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La “stella” dei Magi: un’indagine astronomica con Stellarium

Una proposta didattica per un'indagine sulla visione dei principali pianeti del Sistema Solare nel cielo notturno, al tempo del "primo Natale".

Aggiornato il 7 Gennaio 2025

Descrizione breve

Alcuni importanti eventi del passato sono legati a particolari “visioni” di fenomeni celesti, che possono essere ricostruite tramite simulazioni con un astrolabio digitale. Con questa attività cercheremo di scoprire cosa possa aver guidato antichi astronomi dalla Mesopotamia fino a Betlemme, come raccontato nel Vangelo di Matteo.

Obiettivi

L’obiettivo di questa attività è quello di comprendere come sia possibile indagare, tramite simulazioni al computer, su eventi storici legati a particolari eventi astronomici. Verificheremo in particolare una serie di congiunzioni tra i principali pianeti del Sistema Solare avvenute migliaia di anni fa, e cercheremo riscontri sull’ipotesi che questo fenomeno possa essere oggi identificato come la “stella dei Magi” o la “stella di Betlemme”.

Valutazione

L’attività didattica può essere svolta in classe come una lezione frontale interattiva o un esercizio da svolgere a gruppi in un’aula informatica o anche a casa. La valutazione può essere basata sull’individuazione di specifiche date in cui si sono verificate particolari congiunzioni astrali e sull’apprendimento da parte degli studenti di capacità di orientamento geografico tramite l’osservazione del cielo notturno.

Materiali

Una copia del Vangelo secondo Matteo, o più semplicemente la trascrizione di alcuni passi salienti. Il software Stellarium, installato su LIM o PC disponibili in classe o dagli alunni stessi.

Prerequisiti

Si raccomanda lo svolgimento di questa attività  dopo un’introduzione alle simulazioni che possono essere svolte tramite un astrolabio digitale come Stellarium.

Il racconto

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: “Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”Matteo 2,1-2
[Erode] Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”Matteo 2,4-6
Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.Matteo 2,9-11

Il percorso didattico

Uno degli eventi astronomici più famosi e rilevanti della nostra cultura è certamente quello descritto nel Vangelo secondo Matteo e relativo al viaggio intrapreso da “alcuni Magi” per rendere omaggio a Gesù Cristo appena nato. Come già raccontato nella “Storia di una (non) cometa“, il periodo in cui si verificò l’apparizione della “stella” è probabilmente da ricercare tra il 7 e il 6 a.C. Vi sono infatti numerosi indizi storici che collocano la data di nascita di Gesù diversi anni prima dell’anno 1 tradizionale.

Mappa percorso Magi
Mappa da Sippar (Mesopotamia) a Gerusalemme (Palestina)

È anche comunemente accettato che i Magi fossero dei saggi, probabilmente astrologi provenienti da qualche regione della Mesopotamia, a oriente rispetto alla Palestina. Plinio il Vecchio, nella sua Storia naturale, racconta che vi erano tre importanti scuole di astronomia babilonesi, situate a Babilonia, Uruk e Sippar. Sappiamo anche che questi studiosi erano già in grado di fare previsioni su diversi fenomeni astronomici ricorrenti, ed in particolare possiamo ipotizzare che abbiano previsto e osservato la congiunzione di due dei principali pianeti del Sistema Solare: Giove e Saturno. Per “congiunzione” si intende l’allineamento di due corpi celesti lungo la linea di vista di un osservatore sulla Terra. Nella pratica, questo allineamento prospettico non è mai preciso, ma nel periodo di massima vicinanza di due pianeti brillanti, come Giove e Saturno, il fenomeno è comunque spettacolare ed è considerato un evento “imperdibile” da molti astronomi amatoriali. Tale congiunzione è abbastanza rara, dato che si ripresenta soltanto una volta ogni circa 20 anni e non è sempre osservabile (ad esempio se si verifica in orario diurno).

Finestra Posizione
Finestra della posizione di Stellarium.

