Per la scuola

Nobel per la Fisica 2017: portare le onde gravitazionali a scuola

Aggiornato il 21 Maggio 2021

Il Nobel per la Fisica 2017 è stato assegnato metà a Rainer Weiss e l’altra metà a Barry Barish e Kip Thorne, tutti e tre della collaborazione LIGO/VIRGO

per il contributo decisivo al rilevatore LIGO e l’osservazione delle onde gravitazionaliNobel Prize
La scoperta delle onde gravitazionali è stato uno dei più grandi successi della fisica dell’universo degli ultimi anni: a metà settembre del 2015 venne, infatti, annunciata la prima osservazione delle onde gravitazionali, ultima e definitiva conferma per la teoria della relatività generale di Albert Einstein.

I vincitori

Rainer Weiss, nato a Berlino in Germania il 29 settembre del 1932, quindi in pieno periodo nazista, si spostò ben presto negli Stati Uniti d’America nel 1938, dove ha studiato presso il MIT di cui è oggi uno dei professori emeriti.
I suoi contributi più noti allo studio del cosmo sono al satellite della NASA COBE per lo studio della radiazione cosmica di fondo e l’invenzione dell’interferometro per le onde gravitazionali utilizzato da LIGO, di cui è uno dei fondatori insieme con Ronald Drever (1)Morto a Marzo 2017, quindi per questo non premiato e Kip Thorne.
Thorne è, invece, il fisico teorico del gruppo. Statunitense, nato nello Utah l’1 giugno del 1940, lavora al Caltech ed è noto al grande pubblico per la sua consulenza al film Interstellar di Christopher Nolan. Si è interessato alle onde gravitazionali a partire dal 1999, ponendole come una delle principali sfide della fisica del XXI secolo.
Infine Barry Barish (27 gennaio 1936), anch’egli al Caltech, è principal investigator (2)In pratica è il titolare dei fondi del progetto di LIGO e fondatore della LIGO Scientific Collaboration.

Le onde gravitazionali a scuola

Le onde gravitazionali, della cui scoperta si sono fregiati gli esperimenti LIGO e VIRGO, possono essere generate da una serie di eventi cosmici, come l’interazione gravitazionale tra due oggetti (che possono essere una stella e un pianeta o, ancora meglio, due stelle), la nascita di una supernova (una stella che esplode), la rotazione di una stella di neutroni, il processo di fusione di due buchi neri.
L’energia generata da questi eventi e trasportata dalle onde è decisamente abbondante: ad esempio la prima osservazione delle onde gravitazionali ha prodotto un’energia totale di circa 3 masse del nostro Sole.
Questi concetti legati alle onde gravitazionali possono essere portati in classe utilizzando alcune risorse didattiche che abbiamo selezionato per voi:
Innanzitutto il dossier completo realizzato dall’INFN all’indomani dell’annuncio del 2015: In compagnia delle onde gravitazionali
A questo si aggiungono le risorse (in inglese) messe a disposizione da LIGO, rivolte agli studenti e agli insegnanti.
Un’altra bella risorsa è What are gravitational waves?, che può essere anche scaricata previa iscrizione al sito.
A queste aggiungiamo Gravitational waves: a beginner’s guide dell’Institute of Physics, Perspective on the Detection of Gravitational Waves del Lyncean Group of San Diego e On the Edge: Gravitational Waves della NASA.
Sui buchi neri, invece, vi segnaliamo da astroEDU l’attività Costruisci un modello di buco nero di Monica Turner nella traduzione di Stefano Sandrelli.
E infine, domenica 15 ottobre alle 11:30 presso la libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano, tutti i bambini (dai 5 ai 9 anni) potranno scoprire che cosa sono le onde gravitazionali con Martina Tremenda, la terribile dodicenne dell’INAF: Lo spazio e il tempo, un laboratorio Astrokids.

Che ore sono? E dove ti trovi? E ieri alle 17:32 dove ti trovavi? Ricordati: se vieni a questo incontro, portaci queste informazioni. Le useremo tutti insieme per capire che cosa siano lo spazio, il tempo e le onde gravitazionali.da Astrokids 2017

Note

Note
1 Morto a Marzo 2017, quindi per questo non premiato
2 In pratica è il titolare dei fondi del progetto

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l’Università della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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