Aggiornato il 28 Novembre 2024
Come ha ricordato Antonino La Barbera nella sua divertente vignetta di ieri (che tra l’altro dice tanto su come ragioniamo come esseri umani), quest’anno l’INAF è stata protagonista non solo nella sezione Games di Lucca Comics&Games, ma anche in quella Comics(1)A voler essere pignoli il Comics&Science Palace, come chiarito più avanti, è indipendente da Lucca Comics&Games., e questo grazie al CNR e a Symmaceo Communications e a un progetto di divulgazione scientifica molto particolare: Comics&Science.
Ideatori del progetto sono Andrea Plazzi, storico editor di fumetti (su tutti Rat-Man), e Roberto Natalini, direttore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone” del CNR. Nonchè matematici entrambi.
Come ho raccontato da altre parti, conosco entrambi da diversi anni e ho avuto il piacere di far parte della prima edizione assoluta della rassegna, datata 2012, un momento che ancora oggi trovo speciale perchè mi ha permesso di conoscere, tra gli altri Tuono Pettinato, che nonostante le poche occasioni di incontro (appena un altro paio negli anni successivi), ha comunque lasciato un segno indelebile.
È stato dunque un po’ per tutti questi motivi e queste emozioni che quella prima esperienza si è portata dietro, che sono stato lieto, anche grazie alla testardaggine di Angelo Adamo, di essere riuscito a tornare nell’edizione 2023, che tra l’altro è stata anche un importante momento di rinnovamento per il progetto di Andrea e Roberto (che spero mi perdoneranno per la confidenza che mi prendo anche su queste colonne elettroniche così istituzionali): a partire dal 2023, infatti, è nato un vero e proprio Comics&Science Palace che ha proposto un ricco programma di incontri, laboratori e attività , indipendenti dall’organizzazione principale, che hanno permesso al pubblico di avvicinarsi in un modo inusitato al mondo della scienza.
È in questo contesto che ho deciso di portare una versione più divulgativa delle mie conferenze per le scuole de La scienza con i supereroi che propongo presso l’Osservatorio Astronomico di Brera, e che a loro volta sono l’evoluzione di una serie di articoli che aperiodicamente propongo sul mio blog del Caffè del Cappellaio Matto.
In particolare Justice in Space ha avuto origine da due articoli, In viaggio verso Mercurio e Il velo di Venere, a loro volta ispirati a All-Star Comics #13, un albo in cui l’intera Justice Society viene spedita dai nazisti in giro per il Sistema Solare. Non mi sono, però, accontentato di una semplice presentazione, e ho proposto a Livia Giacomini di abbinare la mia conferenza con Pianeti in una stanza, un progetto realizzato dall’associazione Speak Science in collaborazione con l’IAPS di Roma, una delle sedi dell’INAF.
Definito il progetto di massima, a Lucca ad affiancarmi è arrivata Federica Duras, che si è adattata con grandissima abilità allo spirito de La scienza con i supereroi(2)Se volete restare aggiornati sulle novità della serie, che è anche diventata video, potete iscrivervi alla newsletter dei supereroi! e alla fine devo dire che il risultato finale è stato ottimo e molto dinamico e, almeno a quel che abbiamo sentito dagli applausi ricevuti alla fine, molto gradito!
Nel complesso, al di là del risultato finale (personalmente mi aspettavo un po’ più di visitatori, ma considerando le situazioni al contorno, c’è da essere soddisfatti), l’esperienza di Lucca Comics 2023 è stata anche piuttosto strana: poche possibilità di fare molti giri, sia per via degli impegni (tre eventi in un giorno e mezzo), sia per via del maltempo, che ha imperversato da venerdì sulla Toscana. A queste sono da aggiungere le inevitabili discussioni sulla questione sollevata da Zerocalcare e altri fumettisti su un particolare patrocinio su cui non voglio dilungarmi, ma che alla fine mi hanno suggerito di iniziare Justice in Space con il racconto delle due versioni, quella silver age e quella moderna, della famosa Guerra Rann-Thanagar, con l’intento, più che altro, di enfatizzare l’importanza della pace e della collaborazione, punto quest’ultimo fondamentale anche nella ricerca scientifica.
Poi, ovviamente, è stato divertente vedere in giro, come al solito, cosplay di ogni tipo, tra personaggi ispirati ai fumetti (moltissimi i manga) e altri ai videogiochi, oppure con personaggi originali, ideati magari all’interno di giochi di ruolo, oppure ancora immergersi nel caos delle file prima e degli stand poi (anche se alla fine sono stato in un solo stand). Avrei in ogni caso fatto a meno di ritrovare la un po’ confusionaria gestione dei braccialetti, che di fatto azzerano il senso della vendita dei biglietti online, ma questo è un altro discorso. E poi, come al solito, si possono incontrare gli autori di fumetti, alcuni di sfuggita in mezzo alla folla o mentre si sta acquistando un albo, oppure da vicino, come è stato con i fumettisti che hanno collaborato con Comics&Science. Senza dimenticare, ultimi ma non ultimi, gli amici de Lo Spazio Bianco, da vent’anni sulla breccia della critica fumettistica.
Lascio al finale l’unica vera nota dolente(3)In effetti anche l’impossibilità della ricerca degli eventi del Comics&Science Palace all’interno del sito ufficiale di Lucca Comics è stata un po’ limitante, ma nel complesso arginabile con un minimo di comunicazione.: esattamente di fronte al Comics&Science Palace c’erano dei lavori stradali non conclusi: chissà quanta gente in più sarebbe potuta arrivare senza questa imprevedibile situazione.
Detto ciò non mi resta che salutare tutti gli amici che ho ritrovato e tutti quelli che ho conosciuto di persona e che non ho citato in queste righe, sperando di rivederli magari proprio l’anno prossimo: evviva la scienza, evviva il fumetto!
Note
↑1 | A voler essere pignoli il Comics&Science Palace, come chiarito più avanti, è indipendente da Lucca Comics&Games. |
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↑2 | Se volete restare aggiornati sulle novità della serie, che è anche diventata video, potete iscrivervi alla newsletter dei supereroi! |
↑3 | In effetti anche l’impossibilità della ricerca degli eventi del Comics&Science Palace all’interno del sito ufficiale di Lucca Comics è stata un po’ limitante, ma nel complesso arginabile con un minimo di comunicazione. |
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