Briciole Spaziali Arte e letteratura

Briciole Spaziali, intervista agli autori: Bruno (11 anni) di Suzzara

Iniziamo una serie di chiacchierate con le autrici e gli autori della rubrica Briciole Spaziali, per conoscerli meglio.

Abbiamo rivolto alcune domande al nostro autore finora più prolifico, Bruno, di Suzzara, oggi undicenne, che ha inviato ben tre contributi scientifici alla rubrica Briciole Spaziali, vietata ai maggiori di quattordici anni. Ecco le sue risposte.

Intervista a Bruno per Briciole Spaziali, collage di immagini

Buongiorno Bruno, innanzitutto grazie della tua partecipazione alla nostra rubrica. Cominciamo con le basi: raccontaci di te! Per esempio, qual è il tuo film preferito, che musica ascolti, oppure raccontaci dei tuoi hobby o qualche altra cosa di te.
Buongiorno, mi chiamo Bruno Cozzolino, ho 11 anni e frequento la prima media.
I miei film preferiti sono: la saga di Star Wars, Infinity saga della Marvel e film di fantascienza come The Martian e Interstellar.
Il mio hobby è l’Astrofotografia (imaging planetario) e il mio oggetto preferito da fotografare è Marte; sono socio degli Astrofili Mantovani (il più giovane) e al sabato sera assieme agli altri soci facciamo divulgazione in cupola e mi occupo anche di far vedere le costellazioni con il mio puntatore laser.
Pratico Judo dall’età di 3 anni e quest’anno sono diventato un atleta agonista iniziando le prime gare con l’obiettivo di qualificarmi ai campionati nazionali.
Appena posso mi dedico alla lettura e sto leggendo in questo periodo il libro di Neil deGrasse Tyson Astrofisica per ragazzi che vanno di fretta.
La mia materia preferita è scienze.
Al momento non suono nessuno strumento ma grazie alla scuola con il progetto musicale mi sto avvicinando a interessarmi agli strumenti a fiato.
Il mio genere preferito è il rap americano (ascolto quasi sempre Eminem).

Nel tuo ultimo articolo: “L’abitabilità di Marte”, pubblicato nel giugno 2023, hai descritto quali sono i bisogni primari dell’uomo per vivere su Marte (es. ossigeno, cibo, acqua). Secondo te dovremmo andare su Marte come razza umana, oltre a inviare robot ecc? Come ti immagini la vita su Marte?
La vita su Marte sarà una bella sfida per l’essere umano perché al momento non abbiamo la tecnologia adatta per viverci (astronauti sottoposti alle radiazioni sia durante il viaggio ma anche su Marte visto che possiede un’atmosfera rarefatta con un campo magnetico bassissimo) ma se le varie agenzie spaziali uniranno le forze, entro la seconda metà del secolo potremmo mettere piede sul suolo marziano.

Un altro articolo, invece, del dicembre 2022, l’hai intitolato “La materia oscura: un mistero irrisolto”. Nell’articolo affermi che “la materia oscura interagisce molto debolmente con la materia ordinaria e quindi è molto difficile da osservare direttamente in un laboratorio costruito sulla Terra.” Come mai ci hai voluto parlare di questo argomento? Sei mai entrato in un laboratorio di fisica e/o ti piacerebbe fare questa esperienza?
Ho voluto parlare della materia oscura perché lo ritengo un argomento molto interessante e così misterioso perché ad oggi ne sappiamo pochissimo e ci sono continui aggiornamenti grazie a studi di ricercatori e ricercatrici; mi piacerebbe entrare in un laboratorio di fisica (Gran Sasso e Cern) per vedere da vicino cosa si fa e sarei felicissimo di poter avere quest’opportunità.

Un altro argomento che ti ha incuriosito riguarda i Buchi Neri. Nel tuo articolo del giugno 2022 hai spiegato di che cosa si tratta e delle difficoltà osservative. Sai anche dei Buchi Bianchi? Ne hai mai sentito parlare?
Concludi l’articolo dicendo “non c’è cosa più affascinante da conoscere e scoprire, tutta la nostra esistenza nasce da esso.” Ci vuoi spiegare meglio cosa intendi?

