Una delle iniziative più interessanti realizzate su Topolino sotto la direzione di Paolo Cavaglione è stata la serie delle "Storie d’autore", un gruppo di storie realizzate dagli autori disneyani a partire da un soggetto di un personaggio famoso, della televisione o dello spettacolo. Di queste storie quella che mi è rimasta più impressa è stata Topolino e la memoria futura di Alessandro Sisti e Romano Scarpa a partire da un soggetto di Enzo Biagi.
Pubblicata sul Topolino n.2125 dell’agosto 1996, racconta di un ritorno, quello di Topolino al mestiere del giornalista, e di un viaggio nel tempo, ispirato da una battuta significativa di Topolino, quasi sicuramente suggerita dallo stessio Biagi:
Guidati dal cielo
La prima tappa è l’anno 1 nel Medio Oriente. È la datazione tradizionale, anche se Marlin, il fisico che ha progettato la macchina nel tempo utilizzata in molte storie disneyane di produzione italiana, ricorda a Topolino che possono esserci stati errori di datazione nel corso del secoli. Gli storici, infatti, sono tutti abbastanza concordi che la nascita di Gesù, visto che è questo l’evento di cui stiamo parlando, sia in realtà avvenuto in un qualche anno all’interno del decennio precedente, puntando in particolare tra il 7 e il 6 a.C.
La nascita di Gesù venne annunciata nei cieli da un evento astronomico che guidò i magi fino a Betlemme, almeno secondo il racconto del vangelo di Matteo. Sia l’incontro con uno dei magi, sia l’evento stesso, vengono effettivamente osservati da Topolino una volta "atterrato" in Giudea(1)Di fatto atterra proprio su uno dei magi!.
È interessante come i tre autori rappresentano la stella di Natale non come una cometa, come da tradizione ormai consolidata, ma come una stella notturna particolarmente luminosa, tale da rivaleggiare con la Luna e rendere il cammino notturno piuttosto chiaro alla vista.
In pratica Biagi, Sisti e Scarpa scelgono una delle ipotesi astronomiche sull’evento che potrebbe aver ispirato il racconto di Matteo relativamente ai magi, racconto che praticamente tutti gli storici, ma anche un buon numero di teologi, ritengono storicamente non attendibile.
Secondo il teologo Raymond Brown, infatti, davvero nessuno, inclusi gli astronomi, prende il resoconto di Matteo come una storia letterale. Questo, però, non ha impedito gli astronomi di cercare l’evento astronomico descritto da Matteo, in particolare per la sua importanza storica, essendo una delle poche tracce scritte di un’osservazione astronomica giunte fino a noi da quell’epoca.
E se fosse… una cometa?
Il primo evento astronomico che andremo a considerare è quello di una cometa, ed è la supposizione più debole tra le 3 che vi proporrò.
Intorno a quel periodo comparvero nei cieli notturni due comete, la C/1937 N1, detta anche cometa Finsler, cronologicamente più vicina alla presunta data di nascita di Gesù, ma ritenuta troppo debole per poter essere osservata a occhio nudo, e la cometa di Halley, che però passò da quelle parti alcuni anni prima, nel 12 a.C.
È possibile, però, che proprio la sua apparizione suggerì di utilizzarla come segno astronomico che annunciava ai magi la nascita di Gesù, proprio come si ritiene possa aver influenzato il pittore Giotto, il primo a rappresentare una stella cometa su una scena della natività, L’adorazione dei magi, realizzata in un affresco all’interno della Cappella degli Scrovegni a Padova.
La cometa di Halley, infatti, ritornò accanto alla Terra il 25 ottobre del 1301. In un certo senso il suo passaggio potrebbe aver rinforzato l’immagine che era stata popolarizzata nel 1298 da Jacopo di Varazze che descrisse la stella di Natale come costituita da lunghissimi raggi che roteavano nel cielo.
E se fosse… una supernova?
