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Eclissi in diretta in giro per il mondo

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Questo mese ci occupiamo di eclissi e di altri eventi astronomici in diretta insieme a Graham Jones, astrofisico e divulgatore scientifico presso timeanddate

Aggiornato il 29 Novembre 2022

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Graham Jones

Il nostro ospite di questo mese è un astrofisico e divulgatore scientifico di respiro globale: Graham Jones, originario del Regno Unito, attualmente vive in Spagna e lavora per un’organizzazione con sede in Norvegia, dopo aver trascorso un periodo in Giappone. L’organizzazione per cui lavora potrebbe sembrare, a prima vista, piuttosto insolita per qualcuno con il suo background: timeanddate, il principale sito web al mondo per la misura del tempo e dei fusi orari. Eppure la misura del tempo e l’astronomia hanno una storia molto lunga, in particolare per quel che riguarda tracciare il moto dei corpi celesti nel cielo e prevedere fenomeni affascinanti come le eclissi di Sole e Luna. Dunque, partiamo.

Come sempre in questa rubrica, inizia col raccontarci di cosa ti occupi e cosa ti ha portato fin qui…
Sono un un astrofisico e divulgatore scientifico presso timeanddate. Ho avuto a che fare per la prima volta con il team di timeanddate quando Steffen Thorsen, il nostro CEO, ha gentilmente accettato di sponsorizzare un progetto che stavo conducendo in Angola per un’eclissi solare nel febbraio 2017. Abbiamo iniziato a lavorare insieme sulle dirette delle eclissi e alla fine mi sono unito al team a tempo pieno.
Prima di allora, ho insegnato in un’università in Giappone e organizzavo progetti divulgativi sulle eclissi di Sole nel tempo libero. Ancora prima, ho studiato astrofisica alla Royal Holloway, Università di Londra, e poi ho conseguito un master in comunicazione scientifica e public engagement presso l’Università di Edimburgo.

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Graham Jones con un gruppo di studenti delle scuole superiori a Huambo, in Angola, durante i preparativi per un’eclissi anulare di Sole nel febbraio 2017.

Quando e perché hai iniziato a occuparti di comunicazione scientifica?
Sono stato ispirato da qualcosa che ha scritto Stephen Jay Gould. Ha raccontato una storia dei suoi studenti di biologia dell’evoluzione, che tendevano a leggere L’origine delle specie e dicevano, “Bello, mi è piaciuta la versione divulgativa per il pubblico. Dov’è invece la versione tecnica per gli specialisti?” Gould diceva loro che non esiste: Darwin ha scelto di presentare le sue idee rivoluzionarie in un formato che fosse accessibile a tutti. Quando ho letto L’origine delle specie sono rimasto a bocca aperta dalla comunicazione di Darwin — con quanta cura e premura aiuta il lettore.

Cos’è timeanddate e cosa ci fa un astrofisico?
Siamo un team di circa 30 persone tra cui programmatori, designer e giornalisti. Forniamo informazioni sull’ora, sul calendario e sull’astronomia. Per quanto riguarda l’astronomia, abbiamo una serie di strumenti interattivi che possono essere impostati sulla posizione di ciascuno, come le nostre pagine sulle eclissi e la mappa del cielo notturno. Ci sono anche articoli di approfondimento, notizie e video.
Il nostro sito web è principalmente rivolto alla “persona della strada”, ma siamo sempre presenti anche per la comunità astronomica. Lavoriamo a stretto contatto con astronomi professionisti e astrofili in tutto il mondo e collaboriamo spesso con Astronomers Without Borders (Astronomi senza frontiere). Siamo anche entusiasti di essere coinvolti in un progetto con INAF, nel quale stiamo organizzando una sessione sull’astronomia al Congresso Europlanet 2022.

Quanto ti porta in giro per il mondo il tuo lavoro, a caccia di eclissi e altri fenomeni astronomici?
I team delle dirette di timeanddate hanno catturato di tutto, da un tramonto del Sole eclissato dietro le Ande, a un tramonto lunare eclissato dietro le montagne dell’Atlante. Abbiamo anche catturato il primo meteorite che è stato visto colpire la Luna durante un’eclissi lunare! Durante la crisi del covid non siamo stati in grado di viaggiare, ma questo ci ha aperto opportunità bellissime di collaborazione con osservatori e club di astronomia. È molto divertente – e un enorme privilegio – lavorare con astronomi di talento in diversi paesi e poter condividere le loro osservazioni dal vivo con il mondo intero.

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Graham Jones con la collega di timeanddate Anne Buckle durante la diretta dell’eclissi solare da San José de Jáchal, in Argentina, nel luglio 2019. Qui il Sole eclissato sta tramontando dietro le Ande.

