Aggiornato il 5 Ottobre 2022
Salve Antonella,
Il caratteristico colore rosso della Luna bassa sull’orizzonte è dato dalla rifrazione della luce da parte dell’atmosfera terrestre. Le minuscole goccioline di vapore acqueo presenti nell’atmosfera producono una deviazione della luce, tanto maggiore quanto minore è la sua lunghezza d’onda: perciò, la luce blu (lunghezza d’onda minore) viene deviata più di quella rossa.
Quando la Luna è bassa sull’orizzonte, la sua luce (che è luce solare riflessa, composta da tutte le lunghezze d’onda e quindi bianca), dovendo attraversare un grande spessore di atmosfera a causa della sua bassa inclinazione, arriva a noi privata della componente blu, che è stata deviata: quello che resta è quindi luce più “rossastra”. Questo stesso meccanismo spiega il colore del sole al tramonto.
Il fenomeno della Luna rossa è molto evidente durante le eclissi lunari in quanto, mentre la Luna si trova nei pressi del cono d’ombra della Terra, la luce del Sole per raggiungerla deve passare attraverso l’atmosfera terrestre. In altre parole, la luce lunare durante un’eclissi attraversa l’atmosfera sia nel percorso dal Sole alla Luna che in quello dalla Luna ai nostri occhi, risultando quindi ancora più “rossastra”.
Alcuni giornali e televisioni fanno un po’ di confusione propagandando come rarissimo ed imperdibile fenomeno una cosiddetta “Luna Blu”.
La “luna blu”, tanto pubblicizzata, non è un vero fenomeno fisico, ma semplicemente un modo di dire molto usato negli Stati Uniti per indicare un evento molto raro, o addirittura impossibile.
L’origine di tale espressione deriva da eventi eccezionali, come l’eruzione del vulcano indonesiano Krakatoa del 1883. Tale eruzione ha riversato nell’atmosfera terrestre una grande quantità di polvere, che ha fatto apparire i tramonti verdi e la luna blu per più di due anni. Può succedere anche in altri casi, non prevedibili, dovuti principalmente a particelle di fumo presenti nell’atmosfera. In queste condizioni la parte “rossa” della luce lunare viene dispersa più di quella “blu”, che prende quindi il sopravvento.
Dalla rarità di questi fenomeni in seguito ai quali la luna appariva effettivamente di colore azzurro, è nata l’espressione anglosassone “Once in a blue moon“. Corrisponde al nostro: “Nel mese del mai”.
Per fare ulteriore confusione da circa una quarantina d’anni il termine “luna blu” indica la seconda luna piena che si verifica in uno stesso mese, probabilmente per sottolineare la rarità del fenomeno. In realtà , questo evento non è poi così eccezionale. Infatti, poichè la lunazione, cioè il periodo che intercorre tra una luna piena e la successiva, è di circa 29 giorni e i mesi del calendario (ad eccezione di febbraio) sono di 30 e 31 giorni, può succedere che alcune volte ci siano due lune piene nello stesso mese. Quest’anno è accaduto in gennaio ed in marzo. Si tratta quindi di un puro discorso di calendario, senza alcuna implicazione fisica.
L’osservazione che durante una eclisse la luna appare più rossa perchè attraversa due volte l’atmosfera mi sembra infelice. La luce riflessa, infatti entra perpendicolarmente nell’atmosfera a meno che l’eclisse avvenga all’alba o al tramonto. Vedo inoltre che si trascura lo scattering di Rayleigh. Credo che se non ci fosse vedremmo sulla luna delle frange colorate come dopo la rifrazione di un prisma