Aggiornato il 20 Novembre 2023
Una attività dell’INAF-Osservatorio di Padova sull’identificazione di destra e sinistra e sul riconoscimento delle parti di un’immagine riflessa. I concetti verranno consolidati con attività ludiche in grandi spazi.
Descrizione breve
Questa attività propone di lavorare sull’identificazione destra/sinistra e sul riconoscimento delle parti di un’immagine riflessa. I concetti introdotti sono ripetuti continuamente dall’insegnante in un’interazione con tutti gli alunni della classe e possono essere ripresi e consolidati mediante attività ludiche in grandi spazi (palestra, cortile o giardino…)
Obiettivi
- Riconoscere la propria destra e distinguere destra e sinistra nel proprio corpo; riconoscere destra e sinistra in altre persone;
- riconoscere destra e sinistra in una immagine riflessa;
- riconoscere un oggetto dalla posizione (destra o sinistra) rispetto ad un osservatore fisso;
- identificare e chiarire i concetti di relatività della posizione dell’osservatore, riflessione e introdurre la simmetria.
Valutazione
Per la verifica dell’acquisizione dei concetti si possono svolgere esercizi e giochi come quelli indicati al punto 11 dell’attività ; per una verifica formale si veda la scheda allegata. Si suggerisce di lasciare trenta minuti per l’esecuzione del lavoro indicato.
Materiali
- bambola di circa 30 cm,
- specchio di dimensioni adeguate all’altezza dei bambini,
- eventualmente una fotocamera digitale.
Prerequisiti
È opportuno svolgere questa attività se gli alunni hanno ben chiari i concetti di punto di vista, punto di riferimento e sistema di riferimento. Si suggerisce di realizzare un percorso didattico costituito dalle attività : Avvicinamento, allontanamento; Destra, sinistra; Grande, piccolo.
Descrizione completa
- COSTRUZIONE DELLA GRIGLIA: tracciare al suolo un segmento lungo circa 6 metri, denominare gli estremi O, posizione dove inizialmente si porrà l’osservatore, e D;
- segnare sul segmento OD un punto a 2 metri da O, si denomini A questo punto;
- dividere in parti uguali il segmento AD segnando i due punti B e C;
- porre un oggetto in D;
- un/una alunno/a si pone in O reggendo col braccio teso la matita esattamente davanti all’occhio e confronta l’altezza dell’oggetto con la lunghezza della matita. L’altezza viene riportata sulla matita fissando un pezzetto di nastro adesivo o con un segno di pennarello;
- l’osservatore ripete l’esperienza in ordine dai punti A, B, C, avvicinandosi progressivamente all’oggetto, riportando la misura sulla matita mediante nastro adesivo o pennarello di colori differenti;
- da C l’osservatore si allontana ritornando in ordine nelle posizioni B, A, O; in ciascuna posizione ripete la misura controllando la tacca precedentemente segnata;
- l’insegnante guida l’osservatore indicando dove deve spostarsi — in quale “verso” deve muoversi lungo la direzione tracciata dal segmento disegnato a terra. lo stesso alunno ripete almeno due volte la sequenza guidato dalle istruzioni dell’insegnante fino a quando non è chiaro il concetto di “verso”;
- ciascun alunno ricopre il ruolo di osservatore;
- ASTRAZIONE E DISCUSSIONE FINALE: ciascun alunno riporta sul proprio quaderno le misure rilevate sulla matita appoggiando la matita stessa al foglio e tracciando quattro segmenti affiancati di lunghezza opportuna e descrive con una semplice frase l’esperienza.
- CONSOLIDAMENTO CONCETTUALE: gioco, una sorta di caccia al tesoro guidata. Un bambino svolge il ruolo di “osservatore artificiale egocentrico”, ovvero di sistema di riferimento assoluto rispetto al quale ogni posizione deve essere riferita. Questi nasconde un oggetto nell’aula, il resto della classe lo deve trovare e possono rivolgergli domande alle quali l’osservatore assoluto può rispondere solamente indicando posizioni riferite al suo corpo(alla mia destra, sotto di me, tre passi dietro di me, … ). Chi ritrova l’oggetto prende il posto del/della compagno/a e nasconde a sua volta l’oggetto. Questo gioco può essere svolto come verifica e consolidamento ripetutamente nel corso dell’anno scolastico.
- APPROFONDIMENTO: far notare come sia impossibile capire a occhio le vere dimensioni degli astri. Far notare come le dimensioni di Luna e Sole siano apparentemente le stesse, ma questo sia dovuto alle differenti distanze; far notare come tutte le stelle e i pianeti appaiono puntiformi a causa delle enormi distanze.
- Si potrebbero appendere diversi cartelloni in classe con gli stessi oggetti in modo che i ragazzi continuino a sperimentare per i giorni successivi che gli oggetti più lontani sembrano più piccoli e viceversa.
Conclusioni
Misurando le distanze differenti sulla propria matita oggetti di uso quotidiano gli alunni sono spinti a comprendere come legare la variazione di distanza con la variazione apparente di dimensione. Scopo dell’attività è far comprendere il concetto di “verso” attraverso i movimenti di “allontanamento” e “avvicinamento”.
Allegati
Ringraziamenti: Marco Sirotti, Laura Paganini