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Introdurre Einstein con i fumetti

la fama di Albert Einstein lo ha portato a diventare protagonista di numerosi fumetti. In questo articolo ne approfondiamo due in particolare, l'Introducing di Joseph Schwartz e Michael McGuinness e l'Einstein di Corinne Maier e Anne Simon.

Aggiornato il 28 Novembre 2024

La figura di Albert Einstein ha da sempre affascinato: diventato ben presto l’emblema dello scienziato, con l’arrivo dei primi fumetti scientifici, Einstein è stato uno dei primi scienziati a diventare protagonista di questi albi.
Senza avere la pretesa di raccontare una cronistoria completa dei fumetti con la presenza di Einstein o che ne raccontano la vita, risulta interessante concentrarsi su uno dei classici del campo, l’Einstein di Joseph Schwartz, professore di fisica presso l’Università  di New York, e Michael McGuinness, pittore, illustratore, disegnatore, uscito nella collana degli Introducing e pubblicato in Italia dalla Feltrinelli.

Gli Introducing

Gli Introducing sono una serie di libri a metà  strada tra il fumetto e l’illustrazione in cui un ricercatore accademico e un illustratore approfondiscono un determinato argomento o la vita di uno scienziato particolarmente noto. La serie, che è l’erede dei For beginners, è pubblicata dalla Icon Books e trae le sue origini da due titoli spagnoli, Cuba para principiantes del 1960 e Marx para principiantes del 1972, entrambi realizzati dal fumettista messicano Rius.
La struttura di tali volumi è abbastanza standard: un testo più o meno divulgativo (mediamente abbastanza didascalico) viene affiancato da illustrazioni che spesso strizzano l’occhio ai fumetti, sebbene in alcuni rari casi, come ad esempio Kafka di David Zane Mairowitz e Robert Crumb, il fumetto vero è proprio ha giocato un ruolo paritario (se non inferiore) al testo illustrato. Fino all’avvento in particolare di Jim Ottaviani, gli Introducing sono stati il riferimento principale per il fumetto scientifico, con l’unica eccezione importante di Larry Gonick, autore della serie The Cartoon History of… e dei fumetti scientifici per Scientific American.
Gonick, che utilizzava uno stile narrativo ironico per alleggerire i toni didascalici, in particolare con la serie The Cartoon History of… ha cercato di staccarsi dal solco degli Introducing per proporre libri più fumettistici, ma si può affermare con una certa sicurezza che solo con la sempre maggiore diffusione dei fumetti scritti da Jim Ottaviani il sottogenere comics&science ha iniziato una prima vera rivoluzione stilistica.

Einstein a fumetti

Come ogni buon libro divulgativo, l’Introducing dedicato ad Einstein ha la necessità  di costruire anche il contesto storico nel quale nasce e cresce il protagonista della biografia. Joseph Schwartz, fisico, spende la prima parte per riassumere i fatti salienti di politica della fine dell’Ottocento e per introdurre il lettore alla rivoluzione elettrica in atto in particolare in Germania e che giocò un ruolo abbastanza importante nell’influenzare gli interessi di Einstein.
Quando Albert nasce, il 14 marzo del 1879, l’atmosfera storica, politica ed economica è in rapida e critica evoluzione. In particolare la Germania riesce a mantenersi solida grazie all’industria elettrica, che a causa della crisi si sta di fatto monopolizzando. A guidare l’avanzata tecnologica germanica nel campo dell’elettricità  ci sono Johann Georg Halske e Werner von Siemens, che fondano insieme la loro industria nel 1847, che ha come principale obiettivo quello di installare collegamenti telegrafici.
Nel momento in cui iniziano a posarsi i primi cavi telegrafici (il primo in assoluto tra il 1857 e il 1868), l’elettricità  diventa un vero e proprio affare sul quale molti imprenditori e inventori si gettano a capofitto, a iniziare da Thomas Edison che costruì la prima centrale elettrica nel 1882. Nel frattempo in Germania Siemens e il governo tedesco investono nella ricerca applicata, di cui ne beneficerà  anche Hermann von Helmholtz, amico di Siemens.
Albert, intanto, cresce curioso come qualunque bambino, carpendo informazioni da chiunque, iniziando dal padre, che lo avvia verso i segreti del magnetismo e dell’elettricità , e dallo zio, che gli farà  da primo mentore nel campo della matematica, mentre la madre si dedicherà  alla sua istruzione letteraria e musicale. Come ciliegina sulla torta c’è la frequentazione di casa Einstein da parte di Max Talmey, giovane studente di medicina, che porterà  con se sovente vari testi scientifici, che attireranno l’attenzione di Albert, primo fra tutti il testo di Spieker sulla geometria piana.

