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Il grande deserto di Marte

Marte ha ispirato anche molti fumetti, sin dagli anni Cinquanta. Esaminiamo qui brevemente un interessante fumetto francese del 1957 dove vengono mostrate le tempeste di sabbia marziane.

Aggiornato il 1 Giugno 2022

Il marziano di Murphy Anderson

Il fascino di Marte, esploso in particolare grazie alla storia dei famosi canali di Marte di Giovanni Schiaparelli che ha ispirato il famoso La guerra dei mondi di Herbert George Welles. Ovviamente non solo la letteratura, ma anche i fumetti si sono interessati al pianeta rosso.
Ad esempio, andando a cercare tra fumetti in pubblico dominio, si trovano albi come i britannici Mars Comics o Captain Conquest and the Men From Mars, o i classici albetti americani, per lo più di genere supereroistico, come Crusaders from Mars, Man O’ Mars, concludendo con Attack On Planet Mars. Tutte queste riviste hanno in comune un punto narrativo fondamentale: il pianeta Marte è spesso coinvolto in azioni belliche, sia nate dagli abitanti di Marte, sia con il pianeta rosso come obiettivo dell’attacco. Le principali differenze, invece, sono nella rappresentazione dei marziani: in alcuni casi umanoidi, in altri quasi cartooneschi, in altri ancora una sorta di primati, in ogni caso una varietà di interpretazioni molto differenti dall’immagine che è giunta fino a noi degli omini verdi. In questo senso è interessante l’esperimento realizzato sulle pagine di Fight Comics #80 dove in Life On Other Worlds: Mars, il disegnatore Murphy Anderson immagina i marziani in base alle (per l’epoca) scarne informazioni su Marte.
Ci sono stati anche fumetti non anglosassoni che, però, si sono occupati del pianeta Marte, in particolare Atome Kid, o, alla spagnola (e sarà questo il nome che verrà utilizzato nel seguito dell’articolo) Atomo Kid.

Un detective spaziale

Ideato nel 1956 sule pagine dell’omonima rivista edita da Artima, Atomo Kid è a tutti gli effetti un supereroe. Ispirato da Batman, dietro la maschera nasconde il professor Edward Stuart che, quando va in missione indossa una tuta rossa, equipaggiata con un propulsore posteriore (un jetpack) e una pistola stordente. Per nascondere la sua identità, invece, indossa un cappuccio bianco con degli spessi occhiali scuri.
Come tutti i supereroi, anche Atomo Kid ha il suo assistente (sidekick), ovvero la moglie Pamela, che indossa lo stesso equipaggiamento. Insieme i due si lanciano in avventure, anche spaziali, su richiesta del Commissario Malone contro criminali vari e, a volte, anche contro megalomani aspiranti conquistatori del mondo.
Il personaggio, ideato dal disegnatore spagnolo Braulio Rodríguez Ferrán, meglio noto come Bayo, comparve anche sulla rivista Atomo Kid publicata in Spagna dalla Toray con un anno circa di ritardo sulle pubblicazioni francesi. Questa edizione si fermò al 16.mo numero, mentre quella originale si concluse dopo 35 uscite.
Marte, nella serie, ha giocato un ruolo abbastanza centrale, con almeno tre episodi: quello iniziale, Infiltration martienne (Infiltrazione marziana), Le grand désert de Mars (Il grande deserto di Marte) e Les habitants de Mars (Gli abitanti di Marte)(1)Non è dato sapere se anche altri episodi coinvolgono Marte e i marziani, non essendo disponibili online tutti i numeri della serie. Di particolare interesse è, però, il secondo della lista, Le grand désert de Mars del giugno 1957(2)Riassumo brevemente qui la trama della storia: Una coppia di sposini in viaggio di nozze su Marte viene rapita. Atomo Kid, insieme con la sua inseparabile moglie, in risposta alla richiesta di aiuto (con ricompensa) da parte del padre dello sposo, arriva sul pianeta rosso per risolvere la faccenda. Il rapimento della coppia, però, è solo una parte di un piano più complesso che si svolge tra le lande marziane, battute dalle forti tempeste., per un dettaglio molto particolare: la superficie di Marte è spazzata da forti venti e tempeste di sabbia, proprio come mostrato dalla sonda Mariner 4. Nel 1965.
Altro dettaglio interessante è che la sottile e poco respirabile atmosfera marziana(3)In una scena all’esterno si mostra che nel fumetto l’atmosfera di Marte non è completamente irrespirabile costringe i terrestri o a doversi muovere con dei respiratori, almeno per lunghi tragitti, o a rifugiarsi in città costruite nel sottosuolo marziano.
Queste idee presenti nella storia del 1957 la rendono uno dei rari esempi di una rappresentazione di Marte molto vicina a quella che la scienza ha oggi costruito del pianeta rosso: basti ricordare che, infatti, il lago di acqua liquida scoperto dal team italiano guidato da Roberto Orosei si trova in una caverna nel sottosuolo marziano. Tutte queste conoscenze, però, sono state possibili grazie all’invio verso marte di satelliti (orbiter) in grado di studiare la superficie e l’atmosfera del pianeta, e rover, che ne hanno esaminato da vicino il suolo.

