INAF e società  Innovazione Realtà  virtuale e aumentata

Visitiamo virtualmente i musei e gli osservatori INAF

I musei astronomici e i telescopi dell'Istituto Nazionale di Astrofisica offrono al pubblico una serie di tour virtuali delle loro sale ricche degli strumenti storici utilizzati per l'osservazione del cielo.

Aggiornato il 28 Novembre 2024

Con l’avvento delle nuove tecnologie e per fornire una valida alternativa didattica e divulgativa in tempi di pandemia, l’INAF ha riscoperto e ampliato la sua offerta di tour virtuali alle sedi e alle sue strutture osservative e museali su tutto il territorio italiano. Oggi, giorno di riapertura dei Musei, vi proponiamo una guida turistica didattica che raccoglie alcuni di questi luoghi virtuali, per accompagnarvi attraverso la storia e il futuro dell’astrofisica italiana e scoprire le potenzialità  didattiche di questi luoghi storici. Partendo dagli spunti di questa guida, la visita potrà  continuare su Polvere di Stelle, il portale dedicato ai beni culturali dell’INAF, con cui EduINAF collabora.

La pubblicazione di questa guida corrisponde alla parziale riapertura che inizia oggi, dopo lunghi mesi di chiusura, tra ingressi contingentati, distanziamento sociale, prenotazioni online e termoscanner. Tuttavia in questa nuova fase non tutti i luoghi della cultura potranno riaprire, sia per ragioni di natura economica sia per l’impossibilità  di rispettare le linee guida previste all’interno degli ambienti museali. Tra questi, i musei astronomici e gli osservatori, che con i loro percorsi tra anguste scale e piccole sale, non possono garantire l’adeguata sicurezza ai visitatori. A ciò si aggiunge il fatto che l’accesso alle strutture pubbliche dell’INAF avviene attraverso gli stessi ambienti di lavoro dei ricercatori e dei tecnologi, ai quali, primariamente in questo momento, deve essere garantita la sicurezza sul luogo di lavoro e per questo sono state emanate delle ferree regole di accesso agli istituti.

Tra i vari tour virtuali, l’ultimo arrivato è il tour all’Osservatorio Astronomico di Padova sede del museo La Specola, uno dei più bei monumenti della città  del Santo. Il nuovo percorso virtuale, accessibile a tutti tramite smartphone, tablet e pc, si snoda attraverso sette diverse ‘stanze virtuali’, dove potrete addentrarvi per esplorare e ammirare, uno dopo l’altro, i telescopi, gli orologi e gli strumenti utilizzati dagli astronomi padovani per secoli, soffermandosi e attardandosi sugli oggetti e sugli affreschi presenti nel museo, espressione d’arte unica e straordinaria. Inoltre, grazie a ulteriori immagini, video e ricostruzioni 3D, potrete approfondire la storia e gli aneddoti che hanno fatto di questo luogo uno dei principali centri dell’astronomia e dell’astrofisica italiana.

Grazie alle visite virtuali della guida potrete anche esplorare le sale del Museo degli Strumenti Astronomici di Capodimonte, per poi teletrasportarvi, come per magia, a Palermo per navigare tra la strumentazione astronomica del museo della Specola. E poi, via verso i radiotelescopi di Medicina (BO) e sull’antenna del Sardinia Radio Telescope per arrivare infine nell’isola canarense di La Palma entrando all’interno del Telescopio Nazionale Galileo.

Tutte queste esperienze virtuali non vogliono essere soltanto una forma di evasione, ma anche uno strumento che consentirà  ad appassionati, insegnanti, studenti o anche a semplici curiosi di approfondire la conoscenza di questi luoghi ricchi di storia e di scienza. Inoltre, rappresentano la prova ammirevole di come la cultura, anche in tempi difficili, non si fermi ma anzi, riesca a superare ogni ostacolo, rendendo questi duri giorni, durante i quali abbiamo dovuto ridefinire le nostre abitudini, un po’ meno pesanti. È proprio tempi come questi che ci viene affidato un compito fondamentale, quello di diffondere in tutto il mondo cultura e Bellezza. Bellezza che ha l’aspetto di uno Stivale adagiato su un placido mare.

Add Comment

Click here to post a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scritto da

Federico Di Giacomo Federico Di Giacomo

Osservatorio Astronomico di Padova

Categorie