Aggiornato il 8 Febbraio 2024
Cosa c’è al centro di un buco nero? Non lo sappiamo, ma seguendo la relatività dovrebbe esserci una cosiddetta “singolarità”. In fisica quando si parla di singolarità si intende che non si ha la minima idea di cosa sia.
É Emanuele – 12 anni di Catania – a cogliere questa sottile verità e lo fa nel suo articolo sui buchi neri scritto per Briciole Spaziali, la nostra rubrica INAF vietata ai maggiori di 14 anni.
La prossima stagione della rubrica vedrà la pubblicazione, a partire da ottobre 2023 e fino a giugno 2024, dei nuovi testi che riceveremo. I contributi possono essere inviati in ogni momento.
Fra le pagine delle Briciole Spaziali, giovani autori e autrici esplorano l’Universo, dando spazio alle proprie curiosità e riflessioni. Come Emanuele che, giustamente, si interroga sulla natura della singolarità, o come Isabella – 10 anni, di Bonemerse – che nel proprio articolo svela la sua ricetta per sbirciare l’ignoto:
Secondo gli scienziati non sarebbe possibile entrare in un buco nero e tornare indietro per raccontare cosa c’è dentro. Io però avrei un’idea per riuscire a esplorare un buco nero: legherei un astronauta con una corda lunghissima a un’astronave velocissima e abbastanza lontana e poi quando l’astronauta vuole tornare indietro lo si tira con la corda!
Così finalmente sapremmo cosa succede nel buco nero.
Idee per studiare la singolarità?
Non solo angoli affascinanti dell’Universo: la rubrica Briciole Spaziali invita anche a scrivere recensioni di libri particolarmente amati, ovviamente a tema astronomico.
E dunque Amy – 9 anni, di Pontedera – ci parla del libro Meteoriti di Melissa Stewart (National Geographic Kid, 2019) e ci chiede:
Ci sono anche tante immagini e foto vere. Quella che mi è piaciuta di più? La foto del meteorite di Wethersfield, del 1982, che mostra un buco nel soffitto della casa di una persona negli Stati Uniti. Dopo aver forato il soffitto, il meteorite era poi rotolato sotto un mobile. Vi immaginate la vostra faccia vedendo un meteorite che fa un buco nel soffitto di casa vostra?
Davvero un’immagine indimenticabile!
Come indimenticabile è l’emozione che ci racconta Marco – 10 anni di Bari – nella sua recensione di Astrolibro dell’Universo di Umberto Guidoni e Andrea Valente (Editoriale Scienza, 2021):
Un altro aspetto che ho trovato affascinante è il fatto che nel libro ci sono le immagini delle copertine di vecchi giornali internazionali degli anni ’50 e ’60 che danno la possibilità di vedere come all’epoca vennero riportati gli avvenimenti spaziali più importanti (per es. l’edizione speciale di Life del 1969 sull’allunaggio) o le previsioni di eventi futuri: emoziona leggere sulla copertina di Epoca del 1957 che entro 25 anni… l’uomo potrà raggiungere la Luna.
Emoziona davvero.
Oltre la Luna, non è mancato Marte: Bruno – 9 anni di Guastalla – dopo aver condiviso le sue riflessioni sui buchi neri (che vincono senza dubbio il premio di argomento più trattato) e la materia oscura, affronta l’affascinante argomento dell’abitabilità di Marte. Ed è da quest’ultimo suo articolo, da poco pubblicato su EduINAF, che traiamo uno spunto che ci fa sognare:
Se riusciamo a colonizzare nei tempi prestabiliti (2030) la Luna, con le missioni Artemis, Marte alla fine non è così lontano e irraggiungibile, basta pensare in positivo anche perché, alla fin fine siamo sempre stati, sin dall’antichità, un popolo di esploratori: perché non possiamo continuare a esserlo fino alla fine dei tempi? In fondo la conoscenza e la curiosità sono le nostre migliori armi culturali, fanno parte del nostro DNA.
Conoscenza e curiosità: le Briciole Spaziali riaprono.
Qui il volantino della rubrica.
Qui il vostro Spazio.
E noi, in trepidante attesa delle vostre meravigliose “briciole”.
Popolo di esploratori, a voi la parola!
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