Risate spaziali Le frontiere dell'Universo

Problemi di vista

A volte anche un telescopio ha bisogno dell'oculista

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Il 22 dicembre 2021, se tutto andrà  secondo i piani stabiliti, verrà  lanciato in orbita il James Webb Space Telescope, un eccezionale osservatorio spaziale progettato dalla NASA, dall’Agenzia Spaziale Europea e dalla Canadian Space Agency. Il nuovo osservatorio scruterà  il cielo nella stessa finestra elettromagnetica del Hubble Space Telescope ma con importanti avanzamenti tecnologici che gli permetteranno di avere prestazioni e risultati di gran lunga superiori a quelli già  stupefacenti del Hubble Space Telescope.
Speriamo che questa volta le ottiche del James Webb Space Telescope siano perfette e non abbiano problemi come successe nel caso di Hubble. Alcune settimane dopo il lancio di quest’ultimo, avvenuto il 24 aprile 1990, ci si accorse infatti con grande sorpresa che le ottiche avevano serissimi difetti tali da pregiudicare il successo della missione. Dopo attenti studi si capì che la causa risiedeva nello specchio primario: poichè non era stato levigato con la dovuta precisione, emergevano diversi errori di aberrazione e di focalizzazione della luce.
Alla fine la soluzione fu aggiungere un nuovo elemento ottico: letteralmente degli occhiali davanti al telescopio! Il Corrective Optics Space Telescope Axial Replacement (COSTAR) fu poi sistemato dagli astronauti americani in una delle numerose missioni spaziali di servizio effettuate con gli Space Shuttle, restituendo una vista perfetta al telescopio.

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