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Il segreto di Copernico

Tra storia, scienza e vita quotidiana, Dava Sobel racconta la vita dell'uomo e del libro che rivoluzionò lo studio del cielo, fino a quel momento fermo a un modello di universo sostanzialmente statico: Niccolò Copernico e il De Revolutionibus.

Aggiornato il 1 Giugno 2022

Mikołaj Kopernik è stato un medico polacco vissuto in Polinia a cavallo della riforma luterana, un periodo particolarmente interessante dal punto di vista politico e religioso. Probabilmente la maggior parte dei lettori lo conoscono per i suoi contributi fondamentali in astronomia, visto che il suo nome italianizzato suona come Niccolò Copernico.
Indirizzato verso la carriera ecclesiastica e verso posizioni di riguardo, grazie al legame di parentela con il vescovo Lucas Watzenrode, zio per parte di madre, non prese mai i voti: d’altra parte la maggior parte degli uomini che intraprendeva tale percorso, accedeva all’ordine solo di fronte all’assegnazione di un incarico religioso ufficiale, e ciò in parte spiega i preti e i vescovi con figli che riempiono le cronache dell’epoca. D’altra parte lo stesso Copernico ebbe una convivente, ufficialmente tenuta in casa come governante per alcuni anni fino a che non venne costretto dalle autorità religiose ad allontanarla dalla sua casa.
Queste curiosità, ma anche molte altre legate all’amministrazione della Varmia o ai doveri come medico personale dei vari vescovi della regione, si trovano ne Il segreto di Copernico della brava giornalista scientifica Dava Sobel, già autrice dello snello Longitudine sulla vita dell’orologiaio John Harrison e la ricerca del metodo più preciso per determinare la longitudine sul mare. Il poderoso testo si legge, in realtà, molto rapidamente, non solo perché delle tre parti in cui è strutturato quella centrale è in realtà il testo teatrale che all’inizio avrebbe dovuto essere un libro a se stante, ma anche per la narrazione appassionante della giornalista che mescola con sapienza i doveri e i compiti di Copernico con i fatti storici che accadevano intorno a lui e che ne influenzavano le azioni politiche e amministrative, senza dimenticare le ricerche astronomiche condotte nei ritagli di tempo.
In effetti sono soprattutto le prime due parti a risultare più efficaci, seguendo la vita di Copernico, mentre nella terza si traccia la storia editoriale del De Revolutionibus e come questo importantissimo testo abbia influenzato astronomi delle epoche successive, su tutto Johannes Kepler e Galileo Galilei. La Sobel ritaglia, poi, un ampio spazio dedicato a Georg Joachim Rhetics, matematico luterano che divenne assistente e confidente di Copernico durante i suoi ultimi anni, nonché il curatore della prima edizione del De Revolutionibus andata in stampa. In effetti la Sobel racconta anche come Rheticus si ritenne responsabile degli errori e delle omissioni presenti in quella prima edizione, soprattutto per non essere riuscito a costringere lo stampatore a realizzare il libro secondo le indicazioni corrette.
Rheticus ebbe un ruolo fondamentale nel De Revolutionibus non solo per l’aiuto che fornì a Copernico per raffinare il suo modello, ma soprattutto per convincerlo a diffondere il suo lavoro: l’astronomo polacco aveva, infatti, molte reticenze poiché il modello eliocentrico, che oggi sappiamo corretto, era spesso ritenuto una sciocchezza o un arzigogolo matematico a causa della posizione centrale del Sole. Il punto essenziale era che, poiché tutte le cose corruttibili cadevano verso il centro della Terra, questa doveva restare al centro del creato in virtù della sua natura corrotta, quindi il Sole non poteva sostituire la Terra come centro del creato. A questo c’era poi da aggiungere l’obiezione della lettura letterale del passo biblico in cui il Sole si fermava al centro del cielo per consentire all’esercito di Israele di vincere una guerra.
Questi problemi, però, vennero accantonati come la classica “polvere sotto il tappeto” in particolare perché le tavole copernicane si rivelarono più corrette di quelle geocentriche, almeno fino a che Galilei non iniziò a diffondere i suoi risultati sperimentali come prove della correttezza e della realtà del modello eliocentrico. La conseguenza fu che il De revolutionibus di Copernico e i Dialoghi di Galileo finirono all’indice per molti secoli a venire, nonostante nel resto del mondo la rivoluzione astronomica iniziata da Niccolò Copernico stava diventando ormai inarrestabile.

Abbiamo parlato di:
Il segreto di Copernico
Dava Sobel
Traduzione di Stefano Galli
Rizzoli, gennaio 2012
280 pagine, cartonato – 18,50 €
ISBN: 9788817055123

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l’Università della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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