L'astronomo risponde Osservare il cielo Stelle

Immagini in diverse frequenze e falsi colori

L'astronomo risponde a una curiosità sulle immagini astronomiche realizzate in diversi colori e filtri

Aggiornato il 31 Luglio 2020

Navigando in rete ho visto (e mi sembra ci siano anche nel vostro sito) delle foto in “falsi colori” della cometa Linear (mi sembra di aver capito che erano state fatte usando un filtro rosso). Vorrei sapere perché si fanno questo tipo di fotografie e se i colori hanno un significato particolare.

Alessandro

Salve Alessandro,
anzitutto bisogna distinguere tra le immagini ottenute con un filtro e le immagini in falsi colori.
L’uso dei filtri in fotografie astronomiche è molto comune. Un filtro permette in sostanza di isolare, fra tutta la radiazione emessa da un corpo celeste, solo quella di lunghezza d’onda compresa in un certo intervallo. A volte infatti un astro presenta dei dettagli o delle caratteristiche che non è possibile rivelare guardandolo così com’è, cioè raccogliendo il complesso di tutta la radiazione che esso emette, ma occorre separare le componenti di tale radiazione (rossa, blu, ecc.) con dei filtri e a volte anche con dei rivelatori particolari.
L’aspetto stesso di un corpo celeste (forma, dimensioni, struttura) può essere diverso quando esso viene osservato in lunghezze d’onda diverse. Per esempio, ci sono galassie che emettono molto debolmente nella banda spettrale visibile ai nostri occhi, mentre sono luminosissime nell’infrarosso. Allora se ci interessa studiare la struttura di queste galassie dovremo isolare la radiazione infrarossa che esse emettono. Le immagini ottenute con filtri sono comunque reali, nel senso che rappresentano quello che effettivamente si vede in una determinata banda di lunghezze d’onda.

Immagine delle Galassie Antenne realizzata componendo immagini prese dal telescopio spaziale Hubble nel visibile e nell’infrarosso con osservazioni nelle onde radio effettuate dall’osservatorio ALMA. Per rendere visibili le emissioni radio ed infrarosse, l’immagine è presentata in falsi colori.
Fonte: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO). Visible light image: the NASA/ESA Hubble Space Telescope

Le immagini in falsi colori invece sono ritoccate artificialmente: ai vari intervalli di lunghezza d’onda viene assegnato un colore arbitrario, deciso da chi elabora l’immagine. Le immagini a falsi colori possono anche essere fotomontaggi creati con la sovrapposizione di più immagini distinte, ciascuna in un diverso colore.
Questo tipo di immagini si usa per scopi descrittivi, spesso per rappresentare delle quantità che non sono direttamente ricavabili dall’immagine stessa. Per esempio, se voglio far vedere che la parte centrale di un oggetto celeste è più calda di quelle esterne, posso usare per il nucleo un colore più rosso e per l’esterno dei toni più blu. Un po’ come nelle cartine geografiche, dove montagne di varie altezze vengono rappresentare con diverse gradazioni di marrone.

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Scritto da

Luca Lionetto Luca Lionetto

Laureato in Fisica con una tesi in Cosmologia,volontario di Servizio Civile nazionale presso la sede INAF di Padova, Luca Lionetto è aspirante divulgatore, avido lettore e appassionato di giochi da tavolo.

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