Cronache dalla scuola

Educare tra Arte, Scienza e Spiritualità

"Educare narrando" è un percorso didattico ideato dalla professoressa Carla Ribichini a partire da alcuni racconti di Marco Castellani dell'Osservatorio Astronomico di Roma. Oggi è la volta di Carla Ribichini e dei lavori degli studenti.

Aggiornato il 28 Settembre 2020

Benché a lungo alienato, l’uomo non è ancora detronizzato; della sua signoria solo i cenci ha conservato, ma non è del tutto perduto, né decaduto.

Così Tolkien, autore del Signore degli Anelli, esprime amore  e passione per l’uomo e, attraverso la fantasia (dalla radice greca phanòs, luce), si apre alla dimensione spirituale dell’essere umano e si impegna a salvare ciò che ancora nel mondo non è del tutto perduto.

foto in pubblico dominio via pixabay
Così l’Educazione, in questo nostro disorientato mondo, si impegna a diventare strumento di risveglio della coscienza, si impegna a scoprire l’universo interiore, valorizzare gli interessi e nutrire i talenti. Nella nostra esistenza c’è una vita visibile e una vita più nascosta che non conosciamo e non coltiviamo; l’essere umano funziona come ogni cosa nell’universo, secondo regole e leggi precise e, se tali leggi non si conoscono, il meccanismo si inceppa, fino al momento in cui, finalmente, si comincia a capire. E’ il momento del risveglio, si mette a fuoco il proprio valore, si sperimenta la propria forza, si comprendono le proprie potenzialità e si comincia ad adeguarsi a se stessi. E’ un processo lento e un cammino lungo, ma conduce alla meta finale: ritrovare la propria sovranità e realizzare il proprio regno.

Molti dei ragazzi che io conosco provano rabbia e delusione, scoraggiamento e rivolta, disperdono le loro energie nel dubbio e nella paura e non utilizzano quelle infinite possibilità che potrebbero cambiare la loro vita. E’ necessario che qualcuno li aiuti a entrare in connessione con se stessi e operare una sorta di riconciliazione con tutto il loro mondo. Compito dell’educatore è piantare un seme di soluzione e portare alla luce i contenuti più nascosti dell’essere umano.

L’umanità: le sue lotte e le sue conquiste.

Lavorando con i ragazzi, ho imparato che c’è un’umanità  pronta che vuole avanzare e riappropriarsi di una conoscenza completa, un’umanità che ha bisogno di sperimentare modelli e dimensioni nuove per ritrovare nell’universo in cui vive armonie e ritmi dimenticati.

Indagare e conoscere è un’esigenza insopprimibile e noi, a scuola, lo abbiamo fatto attraverso un prezioso approccio emozionale utilizzando versi poetici, trame narrative e contenuti scientifici. Abbiamo allontanato divisioni e separazioni e pensato oltre i vecchi schemi, abbiamo cercato una visione d’insieme e  messo tutto in perfetto equilibrio. Tutti i contenuti utilizzati, ai quali abbiamo dato nuovi significati, sono diventati potenti strumenti di conoscenza. La scienza e la poesia, finalmente insieme, hanno sostenuto le emozioni e creato nuova, illuminata coscienza.

Si lavora, senza barriere, guidati alla comprensione dell’universo, in noi e fuori di noi…

Siamo partiti da una domanda insolita: “Forse della nostra vita conosciamo solo i brandelli? Forse abbiamo un’origine cosmica e siamo veramente figli ed eredi delle stelle?

Insieme, i ragazzi e io, dopo la lettura del racconto di Marco Castellani, “La bambina e il quasar“, abbiamo indagato il cosmo e, attraverso l’esercizio del silenzio interiore, siamo entrati nella coscienza del Tutto. Il cosmo ci ha risposto e i suoi messaggi sono stati davvero sorprendenti.

