Autunno Estate Inverno Primavera Nord

Orsa Minore

Aggiornato il 22 Dicembre 2023

Descrizione

L’Orsa Minore è una delle 48 costellazioni tramandateci dall’astronomo Claudio Tolomeo e una delle 88 costellazioni moderne stabilite dall’UAI (Unione Astronomica Internazionale).
La costellazione è nota soprattutto perchè la sua stella principale, Alpha Ursae Minoris, anche nota come Polaris, è l’attuale Stella Polare, trovandosi in prossimità  del Polo Nord celeste. È costituita da sette stelle, septem in latino. Poichè per i romani la forma della costellazione ricordava un aratro, fusero il sette con triones, buoi, per dare origine a septentrio, settentrione, la parola latina con cui è indicato il Nord.
Come l’Orsa Maggiore, con cui condivide la forma di carro (è infatti nota anche come Piccolo Carro) è una costellazione circumpolare, poichè non tramonta mai oltre la linea dell’orizzonte. È, dunque, sempre visibile tutto l’anno, almeno dall’emisfero boreale, mentre non può essere osservata dall’emisfero australe a meno di non essere in prossimità  dell’equatore. In quel caso, però, la Polare risulta invisibile.

Oggetti celesti più importanti

Oltre alla Stella Polare, che è peraltro una stella doppia costituita da una gialla, la principale, e da una stella bianca, segnaliamo anche Kochab (Beta) e Pherkad (Gamma), note anche come i guardiani del polo.
A causa della sua posizione l’Orsa Minore è però povera di oggetti del profondo cielo. Tra questi segnaliamo NGC 3172, una galassia lenticolare nota anche come Polarissima Borealis essendo l’oggetto celeste noto più vicino al Polo Nord celeste, NGC 6217, una galassa a spirale barrata che può essere localizzata usando un telescopio di 10 cm, ed NGC 6251, una galassia radio ellittica.

ngc6217
NGC 6217 immortalata da Hubble – via commons

Infine ben 4 stelle della costellazione posseggono dei sistemi planetari. Oltre a Kochab, che possiede un pianeta di tipo gioviano (sei volte la massa di Giove), anche 11 Ursae Minoris con un pianeta con una massa 11 volte quella di Giove, HD 120084 con un pianeta 4.5 volte Giove, e infine HD 150706 con un pianeta molto vicino, a circa 0.6 unità  astronomiche, ma piuttosto pesante, circa la massa di Giove.

Mito

Come molte delle costellazioni zodiacali, anche l’Orsa Minore è di origine babilonese. Nei corrispondenti cataloghi stellari, infatti, la costellazione è conosciuta come il Carro del cielo e associata a Damkina, dea della fertilità .
Secondo Diogene Laerzio, che a sua volta usava Callimaco come fonte, Talete di Mileto misurò le stelle del carro con cui salpano i Fenici. La costellazione era dunque usata dai Fenici per la navigazione, motivo per cui era nota anche con il nome di PhoinikÄ“.
Il nome Orsa Minore, però, almeno secondo Strabone, arrivò solo più tardi rispetto all’orso originale, l’oggi nota Orsa Maggiore. D’altra parte lo stesso Omero fa riferimento a un solo orso nel cielo. Dopo la sua introduzione, forse su suggerimento di Talete, la costellazione venne all’inizio identificata come Orso Fenicio. Era già  utilizzata per identificare il Polo Nord celeste, che a quel tempo era molto più vicino a Beta che non ad Alpha.
La costellazione, però, era nota anche come Cynosura, coda di cane. Non si sa da dove sia originato il nome. Forse in passato l’Orsa Minore faceva parte di una costellazione più vasta dalla forma di cane, ma non si ha traccia di una costellazione siffatta. Secondo alcune tradizioni mitologiche attribuite a Eratostene di Cirene, Cynosura sarebbe il nome di una ninfa che fu nutrice di Zeus. Questo sarebbe in accordo con il mito secondo cui Orsa Maggiore e Orsa Minore sarebbero le nutrici di Zeus trasformate in orse mentre proteggevano il dio dal padre Crono, che voleva divorarlo come aveva già  fatto con i suoi fratelli.
Il mito più noto, invece, collega l’Orsa Minore con Arcas, figlio di Zeus e della ninfa Callisto, rappresentata invece come Orsa Maggiore.
Secondo altre letture, invece, l’Orsa Maggiore sarebbe una mucca, con Bootes il suo pastore e l’Orsa Minore il cane che le fa la guardia, ritornando quindi al nome originale greco della stessa.

Ascensione retta centrale: 15 hrs

Declinazione centrale: +75°

Visibile in: emisfero

Stagioni: , , ,

Scheda a cura di