Aggiornato il 18 Novembre 2021
Anche se oggi sembra ancora fantascienza, gli insediamenti lunari saranno presto realtà : prima o poi, è chiaro, alcuni di noi abiteranno sulla Luna. Ma come si terranno in forma? Ci saranno competizioni sportive? Quali sarebbero le differenze e le analogie rispetto alle discipline che siamo abituati a praticare sulla Terra, considerando che sul nostro satellite naturale la gravità è solo un sesto di quella terrestre?
Nuovi record lunari
Parliamo della regina delle competizioni a cinque cerchi, l’atletica leggera. Come sarebbe una gara di salto in lungo lunare? Grazie alla gravità ridotta, sulla Luna sarebbe possibile saltare sei volte più lontano di quanto accadrebbe sulla Terra. Senza considerare che anche l’azione che precede lo stacco dal suolo risulterebbe molto più semplice: hai mai provato a saltare con uno zaino pesante sulle spalle, e poi senza? Il record attuale di salto in lungo sulla Terra è detenuto dall’atleta statunitense Mike Powell, che nell’ormai lontano 1991 effettuò un salto di ben 8,95 m. Sulla Luna, lo stesso atleta (certo, se fosse ancora in attività ) riuscirebbe a saltare coprendo una distanza di oltre 53 m, pari a un terzo della lunghezza dell’intero stadio di atletica!
Passiamo a un’altra specialità dell’atletica leggera: il lancio del peso. Anche in questo caso, sempre per effetto della gravità lunare, un corpo verrebbe lanciato sei volte più lontano di quanto accadrebbe sulla Terra. Sul nostro pianeta il record è attualmente detenuto dallo statunitense Ryan Crouser con un lancio di 23,37 m ottenuto a pochi mesi dall’inizio delle olimpiadi terrestri, il 18 giugno del 2021. Lo stesso lancio fatto sulla Luna avrebbe fatto arrivare il peso ad una distanza di oltre 138 m: praticamente all’altro capo dello stadio!
Anche praticare il sollevamento pesi darebbe ottime soddisfazioni. Sulla Luna, il peso di un corpo è pari a un sesto di quello sulla superficie terrestre. Una persona di 80 kg, ad esempio, sulla Luna “peserebbe” poco più di 13 kg (non fatevi illusioni però, la sua massa rimarrebbe identica!). Se il record di sollevamento pesi sulla Terra è attualmente detenuto dall’atleta georgiano Lasha Talakhadze, che è riuscito a sollevare la bellezza di ben 484 kg, sulla Luna lo stesso atleta riuscirebbe a sollevare un oggetto con una massa sei volte maggiore: tipo, un elefante di 3000 kg!
In motocicletta sulla Luna
Se ti piace il brivido delle due ruote, ti rallegrerà sapere che una gara di motocross o di trial sulla Luna si rivelerebbe ancor più spettacolare delle gare del Campionato di motocross mondiale (MXGP), che starai sicuramente seguendo in queste settimane. Immagina infatti di veder volteggiare nello spazio moto in grado di saltare da un’ipotetica rampa lunare sei volte più in alto e arrivare sei volte più lontano di quanto sei abituato a vedere sulla Terra! Certo è che andrebbero adottati alcuni accorgimenti: l’abbigliamento dei motociclisti lunari, ad esempio, dovrebbe essere estremamente protettivo per consentire loro di schermarsi dalla regolite lunare, che si insinuerebbe facilmente all’interno della tuta provocando graffi e lacerazioni, e nel casco, offuscando la visibilità . Anche le ruote delle motociclette non potrebbero certo essere quelle utilizzate sulla Terra: troppo delicate, rischierebbero di bucarsi facilmente. E in caso di foro, chi le gonfierebbe visto che l’aria sulla Luna è preziosissima? No, molto meglio utilizzare delle ruote costituite da intrecci rinforzati al titanio, come quelle già utilizzate per i rover delle missioni Apollo! Sempre a causa della mancanza di aria, il motore non sarebbe a combustione, ma interamente elettrico. La NASA stessa ha testato degli scooter per l’esplorazione lunare negli anni Sessanta (come l’Electric Motor Scooter), idea poi abbandonata a vantaggio del più versatile e pratico Lunar Rover Vehicle. Ma a proposito, che ne è dell’idea di portare una moto sulla Luna? Ecco: nel novembre del 2020 il designer Andrew Fabishevskiy ha provato a immaginare come sarebbe una moto lunare: chissà se resterà solo un’idea…
Dai sogni d’inverno al golf spaziale
Anche gli appassionati delle Olimpiadi invernali avrebbero molte soddisfazioni dalle gare svolte sul nostro satellite. Gli esperti NASA hanno individuato non solo la location ma addirittura la zona precisa dove potrebbe essere costruito il relativo villaggio olimpico!
Sulla Luna, infatti, possiamo trovare una catena montuosa simile alle nostre Alpi formatasi circa quattro miliardi di anni fa, quando un enorme asteroide ha colpito il nostro satellite naturale. Le Alpi lunari di oggi sono un po’ più basse e “dolci” rispetto a quelle terrestri, e ciò le renderebbe forse ancora più adatte a delle potenziali olimpiadi. L’equivalente del Monte Bianco lunare è alto ad esempio circa 3600 m. Proprio vicino alle Alpi lunari, in prossimità del cratere Platone, si trova il sito ideale per costruire un vero e proprio villaggio olimpico: come fa notare la stessa NASA, con la sua cornice di montagne alle spalle, il sito ricorda vagamente Torino, già sede dei Giochi olimpici invernali del 2006.
Dai sogni sciistici tra le suggestive cime del nostro satellite torniamo alla realtà . Sapevi che c’è uno sport che è stato realmente praticato sul suolo lunare? Si tratta del golf! L’astronauta Alan Shepard, durante la missione Apollo 14 del 1971, si è infatti dilettato con qualche tiro con un ferro da sei. Il lancio di Shepard è stato stimato pari a 40 iarde, poco meno di 37 metri. Secondo Andy Saunders, che ha recentemente restaurato le immagini della missione di Shepard, un giocatore di golf professionista come Bryson DeChambeau potrebbe, in teoria, far percorrere alla pallina sulla Luna una distanza di circa 5.48 km.
Anche Edgar Mitchell si è esibito in un’impresa sportiva, lanciando l’asta che doveva servire per un esperimento sul vento solare come un giavellotto. Sebbene dalle foto non sembra che il giavellotto sia caduto molto più lontano della prima pallia di Shepard (che ha percorso 24 iarde), Mitchell racconta addirittura di aver vinto le prime “olimpiadi lunari”. Da qui a parlare di veri e propri campionati sulla Luna ci vorranno ancora molte orbite, ma un primo passo è già stato fatto, ben cinquanta anni fa.
Per cui… stay tuned!
Liberamente ispirato da un’idea di Justin Gmoser e Jessica Orwig
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