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Starlight: la nascita dell’astrofisica in Italia

Aggiornato il 25 Marzo 2021

Starlight è una mostra interamente ideata e finanziata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica per valorizzare e far conoscere il patrimonio storico-scientifico dell’astronomia italiana, conservato presso gli Osservatori Astronomici.
La peculiarità della mostra Starlight è quella di essere una ‘mostra diffusa’, alla quale partecipano cinque Osservatori in tutta Italia, che curano ognuno una sezione diversa:

Osservatorio Astronomico di Padova: Una società scientifica italiana per l’astrofisica
Osservatorio Astrofisico di Arcetri: Le origini dell’astrofisica a Firenze
Osservatorio Astronomico di Roma Monte Porzio Catone: Roma, capitale dell’astrofisica
Osservatorio Astronomico di Capodimonte: L’eclisse totale di sole del 1870
Osservatorio Astronomico di Palermo: Lo sviluppo della fisica solare

Nelle cinque sezioni della mostra saranno esposti – in molti casi per la prima volta – strumenti scientifici, libri e documenti d’archivio che testimoniano l’importante contributo che nella seconda metà dell’Ottocento gli astronomi italiani diedero alla nascita dell’Astrofisica grazie all’uso di metodi spettroscopici e tecniche fotografiche.
Alcuni spettacoli della compagnia teatrale Zelda accompagneranno la mostra nelle varie città.


Per informazioni logistico – organizzative: www.starlight.inaf.it


Per prenotare una visita alla mostra: Sezione di PadovaSezione di ArcetriSezione di RomaSezione di NapoliSezione di Palermo


Per informazioni di carattere scientifico: Ileana Chinnici, chinnici@astropa.inaf.it – Tel. 091 233443

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Scritto da

Antonio Maggio Antonio Maggio

Astronomo Associato presso l’Osservatorio Astronomico di Palermo, si interessa di radiazione ad alta energia proveniente da cromosfere e corone stellari, attività stellare di origine magnetica e meccanismi di interazione tra stelle e pianeti in sistemi extra-solari. Fa parte del Gruppo di Programmazione ed è docente per il “Piano Lauree Scientifiche” dell’Università di Palermo. E' stato coordinatore nazionale dei progetti dell’INAF "Astronomia e Società, tra tradizione e innovazione tecnologica" e "Nuove tecnologie e attività di laboratorio per la diffusione dell’Astronomia", finanziati dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) nell'ambito del programma ex L6/2000. E' attualmente caporedattore della sezione didattica del periodico EduINAF.

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