Il cielo del mese

Il cielo del mese: agosto 2019 e le stelle cadenti

Aggiornato il 30 Aprile 2021

Comete sopra lo European Souther Observatory – via commons

Il mese di agosto, dal punto di vista dello spettacolo del cielo, è caratterizzato dalla caduta delle così dette stelle cadenti. Queste, come scoprì Giovanni Schiaparelli, altro non sono che delle meteore, ovvero sassi che si incendiano attraversando l’atmosfera, associate con il passaggio di una cometa accanto al Sole. Infatti le comete, a causa dell’interazione con vento e radiazione solari, rilascia nello spazio lungo l’orbita della Terra una serie di detriti, che quindi cadono sulla superficie del nostro pianeta non appena questi attraversa la zona dove si trovano tali detriti.
In particolare a metà di questo mese (all’incirca intorno al 12 agosto) avremo il picco delle Perseidi, dette anche Lacrime di San Lorenzo, da sempre associate alle stelle cadenti anche grazie all’abbastanza diffusa visibilità del cielo estivo.
Dopo questa breve introduzione, andiamo ora a vedere quali sono le costellazioni protagoniste del mese di agosto (il testo che segue è tratto da it.wiki):

Le costellazioni di agosto

Uno scorcio del cielo di agosto 2019 con un evidenza le Perseidi, realizzato con Stellarium

Il cielo di agosto si presenta dominato dalla scia luminosa della Via Lattea e dall’asterismo del Triangolo Estivo.
La Via Lattea attraversa il cielo da nord-nord-est a sud-sud-ovest, e appare divisa da una banda scura logitudinale, la fenditura del Cigno; proprio nella costellazione del Cigno, la cui parte settentrionale si presenta allo zenit, si trova la parte più intensa della Via Lattea dell’emisfero boreale: è compresa tra le stelle Sadr e Albireo, che formano l’asse inferiore di quello che viene chiamato asterismo della Croce del Nord; con un semplice binocolo si possono osservare ricchissimi campi stellari, con varie associazioni di astri minuti e spesso dai colori contrastanti.
L’asterismo del Triangolo estivo è un punto di riferimento irrinunciabile per reperire le principali costellazioni: il vertice più settentrionale Deneb (la stella meno luminosa delle tre) domina la costellazione del Cigno, Vega, la più brillante, quella della Lira; la più meridionale, Altair, è l’astro principale della costellazione dell’Aquila.
La Via Lattea prosegue verso sud, dove si trova il rigonfiamento che indica il centro galattico; qua, compresi tra la brillante costellazione dello Scorpione, ormai prossimo al tramonto, e del Sagittario, si concentra un gran numero di ammassi globulari, alcuni dei quali, come M22, visibili anche con un binocolo.
A nord, l’asterismo del Grande Carro si mostra sempre più basso sull’orizzonte; le sue stelle di coda possono essere usate, scendendo a sud, per reperire Arturo, la stella rossa della costellazione del Boote.
Ad est, si evidenzia sempre più alto il Quadrato di Pegaso, che sarà l’asterismo dominante nei mesi autunnali; verso sud-est, l’Aquario è completamente visibile.

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l’Università della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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