Aggiornato il 17 Gennaio 2024
Il Telescopio Nazionale Galileo (TNG), il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), la Società Astronomica Italiana (SAIt) e l’INAF bandiscono la Prima Edizione del Concorso Nazionale: Giovani astronomi e Telescopio Nazionale Galileo.
Obiettivo del concorso è quello di promuovere le potenzialità scientifiche e tecnologiche degli studenti del secondo biennio delle scuole di secondo grado e delle Scuole Italiane all’Estero, attraverso uno stage osservativo da effettuarsi presso il TNG. Agli studenti che partecipano al concorso viene infatti richiesto di formulare la proposta di un programma osservativo con il supporto di un insegnante e di un astronomo tutor. I vincitori avranno accesso a uno stage di 6 giorni alle isole Canarie assistiti dallo staff del telescopio. La scadenza per l’invio delle domande è il 22 Novembre 2023.
Inaugurato il 29 giugno del 1996 il TNG è il più grande telescopio completamente italiano. Situato all’ Osservatorio del Roque de Los Muchachos (La Palma, Isole Canarie) a 2400 metri sopra il livello del mare e con uno specchio primario di 3.58 metri il TNG è in grado di raccogliere una quantità di luce pari a 400000 volte quella che può raccogliere l’occhio umano. Il TNG insieme ai sui 5 strumenti può prendere immagini degli oggetti astronomici e spettri a bassa, media ed alta risoluzione sia nel visibile che nell’infrarosso.
L’obiettivo del concorso è chiaro: è compito degli astronomi, quello di trasmettere alle nuove generazioni la passione per l’Universo che da una parte ci fa guardare sempre più lontano e con strumenti sempre più sofisticati alla ricerca delle nostre origini e dall’altra ci rende bambini che continuano a stupirsi di fronte alla bellezza del cielo notturno. Con questo concorso vogliamo dare la possibilità ai giovani delle scuole italiane di conoscere la bellezza del cielo notturno del Roque de Los Muchachos delle Canarie, nonché le potenzialità del più grande telescopio italiano, il Telescopio Nazionale Galileo, un telescopio ancora di nuova generazione nonostante i suoi 27 anni di astronomia.
Ulteriori informazioni sul sito del ministero
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