Aggiornato il 3 Luglio 2019
Nel cielo di luglio di 50 anni fa qualcosa di unico stava accadendo: 3 uomini coraggiosi stavano viaggiando su una piccola capsula diretti in un luogo lontano, dove fino ad allora l’uomo non aveva mai messo piede. È ormai passato mezzo secolo da quella notte, in cui la Missione Apollo 11 arrivò sul nostro satellite, ma ricordare quei momenti emoziona sempre tutti, dalle vecchie alle nuove generazioni.A bordo del Lem, il veicolo di discesa, si trovavano Neil Armstrong, comandante, e Edwin “Buzz” Aldrin, pilota del modulo lunare Eagle. In orbita intorno alla Luna ad aspettarli rimaneva solitario il terzo astronauta della Missione, Michael Collins, a bordo del modulo di comando Columbia. Collins non scese sulla Luna, ma il suo lavoro fu indispensabile per la riuscita della Missione.
La celebre frase “Un piccolo passo per un uomo, un balzo enorme per l’umanità” segnò l’inizio della prima passeggiata lunare della storia, che durò appena due ore e mezza, ma in cui gli astronauti raccolsero rocce, polvere e terreno del nostro satellite da riportare sulla Terra. Durante la loro permanenza installarono inoltre diversi strumenti scientifici: un foglio di alluminio che permette di misurare le particelle del vento solare, un sismografo per registrare i lunamoti, un riflettore laser per calcolare con precisione la distanza tra Luna e Terra. Piantarono la bandiera, parlarono col Presidente Nixon e mandarono le prime immagini TV da un altro corpo celeste. Non male per un paio d’ore di lavoro!
Una curiosità: lo stemma della missione fu deciso dagli astronauti. Un’aquila come simbolo dell’America, che porta tra le zampe un ramoscello di ulivo in segno di pace. Fu una loro scelta anche non mettere i loro nomi sullo stemma, perché l’allunaggio fu il risultato del lavoro di migliaia di persone che lavorarono duramente per compiere questa impresa.
Cosa guardare nel cielo di luglio
Luglio si presenta come un mese molto interessante: martedì 2, in concomitanza con la Luna Nuova, si verifica una eclissi totale di Sole, visibile solo da chi ha la fortuna di trovarsi in Cile e in Argentina(1)Puoi seguirla in streaming sul sito dell’ESO.
Qualche giorno dopo, il 4 luglio, la Terra si trova in Afelio, il punto dell’orbita in cui il nostro pianeta è più lontano dal Sole.
Il 9 luglio Saturno è in opposizione: sorge al tramonto del Sole ed è visibile per tutta la notte, sebbene sia da cercare verso la linea dell’orizzonte.
Il 16 luglio la Luna è piena e pronta ad affascinarci con un fenomeno da non perdere: una eclissi parziale di Luna. Questa volta possiamo darci appuntamento anche in Italia. Ecco tutti i dettagli per rimanere con il naso all’insù e non perdere neanche un secondo dell’eclissi: ingresso nella penombra alle ore 20.42, ingresso nell’ombra ore 22.01, massima eclissi ore 23.31, fine uscita dall’ombra ore 1.00, fine uscita dalla penombra alle ore 2.19.
Note
↑1 | Puoi seguirla in streaming sul sito dell’ESO |
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