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Nel segno dell’inclusione: INAF al Festival Punti di Vista

Audioguide, video in LIS, software di sonificazione delle immagini, planetario multisensoriale, tavole tattili: questo e molto altro rende la mostra “Macchine del Tempo” accessibile a tutti i tipi di pubblico

Aggiornato il 12 Marzo 2024

Festival Punti Di Vista 2024 Locandina
La locandina del festival Punti di Vista

Nei giorni 16 e 17 marzo, torna a Palazzo Esposizioni Roma la due giorni dedicata all’inclusione e all’accessibilitĂ . Come nel 2022, anche quest’anno l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) partecipa al Festival Punti di Vista, questa volta con il tema Segno e Lingua dei Segni. Un’occasione, questa, per visitare la mostra INAF Macchine del Tempo (allestita fino al 24 marzo) osservandola però da punti di vista differenti attraverso molteplici linguaggi e strumenti.
Il percorso espositivo della mostra INAF parla a tutti, bambini e adulti, esperti e neofiti dell’astronomia, e molti contenuti sono stati infatti pensati per essere accessibili anche alle persone con disabilitĂ  (sorde, cieche e ipovedenti): rappresentazioni tattili che rendono tangibile l’informazione sulle diverse aree di un’immagine, video in LIS e software di sonificazione che permettono di “sentire” le immagini. In particolare, gli esperti del Programma nazionale divulgazione dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) hanno collaborato con INAF per sviluppare le descrizioni visuali di tutti gli ambienti della mostra e di una selezione delle immagini astronomiche esposte a beneficio delle persone con disabilitĂ  visiva. Le descrizioni visuali saranno fruibili come file audio su cellulari, tablet e altri dispositivi personali a partire da oggi e fino alla data di chiusura della mostra, oltre che in una pagina apposita. Le informazioni per accedere a queste risorse saranno fornite al pubblico all’ingresso della mostra.

Pagina I Suoni Dell'universo

Il programma degli eventi del festival prevede numerose attività in Lingua Italiana dei Segni (LIS) e con traduzione in lingua italiana: visite alle mostre guidati da storici dell’arte e astrofili sordi, performance di artisti sordi, convegni sul tema della sordità, racconti di esperienze sulle ricerche di segni specifici LIS in ambiti scientifici o artistici, proiezioni di cinema sordo, letture e laboratori in LIS e tanto altro ancora.
Il calendario delle attivitĂ  INAF arricchisce in maniera importante il festival. Abbiamo cercato di introdurre prospettive diverse e nuovi linguaggi e modi per poter accedere alle informazioni astronomiche, ma anche alle emozioni che l’Universo può suscitare, racconta Stefania Varano, coordinatrice delle attivitĂ  inclusive e didattiche della mostra Macchine del Tempo. Oltre a rendere contenuti e attivitĂ  accessibili e accoglienti, questi nuovi punti di vista arricchiscono l’esperienza per tutti e tutte e la rendono piĂą consapevole. Le attivitĂ  inclusive e didattiche della mostra, tra cui quelle proposte da INAF per il Festival Punti di Vista, sono realizzate grazie alla collaborazione con l’OAE Center Italy.

Programma eventi e laboratori INAF a Punti di Vista

I suoni dell’universo – pedana sensoriale e video in LIS sull’astrofisica
16 e 17 marzo, dalle ore 12:30 alle 14:00 – Forum
Nei giorni del Festival il Forum di Palazzo Esposizioni Roma ospita diverse esperienze accoglienti e multidisciplinari, anche astronomiche: oltre alla pedana sensoriale per ascoltare i suoni dei pianeti, video in LIS per conoscere alcuni segni astronomici e una selezione di silent book, albi illustrati e libri tattili dalla collezione dello Scaffale d’arte da sfogliare e leggere insieme.

Lascia un segno – Tavola rotonda sui segni LIS dell’arte della scienza
17 marzo, dalle ore 10:30 alle 13:00 – Auditorium
Racconto di due progetti di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF e Ocean Space di Venezia, entrambi con ISTC-CNR-LaCAM, e di un progetto sperimentale video portato avanti da Palazzo Esposizioni Roma con l’Ente Nazionale Sordi (Consiglio Regionale Lazio) e rivolto al pubblico dei piĂą piccoli. A seguire proiezione in Sala cinema dell’opera video On the Other Ocean di Giulia Bruno e Giuseppe Ielasi, commissionata da TBA21–Academy e co-prodotta con l’Istituto di Scienze Marine CNR-ISMAR e con il laboratorio LaCAM del CNR-ISTC.

