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Costruire un visore per osservare il Sole e le eclissi

Vi proponiamo un facile visore per osservare in tutta sicurezza una eclissi di Sole.

Aggiornato il 7 Novembre 2022

Il 25 ottobre 2022 ci sarà un’eclisse parziale di Sole. Il massimo avverrà intorno alle 12:17: la Luna coprirà il Sole solo parzialmente, circa il 20%. Per poter osservare l’eclisse e più in generale il Sole in tutta sicurezza vi proponiamo un piccolo visore che possiamo costruire con alcuni degli oggetti che abbiamo in casa.

Materiali

  • una scatola di cereali vuota
  • un po’ di carta argentata
  • un po’ di carta da forno
  • una matita
  • un paio di forbici
  • colla
  • nastro adesivo
  • una puntina

Informazioni preliminari

Il Sole, la nostra stella, è estremamente luminoso ed è pericolosissimo guardarlo direttamente anche solo con l’occhio nudo. Per esempio, è opinione abbastanza diffusa che Galileo Galilei divenne cieco in vecchiaia proprio perché aveva osservato il Sole senza precauzioni. (vedi nota 1)
Per osservare il Sole senza correre rischi, l’ideale sarebbe osservarlo con gli appositi occhialini, o con gli occhiali da saldatore di protezione almeno 20. Soprattutto questi ultimi non sono in dotazione di chiunque, per cui possiamo costruire in casa un semplice dispositivo che ci permette di osservare ad esempio in maniera indiretta il Sole: basta infatti sovrapporre un cartone con un buco su un foglio bianco.
Possiamo, però, costruire un vero e proprio visore solare, seguendo alcune semplici istruzioni.

Descrizione

Dalla scatola dei cereali, ritagliamo le ali della parte aperta. Aiutandoci con una matita per tratteggiare le linee del taglio, ritagliamo anche un pezzo abbondante di carta da forno, che servirà per ricorprire la parte aperta della scatola. Poiché, però, il nastro adesivo non aderisce alla carta da forno, utilizziamo la colla per incollare la carta da forno alla scatola dei cereali.
La parte inferiore della scatola, invece, la rinforziamo con il nastro adesivo, quindi ritagliamo una finestrella e la ricopriamo con la carta argentata, saldandola bene alla scatola con un altro po’ di nastro adesivo. Fatto ciò pratichiamo un foro sulla carta argentata usando una puntina.
Al posto della scatola di cereali, possiamo utilizzare il ritolo di cartone all’interno della carta da cucina, o un qualunque oggetto di cartone analogo. Possiamo anche unire due di questi uniti con abbondante nastro adesivo per realizzare un visore più lungo, questo perché più è lungo il dispositivo e più grande si vedrà il Sole, come vedremo nel video alla fine della descrizione.
Quando, infine, si passerà alla fase di osservazione, ricordiamo di tenere entrambe mani ben larghe intorno al visore, in modo da essere sicuri di schermare il Sole.

 

(1) La comunità scientifica non è concorde nell’identificare le cause della cecità di Galileo nelle sue osservazioni astronomiche. Secondo alcuni autori, la cecita’ di Galileo deriverebbe dall’aver inizialmente osservato il Sole con il telescopio all’alba e al tramonto (notando che anche in queste condizioni, si possono avere danni alla retina), passando successivamente al metodo della proiezione (vedi Enciclopedia Treccani). Altri affermano che queste osservazioni furono fatte nel 1612, quando Galileo aveva 48 anni, a una distanza di tempo eccessiva per causare i grossi problemi di vista che Galileo cominciò ad avere a 68 anni (1632) e la cecità del 1638. In un articolo del 2009 (Watson et al, Survey of Ophathalmology vol 54, n.5) gli autori, analizzando gli scritti di Galileo e i suoi ritratti, deducono che lo scienziato doveva essere affetto da grossi problemi all’occhio sinistro già dal 1616, mentre la visione di quello destro venne compromessa in più tarda età. Nello stesso articolo, gli autori ipotizzano che la cecità del grande scienziato sia dovuta ad alcune possibili cause alternative, la cui certezza potrà però essere appurata solo da un esame dei resti mortali. (Si ringrazia A. Bemporad per la segnalazione)

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