Due vignette da Atome Kid dove si può apprezzare una tempesta di sabbia marziana.

Su, su verso Marte

Questo difficile 2020, grazie alle posizioni relative di Marte e della Terra particolarmente favorevoli, è l’anno ideale per lanciare una missione verso il pianeta rosso. E in particolare proprio a luglio partiranno tre missioni verso Marte: Mars 2020 della NASA che invierà un rover basato su Curiosity e un drone, il Mars Helicopter Scout, che avranno come obiettivo lo studio dell’abitabilità di Marte; l’agenzia spaziale cinese, invece, darà il via alla missione HX-1 costituita da un orbiter, un lander e un rover, quest’ultimo dotato di un radar di profondità per mappare la crosta marziana fino a 400 m di profondità; infine partirà la Emirates Mars Mission, missione dimostrativa costituita da un semplice orbiter inviato dagli Emirati Arabi Uniti. Quest’ultima missione sembra sancire una collaborazione con l’agenzia spaziale giapponese, che ha in programma, anche se non è stato specificato con che tempi, il Mars Terahertz Microsatellite, che avrà il compito di studiare l’atmosfera marziana, in particolare gli isotopi dell’ossigeno.
Al 2022, invece, è stata rinviata la missione ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea: il progetto è quello di inviare un rover, chiamato Rosalind Franklin in onore della donna che contribuì (senza ricevere riconoscimenti in vita) alla scoperta della struttura a doppia elica del DNA(4)Quest’anno cade il centenario della sua nascita: vi aspettiamo su Edu INAF per festeggiarlo!, per compiere studi del sottosuolo marziano, con la speranza di trovare tracce di vita microscopica così come la conosciamo. Sempre nel 2022 anche l’India ha in programma di inviare una nuova missione verso Marte, la sua seconda, la Mars Orbiter Mission 2, composta anche questa come quella cinese da orbiter, lander e rover con l’obiettivo di studiare atmosfera e suolo marziani.
Per ora siamo ancora ben lontani dagli scenari fantascientifici descritti in questi fumetti degli anni ’50 e ’60 del XX secolo, ma la strada è ormai tracciata e uno scenario alla The Martian di Andy Weir non sembra poi tanto lontano.

Perseverance, il nuovo rover marziano della NASA

Abbiamo parlato di:
Atome Kid #8: Le grand désert de Mars
Bayo
Artima, maggio 1957
36 pagine, on-line – gratuito (pubblico dominio)

Note

Note
1 Non è dato sapere se anche altri episodi coinvolgono Marte e i marziani, non essendo disponibili online tutti i numeri della serie
2 Riassumo brevemente qui la trama della storia: Una coppia di sposini in viaggio di nozze su Marte viene rapita. Atomo Kid, insieme con la sua inseparabile moglie, in risposta alla richiesta di aiuto (con ricompensa) da parte del padre dello sposo, arriva sul pianeta rosso per risolvere la faccenda. Il rapimento della coppia, però, è solo una parte di un piano più complesso che si svolge tra le lande marziane, battute dalle forti tempeste.
3 In una scena all’esterno si mostra che nel fumetto l’atmosfera di Marte non è completamente irrespirabile
4 Quest’anno cade il centenario della sua nascita: vi aspettiamo su Edu INAF per festeggiarlo!

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l’Università della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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