Pagina Toccare Il Cielo Con Un Dito

Tu sei una stella – Letture e laboratorio bilingue LIS e italiano dai 5 anni
16 marzo, dalle ore 11:00 alle 12:30 – Atelier
Un libro tattile e un laboratorio per raccontare storie, miti e leggende del cielo stellato e imparare insieme alcuni segni astronomici in LIS! Una metafora tra stelle e individui unici, ma anche parte di un universo di relazioni! Un allestimento immersivo accompagna grandi e piccoli a spasso tra le stelle alla velocitĂ  della luce.

Toccare il cielo con un dito – Visita e Planetario multisensoriale
16 e 17 marzo, dalle ore 16:00 alle 18:00 – Atelier
Hai mai toccato con mano le fasi lunari? E come cambierebbe il nostro punto di vista se potessimo atterrare sulla stella Polare? Exhibit tattili e sonori per scoprire l’universo con tutti i sensi accompagnati da Rachele Toniolo e Stefania Varano di INAF e Paola Dimauro di Associazione Pontina di Astronomia (APA).
Tra gli exhibit di questa installazione, per rendere la volta celeste piĂą accessibile, nell’Atelier di Palazzo Esposizioni Roma INAF ha realizzato un planetario multisensoriale che utilizza stimoli visivi, acustici e tattili per trasmettere sia le caratteristiche apparenti che fisiche delle stelle nel cielo notturno, offrendo così una visione percettiva comune per ogni tipo di utente, vedenti, non udenti, ciechi o ipovedenti. Questo progetto è ad oggi un unicum in cui, per la prima volta in un exhibit astronomico, vengono utilizzati contemporaneamente stimoli tattili, visivi e acustici. Oltre a rendere accessibile e concreto un concetto altrimenti astratto e avulso per persone che non ne hanno memoria o percezione visiva diretta, questo tipo di rappresentazione apre anche nuove prospettive per un’educazione scientifica multimodale e inclusiva, offrendo a tutti l’opportunitĂ  di esplorare e conoscere il vasto universo che ci circonda attraverso diversi canali sensoriali.

Visite guidate in LIS – Mostra Macchine del Tempo

Planetario SensorialeTi guido io > ISISS Magarotto
16 marzo, dalle ore 16:00 alle 18:00
Qual è il segno del pianeta Mercurio? E quelli di Giove o di Sistema Solare? Lo scopriamo in compagnia dei ragazzi e delle ragazze dell’ISISS Magarotto. Una visita in LIS e lingua italiana dedicata ai più giovani per visitare la mostra Macchine del tempo da altri punti di vista.

Ti guido io > Mirko Govoni
17 marzo 2024, dalle ore 15:00 alle 16:30
Una visita in mostra con l’astrofilo sordo Mirko Govoni che ci guiderà alla scoperta dell’universo attraverso i segni che meglio raccontano stelle, pianeti e galassie.

Ti guido io > Lega del Filo d’Oro
17 marzo 2024, dalle ore 14:00 alle 16:00
Guidati da Samantha Marsili e Marco Ke, un incontro per guardare reciprocamente l’universo da nuovi punti di vista attraverso l’esperienza tattile e la meraviglia della Lingua Italiana dei Segni e del Malossi.

Le attività del Festival sono gratuite e per l’occasione il biglietto di ingresso alle mostre è di € 8; ridotto o gratuito per gli aventi diritto.

Punti di Vista è un festival dedicato a tutti, immaginato e realizzato con la collaborazione di una importante rete di partner: oltre che l’INAF, anche l’ENS Lazio alla Lega del Filo d’oro, la rete interuniversitaria CIRCLeS, l’ISTC-CNR LaCAM, la Cooperativa CREI, l’Associazione Pontina di Astronomia (APA), l’ISISS Magarotto, CODA Italia e tanti altri.

Ricordiamo che Macchine del Tempo è una mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo, ideata e realizzata da INAF in collaborazione con Pleiadi, e prodotta con il contributo di Azienda Speciale Palaexpo.

Tutte le attivitĂ  didattiche e inclusive della mostra Macchine del Tempo sono realizzate grazie a OAE Italia, un centro dell’ufficio della IAU (Unione Astronomica Internazionale) per il supporto dei processi educativi attraverso l’utilizzo dell’astronomia.

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Scritto da

Stefania Varano Stefania Varano

Istituto di Radio Astronomia, Bologna

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