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Edu INAF presenta: l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte

In occasione della Settimana dell'Astronomia 2018 su Edu INAF presentiamo le sedi che costituiscono l'Istituto Nazionale di Astrofisica. Un breve testo e un video di presentazione per conoscere i luoghi dove si svolge la ricerca astronomica in Italia. Nell'articolo introduciamo l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli.

Aggiornato il 5 Giugno 2018

L’astronomia, o scienza dell’universo, è una disciplina affascinante per il grande pubblico, ma pochi conoscono le ricercatrici e i ricercatori che ne sono protagonisti tutti i giorni, i luoghi dove essi operano, e la storia di osservatori astronomici, istituti e laboratori di ricerca. Dove si svolge la ricerca astronomica in Italia? Chi sono gli astronomi di oggi e a cosa lavorano? Per rispondere a queste domande e scoprire alcune recenti novità , l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha realizzato una serie di brevi cortometraggi dedicati alle proprie strutture, in Italia e presso le Isole Canarie, che raccontano in pochi minuti anche di alcuni personaggi passati alla storia. Questi “video INAF” verranno presentati per la prima volta su questo sito in occasione della Settimana Nazionale dell’Astronomia 2018. Oggi parliamo dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte.

L’Osservatorio Astronomico di Capodimonte è la più grande struttura scientifica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, il principale ente italiano per la ricerca astronomica e astrofisica da terra e dallo spazio, presente nel meridione d’Italia.
La fondazione dell’Osservatorio risale al 1812 per volontà  di Gioacchino Murat e dell’astronomo Federigo Zuccari. I lavori si conclusero nel 1819 e il nuovo istituto rimpiazzò il preesistente Osservatorio di San Gaudioso fondato da Giuseppe Bonaparte nel 1807.
Tra gli astronomi che contribuirono a rendere illustre l’Osservatorio non si può non citare la dinastia dei Nobile, Antonio, che lavorò a Capodimonte sin dalla sua fondazione, e il figlio Arminio, che ebbe parte nella spedizione siciliana organizzata da padre Angelo Secchi per osservare l’eclissi di Sole del 1870.
L’Osservatorio Astronomico di Napoli si erge sulla collina di Miradois, un’altura vicina alla reggia di Capodimonte, che prende il nome dalla villa cinquecentesca del marchese di Miradois. L’edificio, progettato nelle sue eleganti forme neoclassiche da Stefano Gasse, è in una posizione invidiabile a circa 150 m sul livello del mare, dominando lo splendido panorama della città  e del golfo di Napoli.
Impegnati nelle varie attività  di ricerca, oggi lavorano in Osservatorio oltre 70 persone tra ricercatori, studenti e personale a contratto; inoltre circa 40 unità  del personale tecnico e dell’amministrazione, contribuiscono al funzionamento dell’istituto e alla promozione della conoscenza dell’astronomia nella scuola e nella società  e alla valorizzazione del suo cospicuo patrimonio storico-culturale.

Credits
I “video INAF” nascono da un’idea di Stefania Varano dell’Istituto di RadioAstronomia di Bologna e sono un prodotto del progetto nazionale Nuove tecnologie e attività  di laboratorio per la promozione dell’astronomia, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università  e Ricerca (MIUR) nell’ambito delle iniziative ex Legge 6/2000 (PANN15T3_00143). Il montaggio del materiale fornito da ciascuna sede si deve a Manfredi Bernardini per Science & Joy s.r.l..

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