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Notte Europea dei Ricercatori 2018

Primo di tre articoli che raccontano la Notte Europea dei Ricercatori del 28 settembre 2018

Aggiornato il 16 Settembre 2020

Anche i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica hanno partecipato alla Notte Europea dei Ricercatori. Vi proponiamo, dunque, un breve resoconto di come è andata l’iniziativa nelle varie sedi dell’INAF sparse per l’Italia:

Trieste

Triestini guardano al telescopio

L’Osservatorio Astronomico di Trieste ha partecipato all’iniziativa aderendo al progetto SHARPER.
Abbiamo organizzato (e partecipato a) Street Science, una postazione volutamente non tecnologica nella piazza d’accesso alla piazza grande, Piazza Unità , fulcro della Notte dei Ricercatori e poi di NEXT. L’idea era quella di sostituirsi per un pomeriggio/sera agli street artist che spesso scelgono questo posto per le loro performance. Quattordici ricercatori degli istituti di ricerca cittadini, di cui due dell’Osservatorio di Trieste, niente prenotazioni, la sfida è catturare chi passa. E direi che questa sfida è stata vinta con un flusso continuo di spettatori.
Abbiamo poi organizzato lo Star Party in cima al Molo Audace con telescopi e laser verde. Qui dalle 20.30 alle 23 il pubblico è sempre stato molto numeroso, in fila per guardare Saturno o M13 o Albireo o Mizar ai telescopi mentre a turno gli astronomi dell’Osservatorio parlavano di stelle, galassie e costellazioni. Purtroppo la bora soffiava forte da nord-est e il seeing era davvero pessimo. Però in compenso le nuvole non si sono fatte vedere e dal molo verso il mare un cielo abbastanza buio ha concesso uno spettacolo stellare che ha affascinato tutti.

– Massimo Ramella

Roma

Curiosi allo stand dello IAPS a Roma

L’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (IAPS) di Roma ha partecipato alla Notte dei Ricercatori del 28 Settembre 2018 collaborando al progetto ERN-Apulia, con la neonata ScienzaInsieme. Durante la serata sono state presentate diverse attività  ed esperimenti per il pubblico, come la camera a infrarosso, per capire come funziona la missione Herschel dell’ESA e degli exhibit costruiti per spiegare l’attrazione gravitazionale esercitata dai corpi celesti e le osservazioni di pianeti extrasolari. Grande protagonista della serata è stata la missione Bepi-Colombo prossima alla partenza, il 19 Ottobre, sulla quale l’Italia ha contribuito con la progettazione e costruzione di 4 strumenti scientifici. Durante la notte è stata presentata la Bepi-Song, composta e cantata dai ricercatori della missione. Insieme a Bepi-Colombo sono state presentate altre missioni spaziali e progetti europei ai quali l’IAPS ha partecipato e partecipa attivamente, come la missione Cassini per l’osservazione di Saturno e il progetto HEMERA per le osservazioni astronomiche da pallone. Per presentare praticamente le attività  di ricerca svolte nell’istituto, i ricercatori hanno accompagnato i visitatori nei laboratori di Alte Energie, Camera a Plasma, Dawn e Bepi-Colombo. Infine, con l’arrivo del buio, nei prati dell’Area di Ricerca si è svolto uno Space Party, con i telescopi puntati sul cielo stellato grazie alla collaborazione degli astrofili dell’Accademia delle Stelle.

– Giulia Mantovani

Bologna

Tutti in piazza a Bologna

La Notte dei Ricercatori ha visto presenti i due istituti INAF di Bologna (OAS e IRA).
Le postazioni simulavano un viaggio nel sistema solare, con una bilancia dove ci si poteva pesare simulando la gravità  dei diversi pianeti, una bicicletta cosmica che permette di viaggiare nel sistema solare stando attenti a sfruttare l’effetto fionda planetario e ascoltare suoni dallo spazio.
Oltre ai due laboratori per bambini, è stato possibile assistere agli spettacoli al planetario (che è andato subito completamente esaurito).

– Sandro Bardelli

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Massimo Ramella Massimo Ramella

Laureato in fisica con Margherita Hack, è astronomo associato all'Inaf presso l'osservatorio di Trieste. Dopo anni di ricerca sulla struttura a grande scala dell'universo, dal 2005 si occupa di didattica e divulgazione dell'astronomia. àˆ il team leader europeo della sezione didattica del progetto Virtual observatory, dove coordina lo sviluppo di prodotti per supportare l'insegnamento dell'astronomia.

Sandro Bardelli Sandro Bardelli

Ricercatore astronomo presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica-Osservatorio Astronomico di Bologna. Il suo ambito di ricerca è la cosmologa osservativa, la struttura su grande scale dell'Universo e l'evoluzione delle galassie, tramite grandi survey spettroscopiche e immagini da satellite. Ha usato i maggiori telescopi ottici, radio e nella banda X e ha lavorato all'Osservatorio di Meudon/Paris, all'Osservatorio di Trieste eall'ESO (Germania). àˆ autore di più di 200 pubblicazioni scientifiche. Inoltre è il responsabile per la didattica e la divulgazione presso l'Osservatorio Astronomico di Bologna e cura eventi, lezioni e corsi di aggiornamento per insegnanti.

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