Per quanto riguarda i Buchi Bianchi – non sono stati ancora osservati, la loro esistenza non è stata verificata sperimentalmente e rimangono un’ipotesi teorica ancora oggi – un libro che consiglio di leggere è quello di Carlo Rovelli, Buchi bianchi – Dentro l’orizzonte, che io ho trovato molto interessante e conduce a varie ipotesi; la mia ipotesi è quella che i Buchi Bianchi possano portare da una regione all’altra dello spazio riducendo i tempi per un eventuale viaggio spaziale.
Nell’articolo concludo dicendo che “perché il nostro Universo è immenso e non c’è cosa più affascinante da conoscere e scoprire, la nostra esistenza nasce da esso” perché l’essere umano si differenzia dalle altre specie e ci siamo evoluti per la nostra curiosità e voglia di sapere cosa ci circonda e come funziona.

Che impressione hai degli scienziati e delle scienziate? Secondo te, quali sono le doti o le caratteristiche principali che servono per diventare scienziato/scienziata?
Gli scienziati sono per me come dei supereroi perché mettono a disposizione il loro sapere per il bene dell’umanità.
Le caratteristiche degli scienziati principali per me sono: la curiosità, migliorarsi sempre anche nella sconfitta e infine la passione per lo studio.

Cosa pensi/speri che la ricerca scientifica potrà scoprire nel futuro?
Io mi aspetto i primi coloni sulla Luna e su Marte, con un’installazione di un radiotelescopio sulla Luna (nella parte non visibile) che ci permette di scoprire cose che dalla Terra non riusciamo a scoprire.

Conosci anche il Concorso di scrittura dell’INAF dedicato a Gianni Rodari? Pensi sia più bello scrivere di fantasia, come per il concorso, o di scienza come per le Briciole Spaziali? Perchè?
Ho partecipato a due edizioni del concorso di scrittura INAF dedicato a Gianni Rodari ma preferisco scrivere di scienza sulla pagina di Briciole Spaziali perché mi piace divulgare e condividere le mie conoscenze con gli altri.

Sai già che cosa vorresti diventare da grande?
Da grande vorrei diventare un astronauta, o un astrofisico e, se un giorno ci riuscirò, essere il primo uomo a mettere piede sulla superficie marziana.

C’è qualcos’altro che vorresti condividere con noi e con il pubblico?
Sì, credere sempre in se stessi, non smettere mai di essere curiosi, di sognare per poter coltivare le proprie passioni.

briciole_spaziali-bannerContributo per le Briciole Spaziali, rubrica vietata ai maggiori di 14 anni a cura di Anna Wolter, Adamantia Paizis, Mariachiara Falco, Maria Teresa Fulco e Martina Cardillo. L’iniziativa di questa rubrica nasce nell’ambito del Gruppo Storie dell’INAF.

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Scritto da

Anna Wolter Anna Wolter

Si laurea all’Università degli Studi di Milano. Lavora quindi presso l’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, Cambdrige, MA (USA). Ora è Prima Ricercatrice all’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera ove si occupa di astronomia extragalattica multibanda, utilizzando di preferenza dati di alta energia. Studia in particolare nuclei attivi di galassie e sorgenti ultraluminose nella banda X in galassie esterne. Ha fatto parte del Comitato Direttivo della Divisione D (Alte Energie) dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU). Dall’inizio di questo secolo dedica una frazione importante del suo tempo all’insegnamento e alle attività divulgative per vari tipi di pubblico. È correlatrice di varie tesi di Laurea presso le Università degli Studi di Milano. Ha tenuto più di 100 conferenze per il pubblico generico e altrettante per le scuole. È stata la Responsabile per la Lombardia delle Olimpiadi Italiane di Astronomia. Dal 2010 rappresenta l’Italia nella Rete di Divulgazione Scientifica dell’Osservatorio Europeo Australe (European Southern Observatory, ESO). Dal 2020 gestisce la divulgazione per conto dell'INAF per i progetti ASTRI e CTA.

Adamantia Paizis Adamantia Paizis

Laureata in Fisica presso l’Università degli Studi di Milano, dopo aver conseguito il Dottorato di Ricerca in Astrofisica a Ginevra, è tornata a Milano presso l’INAF-IASF dove attualmente è ricercatrice. Dedica una frazione importante del suo tempo ad attività divulgative. Nel tempo libero ama leggere e scrivere.

Eduinaf Avatar Autori Martina Cardillo

Osservatorio Astronomico di Roma

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