Aggiornato il 1 Giugno 2022
Le domande fondamentali cui l’umanità ha cercato di rispondere sono, in un certo senso, variate insieme con l’evoluzione del nostro cervello e con lo sviluppo della cultura. Evidentemente all’inizio della nostra storia tali domande erano strettamente legate alla sopravvivenza del singolo, della sua famiglia e della comunità più ristretta chiamata tradizionalmente tribù. Con il miglioramento delle condizioni di vita, un sempre maggior numero di individui ha spostato l’attenzione dalla pura e semplice lotta per la sopravvivenza, fatta essenzialmente contro un ambiente “ostile”, verso l’esame filosofico del genere umano: nascono così le classiche domande fondamentali su vita, universo e tutto quanto.
Appannaggio per secoli della filosofia, grazie a scienziati del calibro di Galileo Galilei e Isaac Newton, la ricerca sulle origini del genere umano e il suo destino è passata sempre più nelle mani della scienza. In particolare i sempre maggiori progressi tecnologici ci hanno permesso di comprendere che è la Terra a ruotare intorno al Sole, che a sua volta ruota intorno a un altro centro di gravità , il centro della Via Lattea, una galassia, ovvero una collezione di stelle gravitazionalmente legate una all’altra in un balletto vecchio di miliardi di anni. Il passo successivo, abbastanza recente (anni Venti del XX secolo) è stato quello di comprendere che l’universo non si esaurisce alla sola Via Lattea, ma comprende anche altri oggetti più esterni e molto più lontani, prima fra tutte la galassia di Andromeda.
Oggi la sfida scientifica e tecnologica si sviluppa su molti fronti, i più noti dei quali vanno verso la ricerca di pianeti extrasolari (con la neanche troppo segreta speranza di trovare pianeti abitabili) e la comprensione dei segreti al momento più ostici da risolvere, quelli legati a materia ed energia oscure. Determinare la loro natura e la loro essenza risulta fondamentale anche per avere un’idea della possibile evoluzione dell’universo. Ed è essenzialmente su quest’ultima ricerca che si concentra Il buio oltre le stelle di Amedeo Balbi, che, nonostante alcuni passaggi sulle onde gravitazionali evidentemente precedenti alla loro scoperta avvenuta nel 2017 (il libro è del 2011), risulta ancora adesso decisamente ben aggiornato sullo stato dell’arte, almeno relativamente a quel che si può raccontare a un pubblico quanto più vasto possibile.
Balbi, che in alcuni passaggi racconta anche in maniera abbastanza modesta il suo contributo scientifico agli argomenti di cui tratta nel testo, si propone al lettore con il suo tipico stile veloce, di facile lettura anche grazie agli aneddoti di cui arricchisce la sua storia. Tra l’altro una parte di questi aneddoti, praticamente tutti quelli presenti nella prima parte del libro, finiranno in Cosmicomic, il romanzo a fumetti, edito anche questo da Codice, realizzato con Rossano Piccioni. Probabilmente è anche scontato ribadirlo, ma sempre utile ripeterlo, la divulgazione scientifica moderna, soprattutto quando realizzata con competenza e passione, riesce a semplificare senza banalizzare anche gli argomenti più ostici. E Amedeo Balbi è indubbiamente uno degli esponenti più abili in Italia in questo campo e Il buio oltre le stelle ne è un ottimo esempio.
Abbiamo parlato di:
Il buio oltre le stelle
Amedeo Balbi
Codice Edizione, 2011
224 pagine, brossurato – 16,00 €
ISBN: 9788875781903
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