Aggiornato il 28 Settembre 2020
Così Tolkien, autore del Signore degli Anelli, esprime amore e passione per l’uomo e, attraverso la fantasia (dalla radice greca phanòs, luce), si apre alla dimensione spirituale dell’essere umano e si impegna a salvare ciò che ancora nel mondo non è del tutto perduto.
Così l’Educazione, in questo nostro disorientato mondo, si impegna a diventare strumento di risveglio della coscienza, si impegna a scoprire l’universo interiore, valorizzare gli interessi e nutrire i talenti. Nella nostra esistenza c’è una vita visibile e una vita più nascosta che non conosciamo e non coltiviamo; l’essere umano funziona come ogni cosa nell’universo, secondo regole e leggi precise e, se tali leggi non si conoscono, il meccanismo si inceppa, fino al momento in cui, finalmente, si comincia a capire. E’ il momento del risveglio, si mette a fuoco il proprio valore, si sperimenta la propria forza, si comprendono le proprie potenzialità e si comincia ad adeguarsi a se stessi. E’ un processo lento e un cammino lungo, ma conduce alla meta finale: ritrovare la propria sovranità e realizzare il proprio regno.Molti dei ragazzi che io conosco provano rabbia e delusione, scoraggiamento e rivolta, disperdono le loro energie nel dubbio e nella paura e non utilizzano quelle infinite possibilità che potrebbero cambiare la loro vita. E’ necessario che qualcuno li aiuti a entrare in connessione con se stessi e operare una sorta di riconciliazione con tutto il loro mondo. Compito dell’educatore è piantare un seme di soluzione e portare alla luce i contenuti più nascosti dell’essere umano.
L’umanità: le sue lotte e le sue conquiste.
Lavorando con i ragazzi, ho imparato che c’è un’umanità pronta che vuole avanzare e riappropriarsi di una conoscenza completa, un’umanità che ha bisogno di sperimentare modelli e dimensioni nuove per ritrovare nell’universo in cui vive armonie e ritmi dimenticati.
Indagare e conoscere è un’esigenza insopprimibile e noi, a scuola, lo abbiamo fatto attraverso un prezioso approccio emozionale utilizzando versi poetici, trame narrative e contenuti scientifici. Abbiamo allontanato divisioni e separazioni e pensato oltre i vecchi schemi, abbiamo cercato una visione d’insieme e messo tutto in perfetto equilibrio. Tutti i contenuti utilizzati, ai quali abbiamo dato nuovi significati, sono diventati potenti strumenti di conoscenza. La scienza e la poesia, finalmente insieme, hanno sostenuto le emozioni e creato nuova, illuminata coscienza.
Siamo partiti da una domanda insolita: “Forse della nostra vita conosciamo solo i brandelli? Forse abbiamo un’origine cosmica e siamo veramente figli ed eredi delle stelle?“
Insieme, i ragazzi e io, dopo la lettura del racconto di Marco Castellani, “La bambina e il quasar“, abbiamo indagato il cosmo e, attraverso l’esercizio del silenzio interiore, siamo entrati nella coscienza del Tutto. Il cosmo ci ha risposto e i suoi messaggi sono stati davvero sorprendenti.
– Simone
A volte mi sento brillare come una stella che non vive in cielo, vive sulla terra e brilla anche di giorno. E’ facile sentirsi una stella, basta amare la vita e sentire dentro la vera stella che vuoi essere. Dentro tutti siamo stelle.
– Davide
In un profondo cielo stellato sorge una piccola stella, vedo la sua grande luce, ma non posso sentire il suo pianto. La stella vuole crescere e diventare più grande e luminosa. Siamo tutti stelle che cercano di evolversi.
– Francesca
In un punto sparso dell’universo ci sono io e le mie possibilità: ogni mia molecola è unica, capiente di speranza e saggezza, voglio incamminarmi, fare un passo in avanti e trovare la mia luce. Vari stadi di conoscenza evoluta mi attendono e le stelle aspettano da tempo il mio arrivo.
– Marika
Sono una piccola stella che brilla, silenziosa e tranquilla, sempre in evoluzione. L’essere umano è rinchiuso nella parte più buia e triste di sé. Credo che tutti noi siamo stelle e dobbiamo evolverci, uscire da quella profonda oscurità e affrontare la vita nella luce.
– Aurora
– Leonardo
Le corde dell’Universo mi avvolgono e mi trascinano in un insolito viaggio. Vedo sfumature di energia potente che galleggiano sulle onde del mare infinito. Le stanze dell’Universo sono aperte e il ragazzo che non vuole sprofondare in un buco nero guarda oltre, ascolta il silenzio delle stelle e della loro pazienza. Sa trovare la giusta direzione, sa mantenere le promesse e sa migliorare.
– Marika
Ogni volta che appoggio la testa sul cuscino, in quell’istante prima di addormentarmi, vedo in uno specchio la mia immagine rifratta che si tramuta prima in acqua e ancora in aria e quell’aria arriva nel lontano universo. Da lì osservo il mondo e mi sento libera: sono un piccolo anello di una grande catena, sono un piccolo strumento di un’infinita orchestra e di un’infinita armonia. Come ragazza dell’universo prometto che sarò forte e tenace e lo salverò.
– Monica
Prometto di trasformare il male delle persone in amore, di piantare il seme della conoscenza, di lasciar giocare la mente con le stelle e di correre con le comete. Come un vecchio saggio prometto di ascoltare il silenzio siderale dell’universo.
– Tiziano
Lo straordinario spettacolo del cielo e i suoi effetti speciali, il fascino delle stelle e il loro mistero ci hanno legato al tema dell’infinito e dell’eterno. L’ammirazione per la bellezza del creato ci ha messo in comunicazione con il divino e ci ha posto domande sull’esistenza. Respirare un cielo pieno di stelle silenti ci ha accompagnato a scoprire un universo nuovo, non più un luogo lontano, freddo e indifferente alle sorti dell’umanità, ma un luogo accogliente e pieno di incanto di cui prendersi cura.
Le parole di ragazzi appena undicenni dimostrano l’esistenza di un legame ancestrale che ci unisce all’universo e di una dimensione superiore nella quale l’uomo può ritrovare uno spazio di quiete e verità. Sono parole sincere e appassionate, raccontano che la Poesia è scienza dello spirito e che esiste una Scienza di luce che sa aprirsi al trascendente. Per tutto questo sono convinta che educare è un’arte e quello che l’educatore fa deve diventare parte significativa della vita e nuova esperienza di un pensiero umano che sappia contemplare l’unità pur nella differenza, fino ad annullare lo scollamento tra scuola e vita e tra scienza e arte.
Comunicare che siamo parte di un insieme infinito e intimamente collegati con il Tutto, significa educare in termini di responsabilità universale e creare esistenze vere.
[…] piccolo percorso tra poesia e scienza è nato per un incontro del progetto “L’isola visionaria” (presso l’I.C. Corradini a Roma), creatura della mia collega Carla Ribichini, in cui era […]