La ventesima edizione del Festival delle Scienze di Roma, svoltasi dall’8 al 13 aprile 2025 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, ha offerto un ricco programma di eventi dedicati alla scienza e alla cultura.
Tra le tante proposte anche diverse iniziative organizzate dall’Istituto Nazionale di Astrofisica per grandi e piccini, con attività per bambini targate EduINAF, che hanno saputo coniugare apprendimento e divertimento.

Due i laboratori interattivi per bambini che hanno attirato l’attenzione di numerose scuole della capitale. Circa 10 classi, provenienti da istituti primari di Roma e dintorni, hanno partecipato con entusiasmo a queste esperienze didattiche. I laboratori hanno visto la partecipazione di circa 250 bambini e bambine in totale, che hanno potuto esplorare il mondo dell’astronomia in modo coinvolgente e creativo.
Con La Scatola delle Fasi Lunari, i piccoli partecipanti hanno costruito un modello tridimensionale per comprendere le fasi lunari. Utilizzando materiali semplici come una scatola da scarpe, una pallina di polistirolo e una torcia, i bambini hanno potuto osservare come la luce e l’ombra influenzano l’aspetto della Luna, simulando le diverse fasi lunari.

Altro laboratorio di successo è stato Stelle in Prospettiva, sviluppato all’interno del progetto MUR Touch Sky (L.6/2000) e INAF Cosmic Pages (PRIN 2019) e in cui i bambini hanno realizzato un modellino tridimensionale di una costellazione (in particolare la famosa Cassiopea), utilizzando palline di carta stagnola, stuzzicadenti e un righello. Questo laboratorio ha permesso ai piccoli partecipanti di esplorare il concetto di prospettiva in astronomia, giocando con le dimensioni e le distanze delle stelle.

Spazio anche ai più grandi: tra le proposte INAF anche la mostra Sketchtour – Dove la Ricerca Prende Corpo, ospitata nel Foyer Sinopoli. Un’esposizione che ha raccontato l’identità dell’INAF attraverso le tavole illustrate dell’artista francese Lapin e tratte dal volume INAF Sketchtour, l’atlante illustrato dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Le illustrazioni hanno condotto il pubblico in un viaggio che intreccia luoghi, telescopi, laboratori e persone, mostrando come ogni sede dell’Istituto contribuisca a formare un organismo complesso e coeso, mosso dalla passione per la ricerca.
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