Nel libro Quanti quanti?, Anna Parisi e Valentina Schettini si sono lanciate in una gran bella impresa: raccontare in maniera accessibile la logica e gli esperimenti che hanno portato allo sviluppo della fisica quantistica – che studia l’infinitamente piccolo – dalle prime intuizioni degli antichi greci, al teletrasporto (e oltre).
Il libro, chiaro, avvincente e, a nostro avviso, adatto a partire dagli ultimi anni della scuola superiore, ha il rigore di un saggio e allo stesso tempo si sviluppa come un romanzo in cui si continua a leggere per vedere come va a finire.
I cinque capitoli (Il mondo a palline, L’inizio della meccanica quantistica, L’epoca d’oro, Quando il gioco si fa duro e I duri iniziano a giocare) sono divisi in sezioni brevi ed efficaci per esplorare il tema trattato: com’è fatto e come si comporta l’Universo nella sua intimità microscopica? Come siamo arrivati a conoscerla? Chi sono stati i protagonisti? Quali difficoltà hanno incontrato e come hanno reagito a ogni svolta rivoluzionaria?
Non è facile scardinare concezioni profondamente radicate; in tal senso è molto interessante scoprire, per esempio, che l’artificio matematico introdotto nel 1900 da Max Planck – la quantizzazione della radiazione – fu definito un atto di disperazione da Planck stesso; oppure leggere che uno scienziato del calibro di Albert Einstein non ha mai accettato la fisica quantistica come teoria completa.
Anche solo questi due ultimi riferimenti storici fanno intuire quanto il percorso della fisica quantistica sia stato arduo. In effetti, il comportamento dei quanti (di materia e di luce) è poco intuitivo – per non dire spassosamente assurdo – e spesso quando se ne parla si finisce con il sorvolare elegantemente su alcuni contenuti delicati, senza troppe spiegazioni. Invece questo libro ha l’ulteriore pregio di essere schietto: da un lato, racconta magistralmente quello che possiamo comprendere armati della nostra attenzione e curiosità (e, grazie alle autrici, possiamo comprendere davvero molto), dall’altro si dice chiaramente cosa è troppo lungo da esplorare in quel momento, che quindi viene solo accennato; ma non siamo mai lasciati in balìa della confusione o di una spiegazione incompleta, perché i confini e l’impatto del (poco) non detto vengono descritti chiaramente.
Il filo del discorso è saldamente tenuto in ogni pagina, tra elettroni che decidono di andare a destra o sinistra in base a quello che facciamo noi, fotoni che percorrono allo stesso tempo cammini separati, illustri gatti in bilico fra la vita e la morte, la scomoda impossibilità di ottenere una descrizione precisa della realtà e lo stupefacente utilizzo che intendiamo fare di tale incertezza.
Infine, un’ultima considerazione di merito. La scienza è fatta da esseri umani: ce ne dimentichiamo troppo spesso e per fortuna testi come questo ce lo ricordano, evitando di mostrare la scienza come una distante e spettacolare cometa nel vuoto, ma piuttosto riportandola vicino a noi, in un contesto storico, umano. Anche se – soprattutto se? – il contesto è dei peggiori, come in questo caso: guerre mondiali, fascismo, nazismo. In tal senso, è molto efficace il dialogo – immaginario – intavolato con i protagonisti in gioco; alla fine sembra davvero di parlare con loro, in un intreccio fra scienza e umanità. Un felice espediente già incontrato ne La storia della scienza raccontata ai bambini, di Anna Parisi.
Un libro eccellente per conoscere la storia, la bellezza e i segreti della fisica quantistica, la più rivoluzionaria delle rivoluzioni, come la chiama nella prefazione al testo Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica.
Consigliato a chi: vuole sbirciare l’intimità dell’Universo attraverso gli occhi di chi ha varcato la soglia dell’incredibile, scoprendo nuovi orizzonti fuori e dentro di noi.
Abbiamo parlato di:
Quanti quanti?
Anna Parisi & Valentina Schettini
Salani Editore, 2024
192 pagine, brossurato – € 14,90
ISBN: 8831007947
Add Comment