L'astronomo risponde Sistema Solare Terra

Il pianeta più vicino alla Terra

Buongiorno, sul mio libro di Scienze di classe V primaria è scritto che Marte è il pianeta più vicino alla Terra. Io però ho sempre letto che non è Marte ma Venere il pianeta più vicino alla Terra, me lo potete confermare?Marco

Caro Marco,
complimenti per la domanda: non è da tutti mettere in dubbio le informazioni lette sui libri o sulle riviste e cercare di capire qualcosa di più su come funziona l’universo!
Probabilmente il tuo libro intendeva che Marte è il pianeta che somiglia di più alla Terra, ma da un punto di vista astronomico la questione è più interessante e un po’ più complicata. Con la domanda qual è il pianeta più vicino alla Terra a volte si intendono cose diverse. Spesso infatti non ci si riferisce alla vicinanza effettiva fra pianeti, ma alla vicinanza fra le orbite. Vediamo i due casi separatamente, semplificando un po’ e considerando orbite circolari: non si tratta di una semplificazione che influisce sul risultato, quindi si può adottare a cuor leggero. Lasciamo per ultimo, invece, un colpo di scena.
Chiamiamo la distanza media della Terra dal Sole unità astronomica e indichiamola con u.a. Per come l’abbiamo definita, il raggio medio dell’orbita terrestre vale 1 u.a. Naturalmente l’u.a. è una furbata pazzesca per rendere i calcoli semplici: pensa solo che 1 u.a. = 149597870700 metri.
Con questa scelta, il raggio dell’orbita di Mercurio è circa 0,4 u.a., quello di Venere 0,7 u.a e quello di Marte 1,5 u.a. E’ chiaro che l’orbita più vicina a quella terrestre è sempre l’orbita di Venere: i due cerchi distano 0,3 u.a.

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I pianeti interni del Sistema Solare con la loro distanza dal Sole. Vedi l’astrografica completa sulle distanze e le dimensioni nel Sistema Solare

Tuttavia, se passiamo alla vicinanza fra i pianeti in sé, la questione è molto più divertente: il pianeta che si avvicina di più alla Terra è Venere, dato che le orbite sono le più vicine, come abbiamo visto.
Il titolo di pianeta più vicino alla Terra, però, può essere assegnato anche a Mercurio o a Marte. Ruotando intorno al Sole con periodi diversi, infatti, i pianeti si possono disporre in configurazioni variabili e che danno la palma del titolo di pianeta più vicino alla Terra ora all’uno ora all’altro. Facciamo alcuni esempi.
Consideriamo ora il caso più semplice, nel quale Mercurio, Venere, Terra e Marte sono allineati tutti dalla stessa parte rispetto al Sole. In questo caso, il pianeta più vicino alla Terra è ancora Venere, la cui distanza diventa 1 u.a. – 0,7 u.a. = 0,3 u.a.
Consideriamo invece il caso in cui Mercurio, Venere, Terra e Marte sono allineati, ma la Terra si trova dalla parte opposta rispetto al Sole. In questo caso, Venere viene finalmente battuto da Mercurio, che dista dal nostro pianeta 1 u.a. + 0,4 u.a. = 1,4 u.a.
Facciamo un terzo caso, per dare soddisfazione anche a Marte. Supponiamo che i pianeti siano allineati in modo che Marte e Terra siano dalla stessa parte rispetto al Sole, mentre Venere e Mercurio dall’altra.
In questo caso, la distanza fra Marte e Terra è 1,5 u.a. – 1. u.a. = 0,5 u.a. e il pianeta rosso vince l’ambitissima competizione.
"Sì, ma quelli sono casi particolari", si potrà pensare. "Qual è il pianeta più vicino alla Terra per la maggior parte del tempo?"
E’ una domanda lecita e la risposta è sorprendente: nonostante Venere sia il pianeta che si avvicina di più alla Terra, se si considerano i periodi orbitali e si fanno tutti i calcoli il risultato è che per la maggior parte del tempo il pianeta più vicino alla Terra è Mercurio! Venere infatti, si muove intorno al Sole più lentamente di Mercurio e passa più tempo dall’altra parte del Sole!
Insomma, mai gloriarsi di una vittoria che sembrava facile!

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Scritto da

Stefano Sandrelli Stefano Sandrelli

Tecnologo dell'Inaf presso l’Osservatorio Astronomico di Brera, dirige l'Office of Astronomy for Education Center Italy dell'International Astronomical Union. Già responsabile nazionale della Didattica e Divulgazione per l’Ufficio Comunicazione dell’INAF dal 2016 al 2020, è Docente del corso “nuovi modi per comunicare l’astronomia” per il master MACSIS, Università Bicocca. Collabora con le riviste Sapere e Focus Junior, per le quali per la quale tiene rubriche mensili. Dal maggio 2000 al dicembre 2015 ha curato per l’ Agenzia Spaziale Europea (ESA) oltre 500 puntate di una rubrica televisiva in onda da Rainews24 e RAI 3. Autore per Zanichelli, Einaudi e Feltrinelli.

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