Aggiornato il 1 Giugno 2022
Quando Jim Ottaviani e Leland Myrick iniziarono a lavorare su lla sua biografia a fumetti, non solo Stephen Hawking era vivo, ma era stato proprio quest’ultimo a chiedere se i due fumettisti erano disponibili a lavorare sulla sua biografia, come ricorda lo stesso Ottaviani:
Il libro, che sarebbe dovuto uscire nel 2016 per la First Second Book, venne pubblicato nel 2019, un anno dopo la sua scomparsa, ed è poi arrivato in Italia nel 2020 grazie alla Bao Publishing, che aveva già pubblicato la precedente opera di Ottaviani e Myrick, Feynman. E come quest’ultimo, anche Hawking ha una struttura narrativa simile: da un lato una costruzione ordinata della pagina con una griglia classica di tre strisce da due vignette ciascuna, con rare variazioni, dall’altro un’alternanza tra il racconto biografico, narrato in prima persona, e le digressioni di approfondimento. Queste ultime risultano una parte necessariamente corposa del volume: d’altra parte per comprendere appieno il lavoro di Hawking è necessario ricostruire la storia e i concetti alla base della teoria della relatività di Albert Einstein o della meccanica quantistica.
Questo racconto storico, come scritto poc’anzi, si incastra all’interno della narrazione puramente biografica, che parte ricordando che Hawking nacque esattamente 300 anni dopo la morte di Galileo Galilei, diventando così una sorta di stimolo continuo per il fisico teorico, molto più del poco tempo che gli avrebbe dovuto concedere la malattia del motoneurone. In questo caso la narrazione fumettistica riesce a prendersi i tempi giusti, a differenza ad esempio de La teoria del tutto, film del 2014 di James Marsh.
Inoltre Ottaviani riesce anche a raccontare uno spaccato della storia della fisica recente, vista l’importanza sia come colleghi ma soprattutto come amici di scienziati come Roger Penrose e Kip Thorne. In particolare quest’ultimo risulta particolarmente presente, spesso vicino a Hawking in momenti importanti della sua carriera, o semplicemente come sfidante in molte scommesse scientifiche. La posta in palio di queste scommesse mostra anche l’ironia e la goliardia dell’uomo, il cui volto risultò sostanzialmente fissato in una sorta di leggero sorriso perenne a causa della malattia. E in questo è anche interessante osservare come proprio la sua fama diede la spinta per sviluppare nuove tecnologie che potrebbero migliorare la qualità della vita di altre persone nelle sue medesime condizioni.
Ovviamente Ottaviani non tace dei problemi coniugali tra Hawking e la moglie Jane, ma non rende nemmeno eccessivamente romantico il loro rapporto come invece fatto nel film di Marsh. L’obiettivo dello sceneggiatore è quello di raccontare l’uomo Stephen e il fisico Hawking, con tutti i suoi pregi e le sue passioni (ad esempio era un amante della fantascienza), senza tacere dei difetti. Ovviamente l’autore non dimentica che il libro si porta dietro anche un insieme di concetti scientifici che vale la pena narrare e in questo Myrick compie un lavoro egregio. La linea chiara di evidente ispirazione europea rende ciascun personaggio perfettamente riconoscibile, mentre risulta anche molto efficace e precisa nella rappresentazione di molti concetti fisici, come le deformazioni spaziotemporali, o gli esperimenti mentali relativistici e quantistici.
Nel complesso un’opera corposa come poche in questo campo, il fumetto divulgativo, che, proprio come un romanzo, chiede di essere letta a tappe, riflettendo anche su quanto letto, ma che comunque non dimentica un assunto fondamentale: dare al lettore qualche ora di letture interessanti e coinvolgenti: uno dei fumetti più riusciti tra quelli scritti da Ottaviani.
Abbiamo parlato di:
Hawking
Jim Ottaviani, Leland Myrick
Traduzione di Leonardo Favia
Bao Publishing, febbraio 2020
304 pagine, cartonato – € 23
ISBN: 9788832733938
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