Oltre l'orizzonte Arte e letteratura

Le scoperte del 2022 e quelle del 2023

Quali scoperte del 2022 avrebbero ispirato Italo Calvino? Per l'occasione, diamo uno sguardo al futuro e prevediamo le scoperte del 2023

Aggiornato il 22 Dicembre 2022

Italo Calvino (qui tutti gli articoli a lui dedicati su questa piattaforma) si lasciò guidare dall’immaginario scientifico. Il metodo, le ipotesi, le misure, gli errori, le teorie: tutto questo era per lui un modo per rinnovare la presa della letteratura sul mondo. Osservare, descrivere, interpretare e intervenire – questo era, in 4 parole, il suo programma politico e sociale.
Ma quali sono le scoperte scientifiche dell’anno che sta per terminare che Calvino avrebbe apprezzato di più? Butto lì 5 proposte, scelte fra quelle che National Geographic elenca nell’articolo Le 22 scoperte più sorprendenti del 2022.

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L’immagine di Sagittario A*, la sorgente che contiene il buco nero al centro della nostra Galassia. Crediti: collaborazione EHT
  1. Crisi climatica. Alcune enormi piattaforme ghiacciate dell’Antartide risultano fratturate. Questo potrebbe innescare un processo di frammentazione in iceberg dell’intera banchisa.
  2. Evoluzione umana. È stato rinvenuto un molare della specie homo di Denisova in una grotta del Laos, molto lontano da dove sono stati ritrovati i pochissimi altri suoi reperti.
  3. Astronomia. L’Event Horizon Telescope ha raccolto le immagini di Sagittarius A*, che contiene il buco nero al centro della nostra galasia
  4. Zoologia. I piccoli ragni saltatori sognano, sobbalzando nel sonno, e dormendo mostrano movimenti oculari veloci, proprio come noi.
  5. Esplorazione del Sistema Solare. Perseverance, il rover robotico della NASA, sta esplorando il delta asciutto di un antico fiume marziano.

E tutto ciò per tacere del ritrovamento del Silfio, una pianta aromatica utilizzata nell’antica Roma e che si credeva estinta e che non ho potuto inserire perché ho detto cinque e questo sarebbe il sesto. E per non dire dell’annuncio sulla fusione nucleare dei giorni scorsi. O della partenza della missione Artemis per il ritorno sulla Luna. E di tantissime altre.
Ognuno di questi sarebbe uno spunto perfetto per scrivere una cosmicomica, spaziando dalla robotica all’evoluzione umana, dalla crisi climatica alla cosmologia, ai ragni e alla loro tela, che è probabilmente la metafora più adatta a questa epoca fluida, con i suoi fili sempre da ricostruire in modo diverso, in sostituzione del celebre labirinto iconico degli anni ’60.
E il 2023 che cosa ci porterà? Ecco le cinque grandi scoperte dei prossimi mesi:

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  • Meta, il grande mondo virtuale. Grazie all’azienda italiana Renoir & Loplop s.n.r., in marzo arriverà finalmente sul mercato la tecnologia Metapoor, che permette di commercializzare visori a costi bassissimi. Il mondo virtuale offerto da Metapoor sarà identico a quello fruibile attraverso i visori Metarich e offrirà le stesse possibilità a tutti, con insignificanti differenze. Con i Metapoor, per esempio, si potrà comodamente assistere a una partita di calcio proprio come se l’utente si trovasse dietro una colonna che impedisce la vista. Oppure ci si potrà godere un concerto degli Iron Maiden, dei Misfits o dei Black Flag proprio di fianco agli amplificatori da palco. Molti eventi pubblici saranno invece sold out, ma chi indossa i Metapoor avrà il privilegio di vedere i possessori dei Metarich entrare e divertirsi. Inoltre i Metapoor potranno acquistare numerosi articoli riservati, che non essendo riservati a loro non riceveranno mai, né nel mondo virtuale né in quello reale.
  • Neurologia. Finalmente qualcuno spiegherà in termini neurologici perché, vaccini o meno, ogni volta che salgo in metropolitana, di fronte a me vedo il prof. Burioni che mi spiega come lavarmi le mani una volta a casa (con il sapone e per minimo 30 secondi strofinando bene anche i pollici).
  • Evoluzione umana. Scoperto il primo documento scritto. Risale a 150mila anni fa ed è stato realizzato da un esemplare di Homo Neanderthalensis. Oltre a preghiere o imprecazioni che coinvolgono gli uri, i mammuth ed enti superiori, emerge che Homo Neanderthalensis si riferiva a se stesso appellandosi Homo Sapiens.
  • Matematica. Non tutti i numero 0 sono identici: gli 0 che derivano dalla sottrazione “2 – 2” sono leggermente diversi da quelli che derivano dalla sottrazione “3 – 3” ecc. ecc. Questo qualcosa è un quid che ha memoria dell’operazione. Tutti i quid sono diversi fra loro.
  • Astronautica e astronomia. Scoperto il motivo per cui la Luna ha una faccia nascosta. Non è nascosta: non c’è.

1 Comment

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  • Gustoso l’articolo,Stefano!

    Eccepisco vivamente sull’ultimo punto. Qui, non posso tacere. Non sono d’accordo che la faccia della Luna chiamata “nascosta” (od “oscura”) non vi sia e ho al proposito una documentazione inoppugnabile. No, niente foto di sonde cinesi che avrebbero mappato la faccia nascosta, potrebbero essere accusate di far parte di un “gomplotto”.

    Il vero punto risale al 1973 (primo marzo per l’esattezza) e riguarda quel capolavoro musicale che è The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. Quando Roger e David cantano, con splendida introspezione psicologica “e quando la banda cui appartieni inizia a suonare motivi tutti differenti, ci vedremo sulla faccia oscura della Luna” forse mentono? E’ metafora?

    No, va bene tutto ma a me i Pink non me li potete toccare.
    La faccia nascosta della Luna, esiste.

    Almeno, dal 1973 in poi, ovvio.

Scritto da

Stefano Sandrelli Stefano Sandrelli

Tecnologo dell'Inaf presso l’Osservatorio Astronomico di Brera, dirige l'Office of Astronomy for Education Center Italy dell'International Astronomical Union. Già responsabile nazionale della Didattica e Divulgazione per l’Ufficio Comunicazione dell’INAF dal 2016 al 2020, è Docente del corso “nuovi modi per comunicare l’astronomia” per il master MACSIS, Università Bicocca. Collabora con le riviste Sapere e Focus Junior, per le quali per la quale tiene rubriche mensili. Dal maggio 2000 al dicembre 2015 ha curato per l’ Agenzia Spaziale Europea (ESA) oltre 500 puntate di una rubrica televisiva in onda da Rainews24 e RAI 3. Autore per Zanichelli, Einaudi e Feltrinelli.

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