Tramite la lettura di testi scientifici divulgativi, ben presto mi convinsi che molte delle storie della Bibbia non potevano essere vere. Di conseguenza divenni una specie di fanatico libero pensatore, convinto che la gioventù venisse intenzionalmente tenuta nell’ignoranza dalle menzogne dello stato. Fu una sensazione sconvolgente, da cui nacquero diffidenza verso ogni genere di autorità  e scetticismo verso le convinzioni diffuse in tutti gli ambienti sociali; atteggiamento che non mi abbandonò più anche se in seguito, grazie a una miglior comprensione dei nessi casuali, perse un po’ della sua iniziale virulenza.

L’istruzione di Einstein non potrebbe essere migliore e viene raccontata in maniera precisa da Schwartz e ottimamente completata dalle ottime illustrazioni di Michael McGuinness che riesce a catturare l’atmosfera dell’epoca. Il lavoro più interessante, però, il disegnatore lo realizza nella corretta e precisa rappresentazione dei concetti scientifici. Lo stile cartoonesco del tratto completa l’opera riuscendo a enfatizzare i momenti ironici e leggeri inseriti all’interno del testo.
Nel complesso un libro piacevole da leggere, nonostante la poca presenza del fumetto vero e proprio, che può essere affiancata ad altre letture fumettistiche su Einstein, come ad esempio Albert e me di Tuono Pettinato (che può essere recuperato presso gli stand di Comics&Science alle fiere fumettistiche) o Einstein di Corinne Maier e Anne Simon.
In particolare quest’ultimo, che potrebbe essere di più facile reperibilità  anche rispetto all’edizione italiana dell’Introducing, si rivela efficace nella rappresentazione della relatività .

La bellezza della geometria

Per l’illustrazione della biografia di Einstein, Anne Simon si sbizzarrisce alternando pagine ricche di vignette a illustrazioni più ampie, anche a tutta pagina, molte delle quali composte in maniera surreale dove la geometria, in questo caso non euclidea (come quella della relatività  generale), gioca un ruolo essenziale nella rappresentazione delle idee scientifiche del fisico teorico. La tecnica di composizione di molte di queste illustrazioni si basa su uno sfondo statico su cui i personaggi si muovono in libertà  cambiando la loro posizione nell’ambiente senza alcuna separazione con una griglia. Tale composizione, utilizzata ad esempio nei fumetti storico-scientifici disneyani degli anni ’70 e ’80 del XX secolo da Hector Adolfo de Urtiága, è evidentemente mutuata dalle illustrazioni dell’incisore olandese Cornelius Escher.
Il tratto umoristico, invece, mutuato da autori come Claire Bretecher (come la stessa autrice ha raccontato a Paul Buhle del Comics Journal) e Georges Wolinski, che raggiunge la medesima sintesi grafica ottenuta in Italia da Tuono Pettinato, mantiene la leggerezza della narrazione della Maier restituendo al lettore un prodotto gradevole, coerente con la figura del personaggio raccontato e abbastanza preciso.

Abbiamo parlato di:
Einstein
Joseph Schwartz, Michael McGuinness
Feltrinelli, febbraio 2009
176 pagine, brossurato, b/n – 9,50 €
ISBN: 9788807813917

Abbiamo parlato di:
Einstein
Corinne Maier, Anne Simon
Traduzione di Vania Vitali
Panini Comics, luglio 2016
64 pagine, cartonato, colore – 18,00 €
ISBN: 9788891220363

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università  della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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