Aggiornato il 1 Giugno 2022
Gli albi a fumetti iniziarono a comparire sugli scaffali delle edicole statunitensi nei primi anni Trenta del XX secolo, dapprima con le ristampe delle strisce a fumetti pubblicate sui quotidiani e successivamente con storie e personaggi inediti. Il successo del fumetto fu tale da soppiantare abbastanza rapidamente i pulp magazine, che avevano avuto una grande diffusione negli anni precedenti, con un discreto successo in particolare con racconti di genere thriller, horror e fantascientifico. In particolare molti scrittori di fantascienza si ritrovarono a lavorare sulle nuove storie a fumetti e ciò portò, in alcuni rari casi, all’inserimento di poche pagine di approfondimento scientifico, spesso ricche di curiosità .
Da allora la scienza si è ritagliata uno spazio anche narrativo all’interno del fumetto così come si era ritagliata uno spazio non dissimile all’interno della fantascienza, ma il fumetto scientifico propriamente detto era spesso utilizzato per fini propagandistici e con uno stile didascalico.
Tra gli autori che hanno portato il fumetto scientifico fuori dalle secche didascaliche c’è indubbiamente lo scrittore Jim Ottaviani, che si presenta subito nel panorama fumettistico con il libro Two-Fisted Science: Stories About Scientists, una raccolta di episodi biografici realizzato con la collaborazione di vari validi fumettisti. Tra gli episodi narrati c’era anche un dialogo di Niels Bohr e Werner Heisenberg durante la Seconda Guerra Mondiale, disegnato da Steve Lieber e ispirato da The Making of the Atomic Bomb del giornalista Richard Rhodes.
L’episodio dedicato a Bohr avrebbe trovato poi un suo spazio in Suspended in Language, la biografia del fisico teorico danese realizzata con il fumettista Leland Purvis e giunta in Italia come Un pensiero abbagliante, primo dei libri di Ottaviani a ricevere una traduzione nella nostra lingua.
Il libro di Ottaviani e Purvis possiede la freschezza e l’umorismo tipici di Bohr che alleggeriscono le parti didascaliche, per certi versi necessarie. Inoltre gli autori si permettono di giocare con la griglia, rompendola e ricostruendola ora in modi ordinati e classici ora con una composizione più dinamica grazie a vignette scontornate o personaggi che si muovono oltre i bordi o attraverso le vignette stesse. Questo, oltre a fornire l’idea del movimento, permette anche di affrontare nel modo meno traumatico possibile i comunque controintuitivi concetti della meccanica quantistica.
Ad alleggerire la narrazione ci pensa, però, anche lo stile di Purvis: il tratto, per lo più realistico, si presenta con un’inchiostrazione molto marcata per i personaggi, molto più leggera sugli sfondi, laddove presenti. Inoltre il tratto sfocia in alcune occasioni nel cartoonesco quando bisogna sottolineare situazioni ridicole o imbarazzanti.
L’elemento narrativo che, però, è caratteristico di tutto il volume è lo sbaglio: gli aggettivi sbagliato, sbagliata riferiti a un modello o a un’equazione sono spesso utilizzati nel testo e servono, come chiarito perfettamente nel finale, a identificare una caratteristica della scienza stessa, che avanza proprio grazie al perfezionamento degli sbagli precedenti. L’esempio più fulgido è proprio questo passaggio dalla fisica classica a quella quantistica di cui Bohr è stato uno dei protagonisti. Per comprendere buona parte del mondo quotidiano sono, infatti, più che sufficienti le leggi usuali sviluppate a partire da Galileo Galilei e Isaac Newton fino alla fine del XIX secolo. L’avanzamento tecnologico ha, però, permesso di scoprire situazioni in cui le leggi della fisica classica fallivano, ad esempio prevedendo catastrofi esplosive laddove non venivano osservate. Questo suggeriva l’esistenza di leggi ancora più fondamentali di quelle all’epoca note che avrebbero così corretto gli sbagli presenti nelle teorie precedenti.
Il punto, però, è che senza questi sbagli non sarebbe possibile immaginare un qualunque avanzamento nella conoscenza, ed è anche il motivo per cui, come scritto alla fine del libro, nonostante tutti i suoi sbagli, nonostante non sia mai riuscito a convincere Albert Einstein a cambiare idea sulla meccanica quantistica, noi comunque celebriamo Niels Bohr come uno dei padri della fisica moderna.
Il volume, infine, si conclude con una corposa appendice di una trentina di pagine con una serie di storie brevi realizzate da artisti differenti, su cui spicca in particolare Steve Leialoha che nella sua carriera ha lavorato sui fumetti di molti tra i più noti supereroi.
Nel complesso un’opera ben bilanciata tra biografia e storia della fisica che riesce a cogliere, a differenza dei fumetti didascalici che hanno preceduto Un pensiero abbagliante, anche l’essenza di Niels Bohr come uomo.
Abbiamo parlato di:
Un pensiero abbagliante
Jim Ottaviani, Leland Purvis
Traduzione di Martha Fabbri
Sironi Editore, Data
320 pagine, brossurato, b/n – € 18,00
ISBN: 9788851802226
Il volume è stato ristampato in edizione economica ad agosto 2017 al prezzo di € 9,90 all'interno della collana I grandi della scienza a fumetti edita da Le Scienze
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