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Il movimento della Terra: Un mondo che cambia

La discussione sul modello eliocentrico si prende una pausa per raccontare la società  europea in trasformazione proprio negli anni del "De revolutionibus"

Aggiornato il 28 Novembre 2024

Movimento Terra Vol06 CoverPer quantità  di spunti e per complessità  dell’intreccio, il 6.o volume de Il moviumento della Terra di Uoto è indubbiamente il più interessante tra i volumi fin qui usciti e questo nonostante l’astronomia sia in qualche modo marginale all’interno del racconto.
Avevamo lasciato Krabovski alle prese con l’eredità  di Badeni e Okgi e ora, una ventina di anni più tardi, ci troviamo a seguire le imprese del fronte di liberazione degli eretici alla ricerca di un libro, che il lettore intuisce essere proprio il libriccino con la trascrizione degli appunti di Okgi.
Questa ricerca, ricca di momenti di azione con gli scontri tra il fronte e i soldati della religione “C”, fa emergere tre elementi essenziali che caratterizzano la trasformazione della società : il sempre maggiore impiego della polvere da sparo per scopi bellici (che era stato introdotto per la prima volta tra fine 1400 e inizi 1500 da Pietro Navarro), la bussola (il primo uso documentato per la navigazione risale al 1180 sul De nominibus utensilium di Alexander Neckam, ma è chiaro il riferimento al suo utilizzo più di successo, la scoperta dell’America da parte degli europei) e la stampa a caratteri mobili (inventata in Europa da Johannes Gutenberg con una stampa dimostrativa della Bibbia risalente al 1453).
Non ci sono, però, soltanto queste tre invenzioni a essere citate come fondamentali per la trasformazione della società , ma anche un approccio all’economia più incentrato sullo sviluppo e sull’accumulo di ricchezze. A rappresentare questo aspetto, in effetti molto moderno, è in particolare il personaggio di Draka, una zinbgara giovane ma molto intelligente, che con i suoi consigli è riuscita a far prosperare il suo villaggio. È interessante come Uoto la caratterizzi come sostanzialmente un personaggio abbastanza avido, nonostante la giovane età , le cui idee, volte all’ottimizzazione e alla maggiore crescita (vorrebbe, infatti, introdurre dinamiche di concorrenza per eliminare i parassiti dalla loro piccola società ), si scontrano con un approccio molto più etico, in cui accontentarsi di ciò che si riesce a ottenere, soprattutto quando tutti sono in grado di avere una vita dignitosa.
Draka, però, è un personaggio più interessante di quel che sembra da queste parole: mossa da un idealismo alimentato dalla sua storia pregressa, rappresenta anche la voce della conoscenza, avendo essa stessa un’ottima memoria e una grande intelligenza, come emerge anche nel confronto con Schmitt, il logorroico ma altrettanto intelligente comandante delle truppe del fronte.
In prima lettura, infatti, è quest’ultimo a emergere dalle pagine di Uoto: pianificatore, quasi sempre conscio della situazione in cui si trova e dell’ambiente che lo circonda, è alla fine un incrocio tra Bruce Wayne e Tony Stark, con il quale condivide i baffetti alla Douglas Fairbanks. Ed è poi proprio con Schmitt che Uoto inizia anche a sperimentare qualche gag verbale, che risulta particolarmente efficace in particolare nel finale.
Azione, personaggi interessanti e spunti di riflessione sono quindi gli elementi cardine intorno ai quali ruota questo 6.o tankobon, che grazie al cliffangher dell’ultima pagina già  lascia il lettore in attesa di leggere il prossimo volume.

Abbiamo parlato di:
Il movimento della Terra, vol.6
Uoto
Traduzione di Luca Usai
Dynit, novembre 2023
176 pagine, brossurato, b/n – € 12.90
ISBN: 9788833554617

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università  della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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