Quante eclissi hai visto finora? Qual è stata la tua preferita?
Il mio conteggio di eclissi è pietosamente piccolo rispetto a quello di altri colleghi. Il fisico solare Jay Pasachoff mi ha detto che le eclissi solari di quest’anno sarebbero state rispettivamente la sua 75a e 76a. In confronto, il mio numero non vale neanche la pena menzionarlo… È impossibile scegliere un’eclissi preferita, ma la prima è sempre speciale. Faccio parte della generazione dell’agosto 1999 che ha visto la sua prima eclissi totale da qualche parte in Europa.

Anche io! Anche se, alla fine, quel giorno ero in un luogo con visibilità del 99%, quindi purtroppo non conta. Dove hai visto quella splendida eclissi?
Dopo una mattinata piena di ansia, guidando nel nord della Francia in cerca di cieli sereni, abbiamo trovato una posizione perfetta in un campo nei pressi della città di Amiens.

Perché credi che le eclissi siano così affascinanti, e come possono essere usate per aumentare la consapevolezza del pubblico verso l’astronomia?
In un paper per l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) l’anno scorso ho descritto le eclissi come “una simulazione della fine del mondo”. Questo è certamente il modo in cui le vivo io, ogni volta.
Per quanto riguarda la consapevolezza, credo che siano un importante promemoria del fatto che il cielo è ricco di movimenti intricati. Questi movimenti sono appena percettibili e facili da perdere se non vi si presta attenzione: per esempio, le posizioni di alba e tramonto, che si spostano lentamente nel corso di un anno, o le peregrinazioni mensili della Luna attraverso il cielo diurno e notturno. Il bello delle eclissi è che iniziano in modo discreto, ma si trasformano in qualcosa che è tutt’altro che discreto: difficilmente possiamo non notare la scomparsa del Sole nel bel mezzo della giornata.

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Sequenza di immagini dell’eclissi lunare del 21-22 gennaio 2019, riprese con un telescopio Newtoniano (riflettore) CG8 con apertura di 20 cm e una fotocamera Canon EOS550D nei pressi di Madrid, Spagna. Crediti: ESA/CESAR; M. Pérez Ayúcar; M. Castillo; M. Breitfellner

Quando possiamo aspettarci le prossime eclissi di Sole e di Luna?
A novembre 2022 ci sarà una grande eclissi lunare visibile dal Nord e dal Sud America, dall’Australia e dall’Asia. Inizia poi una serie spettacolare di eclissi solari totali e anulari: in Australia nell’aprile 2023, in Nord e Sud America nell’ottobre 2023 e in Nord America nell’aprile 2024.
Guardando un po’ più avanti, nell’agosto 2026 e nell’agosto 2027 ci saranno le prime eclissi di Sole totali nell’Europa continentale dal 1999. E nel luglio 2028 un’eclissi solare causerà ben quattro minuti di totalità a Sydney, in Australia. Teniamo un elenco completo delle prossime eclissi qui.

Puoi darci qualche consiglio per osservarle?
Le eclissi solari accadono rapidamente e il percorso interessato dalla totalità o dalla anularità è piuttosto stretto. La prima cosa essenziale è pianificare in anticipo e assicurarsi di trovarsi in una buona posizione al momento giusto. Ci sono molte risorse che possono aiutare nella pianificazione: ad esempio, le nostre mappe delle eclissi forniscono la copertura media delle nubi per una posizione particolare intorno alla data di un’eclissi. La seconda cosa essenziale è prendere seriamente la protezione degli occhi.
Le eclissi lunari sono più tranquille: accadono più lentamente e possono essere osservate da qualsiasi luogo sul lato notturno della Terra. Quando l’ho intervistato per una notizia di timeanddate, l’astronomo Ed Krupp ha dato un ottimo consiglio sulle eclissi lunari: guardare tutto l’evento. Ci sono sorprese e meraviglie nelle sfumature e nei dettagli.

Quali sono alcune buone pratiche che hai imparato come inviato dalle eclissi in tutto il mondo?
Una delle cose che abbiamo imparato è l’importanza di investire tempo nella preparazione e nella pratica. Avere un piano di riserva, testare e ritestare le apparecchiature, provare tutte le azioni previste durante la giornata.
Anche se il tuo unico pezzo di equipaggiamento sarà un paio di occhiali da eclisse, esercitati a usarli. (Quest’ultimo, ottimo consiglio è venuto fuori da una discussione che abbiamo avuto con Ralph Chou, la principale autorità al mondo sulle lesioni agli occhi causate dall’osservazione di eclissi solari.)