Vogliamo quindi invitarvi a verificare se e quando questo fenomeno è avvenuto tra il 7 e il 6 a.C., se fosse visibile dal Medio Oriente, ed in quale direzione occorreva guardare. Per fare ciò possiamo ricorrere ad una simulazione con il software Stellarium, di cui abbiamo già introdotto l’uso qui su EduINAF.
Dovete innanzi sapere che Stellarium ha tra le sue funzionalità quella di poter impostare una data di osservazione del cielo diversa da quella attuale. Usate il tasto di funzione F5 per far comparire una finestra di impostazione della data e dell’ora di osservazione. Editare quindi l’anno, inserendo “-6”, che corrisponde al 7 a.C. (la ragione della differenza di una unità sta nel fatto che Stellarium considera anche l’anno zero, inesistente nel calendario Gregoriano che usiamo comunemente). Suggerisco anche di partire dalla data del 15 gennaio alle ore 18. A questo punto occorre spostarci in Medio Oriente: il tasto F6 fa comparire la “Finestra della posizione”, dove possiamo inserire il nome di una città a piacere tra quelle catalogate. Inserite “Baghdad” come posizione di partenza per i Magi, vicino alla quale vi sono i resti di antiche città come Babilonia e Sippar.

Giove Saturno Baghdad 7ac
Giove e Saturno visti da Baghdad, il 15 gennaio dell’anno 7 a.C., alle ore 18.

Possiamo ora andare alla ricerca di Giove o di Saturno. Il tasto F3 apre la “Finestra di ricerca”. Inserite “Giove” (oppure “Jupiter” se preferite l’inglese) e guardate dove vi porta Stellarium. Giove compare poco sopra l’orizzonte in direzione Ovest-NordOvest e poco sopra scoprirete anche Saturno. I due pianeti erano relativamente vicini e visibili al tramonto, da Baghdad, in quella lontana epoca.
Spostiamoci ora di un mese in avanti, cliccando sulla freccia in alto nella finestra data/ora (F5)… Oops, Giove non è più visibile e si vede appena Saturno! Ciò accade perché alle 18 del 15 febbraio Giove è già tramontato, proprio nella direzione Ovest, verso cui stiamo guardando. Un’ora prima, alle 17, c’era ancora il Sole e quindi troppa luce per vedere i pianeti; un’ora dopo, alle 19, anche Saturno è tramontato. Quindi era praticamente impossibile vedere entrambi gli astri a febbraio del 7 a.C., e lo stesso succede a marzo. Verso il 15 aprile Giove e Saturno tornano visibili, ma dobbiamo guardare dalla parte opposta, verso Est, dove i due astri sorgono poco prima delle ore 4, e li ritroviamo anche più vicini tra loro. Ancora un mese avanti, ed ecco che nel maggio del 7 a.C. avviene la prima congiunzione stretta. Andando avanti giorno dopo giorno, cercate di stabilire voi la data nella quale i due pianeti erano alla minima distanza (la soluzione è in fondo alla pagina).
Questo fenomeno fu riportato da Keplero nel suo trattato De Iesu Christi servatoris nostri vero anno natalitio (1606), ma ancor prima appare segnalato in alcune tavolette babilonesi, note come l’Almanacco di Sippar, del I millennio a.C. (Vittorio Messori, Ipotesi su Gesù, SEI, Torino, 1976).
Dunque, i Magi – astronomi babilonesi – potrebbero aver previsto e osservato questo fenomeno dalla Mesopotamia nel maggio del 7 a.C. I due astri però erano visibili a Est e non a Ovest, verso la Palestina. Cosa può avere spinto i Magi a dirigersi nella direzione opposta rispetto ai due pianeti in congiunzione? Secondo alcuni studiosi, l’indicazione fu data dalla costellazione in cui Giove e Saturno transitavano a quell’epoca. Cliccando i tasti “b” e “v” Stellarium ci consente di visualizzare i nomi e i contorni delle costellazioni nel cielo. In tal modo potrete scoprire che la congiunzione si è verificata nella costellazione dei Pesci. Le possibili interpretazioni di questa configurazione astrale restano al di là di una nostra verifica sperimentale, quindi lasciamo a voi ogni ulteriore approfondimento.

