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Il tramonto su Marte di un personaggio

Leonardo Ortolani riporta Rat-Man nello spazio, questa volta alla ricerca di vita su Marte.

Aggiornato il 1 Giugno 2022

blu_tramonto-coverCosì come era avvenuto a suo tempo per la serie principale, ormai chiusa, anche le storie extra del Rat-Man di Leo Ortolani stanno diventando sempre più malinconiche e meno ridanciane. Certo il livello di risate nelle precedenti C’è spazio per tutti e Luna 2069 non era comunque esagerato, anche perchè l’autore aveva la necessità  di equilibrare tre elementi: la parte divertente, quella che strappa la risata al lettore; la storia da raccontare, quella che spinge il lettore a sfogliare le pagine dalla prima fino all’ultima; la parte di divulgazione scientifica, quella che si spera spinga il lettore a interessarsi dell’argomento e, magari, approfondire oltre le informazioni inserite nella storia.
Rispetto ai due volumi precedenti della "trilogia spaziale" realizzata da Ortolani in collaborazione con ASI, Blu Tramonto è indubbiamente quello più intriso di malinconia. Ambientato su Marte, il titolo fa riferimento al colore dei tramonti sul pianeta rosso, il blu, e vede Rat-Man nei panni dell’ultimo astronauta presente su suolo marziano dopo una colonizzazione ambientata in un lontano futuro, ma durata appena una decina di anni. L’obiettivo scientifico, reso evidente dalla presenza di Ingenuity nella splash page di apertura, è la ricerca di tracce di vita sul suolo marziano.

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E questo è anche il tema scientifico portante che Ortolani sviluppa nel prosieguo del volume, mantenendo sempre la solita struttura già  impostata nei precedenti due lavori: il racconto della storia vera e propria alternato con inserti di carattere storico o con capatine televisive da parte dell’equivalente ortolaniano di Roberto Giacobbo.
La parte scientifica, poi, può essere distinta in quella che racconta in maniera coerente, ma senza rinunciare alla battuta, lo stato attuale della ricerca spaziale, e una più immaginifica, che racconta al lettore come potrebbe essere strutturata una base su Marte. Ortolani immagina anche la presenza di una stazione spaziale orbitante intorno al pianeta che funge anche da centro commerciale (di cui ne diventa pura una parodia), un po’ come le stazioni spaziali immaginate da Carl Barks ne L’isola nel cielo.
nicolas_cage-ratmanLa storia, invece, vede tre protagonisti: Rat-Man stesso nei suoi ultimi giorni prima di abbandonare Marte, un abbandono che sa di sconfitta non avendo ancora trovato alcuna traccia di vita sul pianeta; Nicolas Cage, che in realtà  è una proiezione della mente di Rat-Man; e i batteri metanogeni che hanno realizzato una collettività  senziente, in grado di comunicare con il pensiero, per usare le parole di Cage, e che per semplicità  di comunicazione hanno preso una forma pescata dalla mente di Rat-Man, una bellissima donna nuda che, personalmente, mi ricorda Rihanna.
E qui sorge il problema principale: siamo di fronte alla solita storia di Rat-Man, personaggio represso che vive sospeso tra i suoi impulsi e i suoi desideri fisici da un lato e le imposizioni morali e religiose con cui è cresciuto dall’altro. Se poi a questo aggiungiamo che il personaggio femminile è, nei fatti, una "bambola" con un’intelligenza che viene "addestrata" da Rat-Man, la conclusione è che il personaggio di Ortolani alla fine si ritrova innamorato di se stesso, un se stesso chiuso all’interno di un corpo desiderabile, potenzialmente in grado di soddisfare i suoi bisogni.

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Potete dunque capire come mai Blu tramonto non sia riuscito a soddisfarmi completamente, e forse sarebbe stato meglio leggere una parodia di Mission to Mars di Brian De Palma piuttosto che l’ennesima storia di Ortolani su un personaggio represso che si vergogna di se stesso e attraverso il quale cerca di rivalutare una visione maschile che vede la donna come una tabula rasa da scrivere in funzione dei propri impulsi e desideri. D’altra parte, se pensiamo alla motivazione sottintesa del ritorno della prima astronauta sulla Luna in Luna 2069 forse non dovremmo stupirci troppo di questa visione.
Direi che il racconto dell’impresa scientifica, reale o immaginaria che sia, meriti qualcosa di diverso.

Abbiamo parlato di:
Blu tramonto
Leonardo Ortolani
Feltrinelli, ottobre 2021
226 pagine, cartonato, b/n – 22 €
ISBN: 9788807550881

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università  della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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