Aggiornato il 24 Marzo 2021
In queste settimane c’e’ stato traffico sulla rotta per Marte. Nel mese di luglio 2020 sono partite ben tre missioni per il pianeta rosso che sono giunte in queste settimane a destinazione. Per prima è arrivata Mars Hope degli Emirati Arabi che il 9 febbraio si è inserita in orbita intorno a Marte. Poi è stata seguita, il giorno successivo, da TiÄnwèn-1, l’ambiziosa missione cinese composta da un orbiter, un lander e un rover che sarà in grado di studiare la superficie marziana dall’orbita, scegliere il punto di atterraggio e lanciare lander e rover che dovranno analizzare le rocce della superficie. Infine il 18 febbraio è giunto Perseverance, con la missione Mars 2020 della NASA. Si tratta di un rover gemello di Curiosity, che ha sposato la stessa tecnica di atterraggio e la struttura di alimentazione e movimento ma equipaggiato con strumenti differenti dal gemello, già operativo da anni su Marte, e che riserverà non poche sorprese. Sarà la missione dei record e sarà strettamente legata alle prossime missioni NASA che dovranno recuperare i campioni raccolti da Perseverance. Per i dettagli di questa missione, le enormi aspettative scientifiche che l’accompagnano e in cosa si differenzia dalle altre missioni abbiamo chiamato Francesca Altieri, ricercatrice dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma (INAF – IAPS).
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