La seconda supposizione, che poi sembra quella presa in considerazione da Biagi, Sisti e Scarpa, è quella di una supernova.In effetti gli astronomi cinesi descrissero un evento simile a una supernova, anche se lo identificarono come "cometa", avvenuto nel 5 a.C. Stando alle ricerche di un gruppo di astronomi inglesi, questa "stella nuova"(2)Morehouse, A. J. (1978). The Christmas Star as a Supernova in Aquila. Journal of the Royal Astronomical Society of Canada, Vol. 72, p. 65, 72, 65. apparve nei cieli nel marzo di quell’anno, tra le costellazioni dell’Aquila e del Capricorno e rimase visibile per circa 70 giorni. Se i magi la osservarono sin dal suo apparire, presumibilmente raggiunsero la Giudea tra aprile e maggio di quell’anno, un periodo nel corso del quale era visibile, nella direzione descritta dal vangelo di Matteo, all’alba o poco prima, proprio come accade a Topolino nella storia da cui siamo partiti.
Nel 2005, però, Frank Tipler avanzò l’ipotesi di una supernova o di una ipernova nella galassia di Andromeda. D’altra parte nel 1997 erano stati rilevati i resti di un evento di questo genere proprio in Andromeda(3)Magnier, E. A., Primini, F. A., Prins, S., van Paradijs, J., & Lewin, W. H. (1997). ROSAT HRI Observations of M31 supernova remnants. The Astrophysical Journal, 490(2), 649. doi:10.1086%2F304917. Secondo Tipler una supernova si adatterebbe molto bene alla descrizione di Matteo dell’evento astronomico, in particolare quel fermarsi della stella sopra Betlemme.
E se fosse… una congiunzione?
La terza supposizione che esamino in questa sede, quella che raccoglie maggiori consensi tra gli astronomi, è quella relativa a una congiunzione planetaria, che peraltro venne avanzata per la prima volta da Johannes Kepler.Secondo i suoi calcoli, infatti, nell’8 a.C. avvenne una congiunzione tra Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci. Sia i due giganti gassosi, sia la costellazione, avevano particolari significati simbolici per gli astrologi dell’epoca, e poiché in quel periodo storico astronomia e astrologia erano ancora strettamente legate, questa idea potrebbe non essere così balzana e aver ispirato, a-posteriori, il racconto.
Ulteriori approfondimenti hanno rivelato che tra il 7 e il 6 a.C. avvennero ben 3 congiunzioni tra Giove e Saturno proprio nei pressi della costellazione dei Pesci.
Non è l’unica congiunzione presa in considerazione, ma è sicuramente quella più interessante proprio per i legami simbolici che ha con il racconto e che quindi si adatterebbe molto bene sia all’interpretazione simbolica sia a quella letterale dell’episodio dei magi.
Ovviamente quelle presentate sono solo tre delle possibilità esaminate dagli astronomi e molto ben raccontate nella voce sulla Wiki inglese Star of Bethlehem e nella corrispondente voce in italiano.
Le ho presentate con dei titoletti che fanno riferimento alla famosa serie di albi supereroistici What If…? in cui gli autori della Marvel Comics raccontano le storie dei supereroi Marvel in situazioni differenti rispetto a quelle usuali: la datazione relativa alla nascita di Gesù è soggetta a una grande incertezza, quindi sono diversi gli eventi astronomici che potrebbero adattarsi a essa. Intendete, quindi, l’articolo come un "gioco" astronomicamente interessante, senza alcuna pretesa di fornire una risposta esaustiva, ma solo uno spunto di riflessione sul ruolo dell’astronomia in epoche a noi così lontane.
E ovviamente anche un modo per augurare a tutti i lettori un buon Natale!
Le immagini tratte da Topolino n.2125 sono © Disney
Note
↑1 | Di fatto atterra proprio su uno dei magi! |
---|---|
↑2 | Morehouse, A. J. (1978). The Christmas Star as a Supernova in Aquila. Journal of the Royal Astronomical Society of Canada, Vol. 72, p. 65, 72, 65. |
↑3 | Magnier, E. A., Primini, F. A., Prins, S., van Paradijs, J., & Lewin, W. H. (1997). ROSAT HRI Observations of M31 supernova remnants. The Astrophysical Journal, 490(2), 649. doi:10.1086%2F304917 |
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