Aggiornato il 28 Novembre 2024
Con un rifrattore da 60 mm di diametro e focale di 900 mm si possono osservare con soddisfazione molti oggetti celesti. Benchè di limitata apertura e quindi con una sensibile diffrazione, lo strumento è relativamente poco sensibile alle condizioni atmosferiche (il “seeing”) e potenzialmente può lavorare molto vicino alle specifiche teoriche, grazie anche alla lunga focale del modello proposto.
Ovviamente parliamo di uno modello che sia ben riuscito, di buona qualità ottica e ben allineato (è sempre bene darci un’occhiata prima dell’acquisto). È importante avere un corredo di oculari che permettano di raggiungere un centinaio di ingrandimenti ma anche oculari di basso ingrandimento (20-30). Fondamentale per una buona osservazione è anche una montatura stabile.
In particolare sarà in grado di mostrare gli anelli di Saturno, le bande equatoriali di Giove assieme ai suoi 4 satelliti maggiori e le fasi di Venere. Sempre in campo planetario sarà possibile osservare anche Marte, ma la dimensione apparente di questo pianeta non permetterà di rivelare alcun dettaglio della sua superficie, se non, con difficoltà , quando passa in prossimità della Terra.
La Luna è senz’altro uno spettacolo vista con questo strumento.
In campo stellare molte stelle doppie possono essere risolte purchè con separazione superiore a 2″-3″ (il limite minimo teorico è 2″).
Col minimo ingrandimento si possono invece vedere galassie come Andromeda e la nebulosa di Orione e numerosi ammassi aperti come le Pleiadi in notti buie senza Luna.
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