Aggiornato il 28 Novembre 2024
La parola equinozio viene dal latino aequa-nox, ovvero notte uguale e indica che in un dato giorno la durata del periodo diurno e di quello notturno sono uguali. Il pomeriggio del 20 marzo, precisamente alle 17:15, ha segnato l’equinozio di primavera 2018 e con esso la fine della stagione invernale, almeno dal punto di vista astronomico. Il secondo equinozio, che identifica il passaggio dall’estate all’autunno, cadrà quest’anno nella notte tra il 22 e il 23 settembre (più precisamente alle 2:54 del 23).
L’alternarsi delle stagioni e la durata variabile di giorno e notte sono una diretta conseguenza dell’inclinazione di 23°27′ dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale del pianeta. Questo implica che i raggi del Sole cadano sulla superficie della Terra con angolazioni differenti e solo due volte l’anno risultano perpendicolari a essa, ovvero durante gli equinozi.
Un buon modo per toccare con mano questa alternanza delle stagioni è utilizzare una torcia e un mappamondo, due elementi essenziali per l’attività Seasons on Earth su PBS Learning Media. Si può in alternativa utilizzare un’arancia o una palla come suggerito in Seasons around the world sull’astroEDU in inglese.
A questo punto non ci resta che augurarvi una buona primavera a tutti!
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