Inverno Nord

Fenice

Descrizione

Questa piccola costellazione tipica del cielo australe è stata introdotta nelle carte celesti nell’Uranometria di Johann Bayer nel 1603. Nel 1756 l’astronomo francese Nicolas Louis de Lacaille ne ha identificato le stelle più luminose adottando la designazione proposta dallo stesso Bayer.
Le costellazioni di Fenice, Gru, Pavone e Tucano sono anche note come gli Uccelli del Sud.

Oggetti celesti più importanti

La stella più luminosa, Alpha Phoenicis, è anche nota come Ankaa, parola araba che indica proprio la Fenice. È una gigante arancione di magnitudine apparente 2.4. La seconda per luminosità  è Beta Phoenicis, un sistema binario costituito da due giganti gialle con una magnitudine apparente totale di 3.3.
Tra gli oggetti non stellari si segnalano due ammassi di galassie di scoperta recente, El Gordo, osservato per la prima volta nel 2011, e l’Ammasso della Fenice, osservato nel 2010. Si trovano rispettivamente a 7.2 e 5.7 miliardi di anni luce da noi e sono due degli oggetti più grandi nell’universo visibile.

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ACT-CL J0102−4915, detto anche El gordo, in un’immagine che combina osservazioni dal VLT, dal SOAR e dal satellite Chandra – via commons
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L’Ammasso della Fenice in una foto che combina dati provenienti da Chandra e dal Telescopio Spaziale Hubble – via commons

Altro oggetto interessante è il così detto Quartetto di Robert, così chiamato dagli astronomi Halton Arp e Barry Madore nel loro A Catalogue of Southern Peculiar Galaxies and Associations del 1987 in onore di Robert Freedman. È un gruppo di quattro galassie, NGC 87, NGC 88, NGC 89 e NGC 92, scoperto da John Herschel il 30 settembre del 1834. Sono gravitazionalmente legate una all’altra e destinate a fondersi in un’unica grande galassia.

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Quartetto di Robert. Foto ESO via commons

Torniamo alle stelle: tra le principali della costellazione Nu Phoenicis possiede un disco di polvere planetaria, mentre altre dieci stelle posseggono un sistema planetario, per ora ciascuna con un solo pianeta confermato.
Infine proprio dalla zona di cielo della Fenice si origina il fascio delle Phoenicids a dicembre.

Mito

Secondo lo storico Richard Allen, la costellazione era nota ben prima che Petrus Plancius ne stabilì il contorno a partire dalle osservazioni dei navigatori Pieter Dirkszoon Keyser e Frederick de Houtman.
Per gli astronomi arabi, in effetti, questa formazione di stelle rappresentava due struzzi, Al Ri’āl, o secondo altri un grifone e un’aquila. Altre volte, invece, veniva identificata come una barca, Al Zaurak, in navigazione sul vicino fiume Eridano.
Gli astronomi cinesi, invece, hanno incorporato la stella più brillante della Fenice con le stelle dello Scultore per rappresentare Bakui, una rete per catturare uccelli.
Il nome occidentale della costellazione, però, deriva dall’omonimo mito greco dell’uccello dalle ali di fuoco che rinasce ogni mattina dalle sue stesse ceneri.

Ascensione retta centrale: 1 hrs

Declinazione centrale: -50°

Visibile in: emisfero

Stagione:

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