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Montaggio di immagini dell’eclissi solare totale del 2 luglio 2019 in Cile. Crediti: ESA/CESAR/Wouter van Reeven, CC BY-SA 3.0 IGO

Vuoi parlarci di qualche altro dei tuoi progetti in corso?
Un pezzo di comunicazione scientifica interessante, che ha suscitato interesse da parte dei media di recente, è stata per noi la storia della rotazione della Terra. In media, la Terra ruota rispetto al Sole una volta ogni 86.400 secondi, ovvero 24 ore. In pratica, questo varia di millisecondi. Da quando sono iniziate le misurazioni accurate con gli orologi atomici negli anni Sessanta, la Terra ha ruotato in media un po’ più lentamente. Ma nel 2020 ha preso velocità. La storia che abbiamo scoperto nei dati mostra come, durante un periodo di due mesi e mezzo quell’estate, ci siano stati i 28 giorni più brevi mai registrati nell’era degli orologi atomici.
L’idea che possano esserci sorpresa e imprevedibilità in qualcosa di apparentemente stabile e affidabile come la rotazione terrestre sembra aver davvero catturato l’immaginazione collettiva. La storia continua e il primo caso di secondo “intercalare” negativo sta iniziando a diventare una possibilità concreta. La cosa entusiasmante è che non sappiamo ancora dove sta andando questa storia.

Tu hai vissuto e lavorato in molti paesi, dal Regno Unito al Giappone fino alla Spagna… Come descriveresti lo stato della divulgazione e della consapevolezza astronomica in questi luoghi?
Attualmente risiedo in Spagna e timeanddate ha sede a Stavanger, quindi visito abitualmente anche la Norvegia. In tutti i paesi citati ci sono esempi eccezionali di divulgazione dell’astronomia. Ad esempio, i nostri amici del Subaru Telescope alle Hawaii, che è gestito dal National Astronomical Observatory of Japan, fanno un ottimo lavoro di divulgazione in Giappone e oltre, e sono ottimi partner per le nostre dirette delle eclissi.
In Spagna in questo momento vediamo un esempio affascinante della crescita esponenziale nella consapevolezza, qualcosa che si tende a vedere in corrispondenza delle eclissi. Per esponenziale intendo che la crescita è difficile da rilevare all’inizio, ma esplode verso la fine. Tra pochi anni, nel 2026 e nel 2027, la Spagna ospiterà le prime eclissi solari totali nell’Europa continentale da quasi tre decenni. Sappiamo che la Spagna farà un ottimo lavoro per sfruttare al meglio questi eventi. Ma in questo momento il livello di consapevolezza nel paese è più o meno nullo. Questa non è una cosa spagnola: è una tendenza che vediamo nella maggior parte delle eclissi.

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Dietro le quinte presso il quartier generale di timeanddate a Stavanger, in Norvegia, durante la diretta di un’eclissi.

In che modo pensi che la nostra disciplina possa aiutare a fare la differenza nella divulgazione scientifica oggi e coinvolgere il pubblico di ogni estrazione?
La nostra disciplina è accessibile a tutti ed è universale. Questa universalità ci offre un legame con qualsiasi pubblico. Come si dice spesso, condividiamo tutti lo stesso cielo. Allo stesso tempo, è anche vero che *non* condividiamo lo stesso cielo. Il cielo è molto diverso a diverse latitudini e le cose si muovono in modi diversi. La magia delle eclissi solari o delle occultazioni lunari si può ammirare solo in regioni circoscritte. Questa unicità ci offre un altro modo per connetterci con il pubblico.
La cosa meravigliosa dell’astronomia è che possiamo fornire alle persone informazioni dettagliate da applicare nel loro cortile o balcone, dovunque si trovino nel mondo. Quando e dove sorgerà Giove? Che stella è questa? Qual è il momento migliore per osservare uno sciame di meteoriti? Più possiamo fornire alle persone informazioni personalizzate, meglio possiamo coinvolgerle. Questo è quello che interessa davvero a noi di timeanddate.

Graham Jones è un astrofisico e divulgatore scientifico presso timeanddate, il principale sito web al mondo per la misura del tempo e dei fusi orari. Prima di allora, gestiva progetti di sensibilizzazione sull’eclissi solare nel tempo libero mentre insegnava in un’università in Giappone. Ha studiato astrofisica alla Royal Holloway, Università di Londra, e poi ha conseguito un master in comunicazione scientifica e public engagement presso l’Università di Edimburgo.

Scritto da

Claudia Mignone Claudia Mignone

Astrofisica e comunicatrice scientifica, tecnologa all'Istituto Nazionale di Astrofisica.

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