Il cielo del mese

Il cielo del mese: settembre 2019 e l’equinozio d’autunno

Aggiornato il 28 Novembre 2024

Equinozi e solstizi

Come dice la parola, equinozio, dal latino aequinoctium, indica che la durata delle ore di luce e di buio sono identiche. Nel corso dell’anno avvengono due equinozi, quello di primavera e quello d’autunno. In effetti, se l’asse terrestre non fosse inclinato di 23° 27′ rispetto all’asse perpendicolare all’eclittica (1)Il percorso apparente del Sole nel cielo, il nostro pianeta non potrebbe sperimentare l’alternanza delle stagioni e dunque non ci sarebbe neanche la variabilità  temporale e climatica che permette la vita sulla Terra, e agli esseri umani di aspettare l’estate in inverno, e l’inverno in estate!
Tornando a noi, quest’anno l’equinozio d’autunno, che segna il passaggio dalla stagione calda verso quella fredda, cadrà  il 23 settembre alle 7:50.
Dopo questa introduzione, andiamo a vedere quali sono le costellazioni protagoniste del mese di marzo (il testo che segue è tratto da it.wiki):

Le costellazioni di settembre

Uno scorcio del cielo di settembre realizzato con Stellarium

Il cielo di settembre inizia a mostrare molte delle costellazioni tipiche dell’autunno. Alla grande scia della Via Lattea si sostituisce, verso sud, un cielo relativamente povero di stelle notevoli.
La Via Lattea attraversa il cielo da nord-est a sud-ovest, e appare divisa da una banda scura logitudinale, la Fenditura del Cigno; proprio nella costellazione del Cigno, la cui parte settentrionale si presenta allo zenit, si trova la parte più intensa della Via Lattea dell’emisfero boreale: è compresa tra le stelle Sadr e Albireo, che formano l’asse inferiore di quello che viene chiamato asterismo della Croce del Nord; con un semplice binocolo si possono osservare ricchissimi campi stellari, con varie associazioni di astri minuti e spesso dai colori contrastanti.
L’asterismo del Triangolo estivo è un punto di riferimento irrinunciabile per reperire le principali costellazioni: il vertice più settentrionale Deneb (la stella meno luminosa delle tre) domina la costellazione del Cigno, Vega, la più brillante, quella della Lira; la più meridionale, Altair, è l’astro principale della costellazione dell’Aquila.
Verso sud-ovest, il Sagittario è prossimo al tramonto, mentre verso sud si apre un cielo buio, dominato dall’unica stella davvero appariscente in quest’area di cielo, Fomalhaut, che rappresenta la bocca del Pesce Australe. In alto nel cielo, sale sempre più il Quadrato di Pegaso, un grande asterismo che sarà  dominante nei cieli autunnali.
A nord, l’asterismo del Grande Carro si mostra sempre più basso sull’orizzonte; le sue stelle di coda possono essere usate, scendendo a sud, per reperire Arturo, la stella rossa della costellazione del Boote, ormai prossima al tramonto.
Ad est, si iniziano a vedere senza difficoltà  le stelle di Andromeda (costellazione) e dell’Ariete.

Note

Note
1 Il percorso apparente del Sole nel cielo

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università  della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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