cielo Itinerante si è proposto di realizzare un tour toccando luoghi con disagio sociale: stiamo cercando di restituire, almeno per una sera, le stelle a quei bambini, cercando di lasciare in eredità una forte spinta al cambiamento.
Tutte le ricerche nel campo della didattica mostrano che gli studenti socio-economicamente svantaggiati hanno in media rendimenti più bassi nelle discipline scientifiche, cosa ancora più aggravata dalla pandemia in corso che ha contribuito a mettere a nudo le numerose inadeguatezze e diseguaglianze dei nostri sistemi educativi.
Il Cielo Itinerante vuole proporsi dunque come canale complementare e di aiuto al normale percorso scolastico per intervenire in quei territori che più hanno bisogno di supporto per colmare il dislivello che li separa dalle aree più sviluppate del Paese.
L’astronomia si propone così come potente “strumento” di riscatto sociale e di consapevolezza. Il fascino del cielo e degli astri diventa mezzo per avvicinare i bambini ai temi della cittadinanza, della condivisione ma anche un formidabile catalizzatore per veicolare altri messaggi importanti come quello della salvaguardia dell’ambiente. Nella tappa di Favara, per esempio, è stato trattato il tema dell’inquinamento luminoso con un intervento del professore Piero Benvenuti dell’Università di Padova e con una successiva esperienza (nata da un’idea di Angelo Adamo), guidata da due ricercatori dell’INAF, di conteggio delle stelle in due diverse situazioni di illuminazione artificiale. In questo modo i bambini hanno potuto toccare con mano gli effetti dell’inquinamento luminoso e comprendere la necessità di un uso più consapevole delle risorse disponibili.
In questo particolare periodo di sacrifici dovuti alla pandemia con tutte contraddizioni e le crisi che l’accompagnano, salutiamo con speranza questo pulmino pieno di telescopi per dare fiducia e prospettiva a tanti bambini di oggi e cittadini di domani.
Per seguire le tappe del tour: Il Cielo Itinerante
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