Giove Saturno Baghdad 1 Ottobre 7ac
Congiunzione e passaggio al meridiano Giove-Saturno, 1 ottobre 7 a.C.

Andando avanti con il racconto di Matteo, dobbiamo ancora scoprire le circostanze della visione della “stella” da parte dei Magi anche nei mesi successivi, in particolare durante il loro tragitto da Gerusalemme a Betlemme. Le zone della Mesopotamia da cui provenivano distano da Gerusalemme circa 1000 km. Presumendo un percorso a dorso di cammello, diciamo 50 km al giorno, occorrono almeno 20 giorni. Considerando la preparazione del viaggio, il clima rovente nel periodo estivo e le soste necessarie, il viaggio potrebbe essere durato anche due mesi.  D’altra parte i Magi potevano aver previsto anche una seconda congiunzione di Giove e Saturno.
Torniamo quindi a interrogare Stellarium sulla visibilità dei due pianeti tra giugno e ottobre del -7 a.C. Giocando con le date e gli orari, sempre restando ancorati a Giove al centro dello schermo, scopriamo che effettivamente i due astri sono rimasti visibili per buona parte della notte in tutto quel periodo. La loro distanza aumenta un poco, fino ai primi di agosto, e poi diminuisce nuovamente fino al verificarsi di una nuova congiunzione stretta nei primi di ottobre. Spostiamo ora il nostro punto di osservazione a Gerusalemme (“Jerusalem, Western Asia” in Stellarium), dove i Magi si recano per interrogare Erode. Essendo stati informati che la città natale di Gesù Cristo poteva essere Betlemme, si muovono in quella direzione, ovvero verso Sud. La distanza è breve, circa 9 km, quindi bastano un paio d’ore per arrivarci anche a piedi: Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Possiamo ora chiederci: a che ora della notte Giove e Saturno, in congiunzione, erano visibili in alto nel cielo in direzione Sud? È plausibile che i Magi fossero andati in cammino verso Betlemme a quell’ora? Dire che a un certo punto la stella si fermò potrebbe riferirsi al suo culminare in meridiano. Infatti, una volta raggiunto il punto più alto del cielo, proprio a Sud,  gli astri sembrano fermarsi per poi inziare la loro discesa verso il tramonto a Ovest. Ancora una volta, Stellarium vi consentirà di indagare su questa ipotesi.
La storia non finisce qui. Perché Giove e Saturno sono andati in congiunzione una terza volta, nei primi di dicembre del 7 a.C. Successivamente, verso la fine di febbraio del 6 a.C., ai due pianeti giganti si è aggiunto anche Marte, in una congiunzione tripla, che si verifica soltanto una volta ogni 805 anni! Scoprite voi le date e gli orari di visibilità di questi fenomeni con Stellarium.

Verifiche

Q1: Costruite una tabella degli orari in cui Giove sorgeva (verso Est), passava al meridiano (a Sud), e tramontava (verso Ovest), il 15 di ogni mese dell’anno 7 a.C. Ripete lo stesso esercizio con Stellarium per l’anno 2025.

Q2: In quali date si sono verificate le tre congiunzioni strette di Giove e Saturno nell’anno 7 a.C.? (Risposta: 29 maggio, 1-3 ottobre, 5 dicembre).

Q3: Quando si è verificata la più recente congiunzione tra Giove e Saturno? L’avete vista voi? O forse l’hanno vista i vostri genitori…

Riferimenti al curriculum scolastico

 

Livello scolastico Materia Argomento
Scuola secondaria I e II grado Scienze I pianeti del Sistema Solare e il loro movimento apparente nel cielo. Periodicità di alcuni fenomeni astrononomici.
Scuola secondaria II grado Storia e geografia Storia del vicino oriente antico. Civiltà fluviali della Mesopotamia. Scienza babilonese.

Approfondimenti