Aggiornato il 28 Novembre 2024
Dopo i rallentamenti dovuti al Covid-19 finalmente la settimana scorsa si è tenuta in presenza e in tutto il suo splendore la cinquantottesima edizione della Bologna International Children’s Book Fair (BCBF). Questa fiera internazionale è un evento di riferimento per chi lavora nel campo dell’editoria per bambini e ragazzi ed è il punto d’incontro per un pubblico variegato e internazionale, rappresentando l’evento più importante a livello mondiale per lo scambio dei diritti editoriali. In realtà la BCBF è molto di più perchè al di la degli aspetti commerciali, a Bologna ogni anno si ritrova la comunità legata al libro per l’infanzia. Se non siete venuti a Bologna per la fiera ma siete nei paraggi non perdete le mostre e gli eventi che sono ancora disponibili grazie a BOOM! Crescere nei libri, il festival dei libri e dell’illustrazione per l’infanzia che anima la città promosso dal Comune e BolognaFiere, e curato da Hamelin e Bologna Biblioteche nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna.La fiera e i giorni in fiera sono una girandola di cose meravigliose e preziose: nel mio personale empireo le illustrazioni magiche di Kitty Crowther, le riflessioni sul libro gioco in Salaborsa, la saporosa zuppa Lepron da ZOO e gli ottimi levrieri ben nascosti al MAMBO (andate a vedere le mostre!). Non si può parlare di tutto e mi concentrerò su un solo libro scientifico premiato nella categoria non-fiction perchè forse in questo ambito le mie riflessioni da scienziata e appassionata di albi illustrati sono meno fuori luogo. Il libro in questione, premiato quest’anno come miglior libro non-fiction, è Monstres Sacrès – Voyage au cÅ“ur des volcans di Julie Roberge e Aless MC. Julie è una vulcanologa Canadese professoressa presso Instituto Politècnico Nacional in Messico e Aless è una illustratrice canadese che lavora con varie tecniche di stampa ed incisione tra cui serigrafia, linotipia e stampa risograph che credo sia proprio la tecnica utilizzata per le tavole originali dell’albo.
Il libro, edito dalla casa editrice canadese La Pastèque, parla di vulcani e consente di portare avanti alcune riflessioni valide in generale per i libri a tema scientifico. Monstres Sacrès riesce a tenere insieme diverse idee emerse nella didattica e nella divulgazione delle scienze e le trasporta nell’albo illustrato. Il primo passo da registrare è che anche la scienza è cultura, anche lo sguardo scientifico può essere un modo ricco e interessante per osservare la realtà . In questa ottica l’albo illustrato a tema scientifico può essere anche un libro d’autore, un libro in cui le immagini non hanno nulla da invidiare a un libro di fiabe o di poesie. Questo sembra scontato ma non lo è affatto perchè il codice quasi distintivo di questo genere di libri fino a una decina di anni fa erano i colori flash e i brillantini in copertina, come una carta colorata che nasconde una caramella vecchia. Evidentemente questa percezione è superata e si può raccontare di un vulcano o di qualsiasi fenomeno naturale con lo stesso livello di rigore iconografico che chiederemmo a un altro genere di storia.
Un altro carattere interessante di Monstres Sacrès è l’interdisciplinarità o forse meglio la transdisciplinarità . È un libro sui vulcani, ma la vulcanologia è solo una voce delle tante presenti nel libro e non è una voce che sovrasta le altre. Questo è ormai naturale nella didattica delle discipline scientifiche ed è un’idea così tanto consolidata che non si parla più di STEM (Science Technology Engineering and Math), ma di STEAM o anche combinazioni più complesse (STREAM) per includere con la A di ARTE (oppure con la R per Reading and wRiting).
“Uscire” dalle discipline è importante nella didattica delle scienze per allargare la platea dei potenziali interessati ma anche per costruire nei ragazzi identità più sfaccettate e meno compresse dagli stereotipi. Se un’attività mescola espressione del sè (per esempio attraverso l’espressione artistica o poetica) e una ricerca scientifica ecco che i ragazzi che si avvicinano per una componente possono magari scoprire un’interesse nell’altra. In questo libro viene utilizzata questa stessa leva sia se i ragazzi si avvicinano per le illustrazioni e poi vengono catturati dalla potenza del vulcano ma anche il contrario: attratti dalla propria identità “science-nerd” magari si innamorano della stampa risograph. Possiamo essere più di una cosa alla volta e identità sfaccettate e non stereotipate sicuramente ci regalano delle vite più ricche. Monstres Sacrès, con una estetica potente e pulita, riesce a raccontare altrettanto bene i miti sui vulcani e la struttura della caldera ma nelle ultime tre aperture schiude altre prospettive che mi sembrano importantissime. La terzultima apertura è dedicata ai vulcani del sistema solare, questo ci proietta tutti fuori dalla terra a cercare i vulcani su Encelado e in un attimo ci rende subito tutti Terresti/Umani. Questa fratellanza terrestre che spunta sempre quando chiacchiero con i bambini di spazio, di pianeti extrasolari, dell’origine dell’universo è forse il tratto più ricco della didattica e divulgazione dell’astrofisica ed è molto interessante che in qualche modo appaia in questo libro che potrebbe anche non parlarne fermandosi al pianeta Terra. Forse la nostra prospettiva sta veramente cambiando.
Altra piccola perla l’apertura seguente dedicata a due vulcanologi molto famosi, Katia e Maurice Krafft e alla loro storia di appassionato amore per questa scienza. Ricordare che la scienza è un costrutto sociale fatta da uomini e non un libro fatto e finito da imparare a memoria è sempre importante. Dulcis in fundo un’apertura dedicata agli strumenti che utilizzano i vulcanologi, estensioni dei nostri sensi che ci aiutano a codificare e comprendere il mondo intorno a noi.
Non sono una vulcanologa e quindi non posso dire della qualità scientifica intrinseca del libro perchè è sicuramente fuori dalle mie competenze; quel che è certo è che questo libro può aiutare a pensare la scienza come qualcosa di più umano, vero e potenzialmente interessante. Monstres Sacrès esce anche pienamente dagli stereotipi del libro scientifico per ragazzi che di solito o è estremamente didascalico e un po’ monodimensionale oppure interpreta la scienza come una supermega classificazione tipo album delle figurine. Questo effetto si vede purtroppo anche nei libri scolastici perchè dare un nome a qualcosa e classificarla è certamente più semplice che capirne profondamente il significato ma ci dice veramente poco del fenomeno stesso. E su questo lascio volentieri la parola a Richard Feynmann:
Abbiamo parlato di:
Monstres Sacrès
Julie Roberge, Aless MC
La Pastèque, 2021
88 pagine, cartonato, colore – 27,95 $
ISBN: 978-2-89777-107-2
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