Dalle nostre emozioni al nostro universo: ci sono stelle in fasi diverse della loro evoluzione
Alzo gli occhi e vedo una stella, forse dalle stelle nascono gli uomini: è luminosa e mi fa pensare a mia mamma, bella e splendente come il sole. Di notte sento i suoi canti e sto bene.
Simone


A volte mi sento brillare come una stella che non vive in cielo, vive sulla terra e brilla anche di giorno. E’ facile sentirsi una stella, basta amare la vita e sentire dentro la vera stella che vuoi essere. Dentro tutti siamo stelle.
Davide


In un profondo cielo stellato sorge una piccola stella, vedo la sua grande luce, ma non posso sentire il suo pianto. La stella vuole crescere e diventare più grande e luminosa. Siamo tutti stelle che cercano di evolversi.
Francesca


In un punto sparso dell’universo ci sono io e le mie possibilità: ogni mia molecola è unica, capiente di speranza e saggezza, voglio incamminarmi, fare un passo in avanti e trovare la mia luce. Vari stadi di conoscenza evoluta mi attendono e le stelle aspettano da tempo il mio arrivo.
Marika


Sono una piccola stella che brilla, silenziosa e tranquilla, sempre in evoluzione. L’essere umano è rinchiuso nella parte più buia e triste di sé. Credo che tutti noi siamo stelle e dobbiamo evolverci, uscire da quella profonda oscurità e affrontare la vita nella luce.
Aurora

Come ragazzo dell'Universo... prometto
Come ragazzo dell’Universo mi sento libero e prometto di non arrendermi mai. Come ragazzo dell’Universo voglio assaporare tutte le possibilità, toccare tutti i sentimenti, miei e quelli degli altri. Come ragazzo dell’Universo voglio ascoltare il battito del cuore di una stella dispersa e lontana.
Leonardo


Le corde dell’Universo mi avvolgono e mi trascinano in un insolito viaggio. Vedo sfumature di energia potente che galleggiano sulle onde del mare infinito. Le stanze dell’Universo sono aperte e il ragazzo che non vuole sprofondare in un buco nero guarda oltre, ascolta il silenzio delle stelle e della loro pazienza. Sa trovare la giusta direzione, sa mantenere le promesse e sa migliorare.
Marika


Ogni volta che appoggio la testa sul cuscino, in quell’istante prima di addormentarmi, vedo in uno specchio la mia immagine rifratta che si tramuta prima in acqua e ancora in aria e quell’aria arriva nel lontano universo. Da lì osservo il mondo e mi sento libera: sono un piccolo anello di una grande catena, sono un piccolo strumento di un’infinita orchestra e di un’infinita armonia. Come ragazza dell’universo prometto che sarò forte e tenace e lo salverò.
Monica


Prometto di trasformare il male delle persone in amore, di piantare il seme della conoscenza, di lasciar giocare la mente con le stelle e di correre con le comete. Come un vecchio saggio prometto di ascoltare il silenzio siderale dell’universo.
Tiziano

Lo straordinario spettacolo del cielo e i suoi effetti speciali, il fascino delle stelle e il loro mistero ci hanno legato al tema dell’infinito e dell’eterno. L’ammirazione per la bellezza del creato ci ha messo in comunicazione con il divino e ci ha posto domande sull’esistenza. Respirare un cielo pieno di stelle silenti ci ha accompagnato a scoprire un universo nuovo, non più un luogo lontano, freddo e indifferente alle sorti dell’umanità, ma un luogo accogliente e pieno di incanto di cui prendersi cura.

Le parole di ragazzi appena undicenni dimostrano l’esistenza di un legame ancestrale che ci unisce all’universo e di una dimensione superiore nella quale l’uomo può ritrovare uno spazio di quiete e verità. Sono parole sincere e appassionate, raccontano che la Poesia è scienza dello spirito e che esiste una Scienza di luce che sa aprirsi al trascendente. Per tutto questo sono convinta che educare è un’arte e quello che l’educatore fa deve diventare parte significativa della vita e nuova esperienza di un pensiero umano che sappia contemplare l’unità pur nella differenza, fino ad annullare lo scollamento tra scuola e vita e tra scienza e arte.

Comunicare che siamo parte di un insieme infinito e intimamente collegati con il Tutto, significa educare in termini di responsabilità universale e creare esistenze vere.

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Scritto da

Prof Ribichini Avatar Carla Ribichini

Insegnante di materie letterarie nell’I.C. Corradini, ideatrice del progetto "Educazione visionaria" descritto anche nel libro "La scuola visionaria", autori C. Ribichini e P.M. Iannucci, editore Universitalia

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