Aggiornato il 28 Novembre 2024
La passeggiata tra le stelle di questo mese non possiamo che cominciarla di giorno, assieme al protagonista principale della volte celeste: il Sole. Egli infatti, arrivato alle più alte declinazioni del suo apparente peregrinare nel cielo, frenando la corsa iniziata sei mesi fa, il 21 giugno stazionerà per poco tempo nella costellazione del Toro ai confini coi Gemelli, per poi cominciare pian piano a calare dalla cima del cielo. In questo periodo è così alto che, dal nostro emisfero, sorgendo prestissimo e tramontando tardissimo, ci regala giornate calde e lunghissime e allo stesso tempo le notti più brevi dell’anno. E una volta coricatosi sotto l’orizzonte, dalla cortissima coperta ricca di stelle con cui sembra rimboccarsi, trapelano a Ovest le luci di Regolo, Arturo e Spica, il cosiddetto Triangolo Primaverile, e a Est quelle di Vega, Altair e Deneb, del Triangolo Estivo, che annunciano rispettivamente la fine e l’inizio delle due stagioni.
Ercole…
Secondo il mito, neppure Ercole riusciva a difendersi dalla calura del Sole. Si racconta infatti che infastidito dai suoi roventi raggi, cominciò a scagliare delle frecce verso di lui e che egli, ammirando il suo coraggio, avrebbe deciso di donargli una coppa d’oro che a mo’ di tinozza avrebbe usato per attraversare i mari.
Le costellazioni del Leone, del Cancro e dell’Idra visibili a Ovest, assieme a quelle del Dragone e della Freccia visibili ad Est, appartengono all’unica grande storia di origine greca e che vede proprio in Ercole il grande protagonista. Questi animali infatti rappresenterebbero quelli che egli avrebbe affrontato lungo le 12 Fatiche che di volta in volta Euristeo gli ordinava su istigazione di Era: il Leone di Nemea, l’Idra ed il Granchio di Lerna e il Dragone a guardia del giardino delle Esperidi, rispettivamente la prima, la seconda e l’undicesima fatica.
Dettagli che hanno portato a rappresentare il fortissimo eroe greco con una clava in mano, ricoperto da una pelliccia di leone e ad immaginarlo nella volta celeste inginocchiato e letteralmente a testa in giù, in modo che uno dei suoi piedi potesse calpestare la testa del Dragone. Particolari nascosti anche nel significato dei nomi delle due stelle più luminose della costellazione: Kornephoros e Ras Algheti, rispettivamente “Portatore di clava” e “Testa dell’Inginocchiato”.
… come il Sole
Non siamo sicuramente i primi a notare un’assonanza tra le 12 Fatiche di Ercole e le 12 costellazioni zodiacali che il Sole attraversa durante l’anno. Già Porfirio infatti – e assieme a lui Macrobio, Marziano e altri "“ identificava Ercole col Sole proprio come accadeva nella tradizione Egizia e in quella Fenicia:
Fatti che risalirebbero a migliaia di anni fa, quando a causa delle precessione degli equinozi, diversamente da oggi, il Sole raggiungeva il solstizio d’estate proprio nella costellazione del Leone, e dove, da essa coronato, proprio come ancora oggi è raffigurato Ercole, cominciava il suo peregrinare nella volta celeste quale prima fatica dell’anno.
Pianeti e congiunzioni
Alla luce di questa sublime allegoria che porta ad identificare Ercole con il Sole, anche le congiunzioni planetarie a cui assisteremo questo mese sembrano allora trasformarsi in epiche lotte, perchè come sappiamo, i pianeti e la Luna non fanno altro che ripercorrere nel cielo lo stesso percorso tracciato dalla nostra stella durante l’anno.
Nelle sere del 2 e del 13 giugno ecco Marte e Venere affrontare rispettivamente un luminoso esercito di api rappresentato da M44, l’Ammasso Alveare nel cuore della costellazione del Cancro, visibile già con un semplice binocolo. Il 3 giugno una Luna quasi Piena sorgerà poco prima di Antares, il Cuore dello Scorpione, arrivando quasi a sfiorarla intorno a mezzanotte. Un incontro che sembrerà rievocare il momento in cui Artemide mandò il velenoso animaletto per vendicarsi di Orione.
All’alba del 14 giugno invece una falce di Luna al 26esimo giorno sorgerà assieme a Giove, regalandoci una bellissima visione d’insieme già ad occhio nudo. E chi possiede un telescopio potrà divertirsi a seguirli fino alle prime ore del mattino, quando, ancora più vicini, se il cielo sarà particolarmente limpido, saranno ancora facilmente visibili. Infine: all’alba del 16 giugno, una Luna al 28esimo giorno sorgerà assieme alle Pleiadi e poco prima di Mercurio.
Un “gioco di incontri "“ scontri” che come sappiamo viene fuori dal reale movimento della Terra e di quello dei corpi del Sistema Solare in prospettiva con le stelle che fanno loro da sfondo. E che ben lungi dall’essere un semplice racconto mitologico, espone il nostro pianeta perennemente al rischio di uno scontro con un dei tantissimi “piccoli” asteroidi che di tanto in tanto sfiorano le nostre teste. Da qui la necessità di tenere sempre elevata l’allerta come l’Asteroid Day prova a fare il 30 giugno di ogni anno, perchè la Terra, con un’adeguata pelle leonina, possa essere il più possibile pronta ad affrontare una tale eventuale “mitologica fatica”.
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