Aggiornato il 1 Giugno 2022
Non si scappa, è la nostra natura: individuiamo strutture e diamo significato a segni confusi e casuali (costellazioni, nuvole “ fenomeno noto con il termine pareidolia); cerchiamo spiegazioni semplificate e rassicuranti alla complessità della realtà ; osserviamo la natura e pensiamo che sia guidata da un disegno o da un fine ben preciso.
Con queste premesse non deve stupire che la storia dell’umanità sia costellata di pseudoscienze, qualcosa che somiglia alla scienza nella forma e nei contenuti ma che non risponde più ai requisiti in base ai quali gli scienziati distinguono fra un risultato plausibile e uno improbabile.
Il percorso per cui alcune dottrine restano credenze, e dunque nel dominio delle pseudoscienze, mentre altre continuano in un percorso scientifico è estremamente affascinante: astrologia e astronomia, alchimia e chimica, creazionismo ed evoluzione, omeopatia, mesmerismo e scienza medica, ufologia e astrobiologia, solo per citarne alcune.
Il confine fra scienza e pseudoscienza è sottile, cambia nel tempo e racchiude tutta la nostra tensione verso l’ignoto. In questo confine si muove Breve storia delle pseudoscienze di Marco Ciardi: uno straordinario viaggio nella nostra storia, alla ricerca dell’origine delle credenze umane (uguali a se stesse e prerogativa di pochi eletti) e del pensiero scientifico (pubblico, controllabile, riproducibile e verificabile). L’autore, storico della scienza e avvezzo all’insegnamento e alla divulgazione, ci porta in un percorso che tocca e riguarda ognuno di noi.
Il testo, di piacevolissima lettura, è arricchito da note e riferimenti bibliografici, insieme a interessanti incursioni nella letteratura, e non presuppone alcuna conoscenza pregressa.
Consigliato a chi: vuole esplorare l’umana tensione verso l’ignoto, senza perdere di vista la distinzione fra quello che è possibile e quello che è probabile.
Abbiamo parlato di:
Breve storia delle pseudoscienze
Marco Ciardi
Hoepli, 2021
152 pagine, brossurato – € 14,90
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