Aggiornato il 28 Novembre 2024
Riuscire a interpretare i segnali provenienti dallo spazio non sempre è cosa facile. È del 2019, per esempio, la notizia di un segnale radio anomalo proveniente dalla direzione di Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole, e captato dagli astronomi del Breakthrough Listen Project con il radiotelescopio Parkes in Australia. Subito sulla stampa furono rilanciate notizie di misteriosi messaggi radio inviati da alieni, nonostante gli inviti alla cautela delle istituzioni scientifiche e l’esistenza di interpretazioni meno esotiche.
Altre volte le scoperte sono talmente eclatanti che si fa fatica a crederci. Nel 1963 due fisici americani, Arno Penzias e Robert Wilson, che lavoravano alla calibrazione di una gigantesca antenna radio della compagnia Bell in New Jersey, con l’obiettivo di eliminare le sorgenti di rumore dell’antenna stessa, rilevarono un debole segnale di fondo che non scompariva mai. Cercando di trovarne la causa, pensarono ai motivi più disparati, tirando in ballo persino gli escrementi dei piccioni che si erano annidati nell’antenna. In realtà quello che avevano scoperto non era un problema dell’antenna, ma l’esistenza del fondo cosmico a microonde, la radiazione fossile dell’universo teorizzata fin dagli anni ’40 e che molti avevano invano tentato di trovare.
Questa straordinaria scoperta valse loro il premio Nobel nel 1978.
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